A causa del Coronavirus sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, ecc: dunque, in teoria, avrei diritto al rimborso della quota parte di abbonamento del quale non posso usufruire.
E’ così?
Su questo tema bisogna distinguere due casistiche, ovvero, nel caso in cui il contratto preveda un numero prestabilito di ingressi senza scadenze temporali, allora è ragionevole ritenere che l’utente possa usare il suo diritto di accesso quando sarà finita l’emergenza: se invece l’abbonamento è mensile o annuale, con ingresso libero, si dovrebbe avere diritto alla restituzione della quota parte dell’abbonamento non utilizzabile durante l’emergenza.
In questi giorni alcuni operatori stanno proponendo ai consumatori di ‘congelare’ gli abbonamenti per poi riprenderli a emergenza finita, ma questa è un’opzione che il consumatore è libero di accettare o meno, visto che non è detto che abbia interesse a prolungare la frequentazione (anche per il rischio della chiusura definitiva del centro).
Se si è stipulato un contratto di finanziamento per la palestra o la piscina si può interrompere il versamento delle rate comunicando alla finanziaria per iscritto l’impossibilità di frequentare.
25 Marzo 2020 · Gennaro Andele
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