Acquisti negozi fisici – Perché bisogna sempre conservare lo scontrino?





Lo scontrino è uno strumento importante nelle mani del consumatore, in quanto mezzo di tutela contro eventuali irregolarità del venditore





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Vorrei sapere se è buona norma tenersi lo scontrino quando si acquista un bene in un negozio fisico e soprattutto a quale fine conservarlo per un determinato periodo.

Potete essere chiari?

Capita spesso di gettare immediatamente uno scontrino dopo aver effettuato un acquisto: sembra un inutile pezzo di carta senza valore, ma questo si potrebbe rivelare un errore.

Uno scontrino è uno strumento importante nelle mani del consumatore, in quanto mezzo di tutela contro eventuali irregolarità del venditore del prodotto sulla qualità o proprietà del prodotto stesso. Secondo il Codice di Consumo, che tutela la materia, stabilisce che la garanzia dello scontrino su un prodotto dura fino a 2 anni per quanto riguarda i difetti di fabbricazione.

Questo vale per qualsiasi acquisto effettuato da consumatoro e la validità di tale contratto non può essere inferiore a 2 anni, anche con il consenso dell’acquirente. Molte catene di produzione prevedono un’estensione di 2 ulteriori anni di garanzia dello scontrino per un sovrapprezzo del prodotto.

Diversa è la questione per un acquisto con fattura. In quel caso si può scaricare dalle tasse l’acquisto effettuato perché fatto per l’attività lavorativa. La garanzia per questo tipo di acquisto è però ridotta a un solo anno invece dei 2 dello scontrino del consumatore. Anche in questo caso è possibile applicare un sovrapprezzo per un’estensione della garanzia.

La garanzia inizia a decorrere dal giorno dell’acquisto del prodotto, e per esercitarla non è necessario, come spesso viene fatto intendere, conservare lo scontrino. Per esercitare il diritto della garanzia basta una qualsiasi prova dell’acquisto del prodotto, ad esempio l’estratto conto della carta di credito o del bancomat.

Una restrizione per la esercitare la garanzia esiste: il difetto di fabbricazione deve esssere comunicato al venditore entro 60 giorni da quando si è manifestato, purché si rientri entro i 2 anni di garanzia. La comunicazione può essere effettuata per via vocale o scritta.

Si preferisce la forma scritta per poter fornire una prova dell’adempimento di tale onere. Effettuare la procedura per la esercitare la garanzia entro i tempi limite da all’acquirente il diritto di avere un prodotto nuovo in sostituzione di quello difettoso.

Oppure il venditore può provvedere alla riparazione del prodotto difettoso nel più breve tempo possibile e senza costi aggiuntivi.

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4 Marzo 2022 · Gennaro Andele

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