Disoccupati e rimborsi fiscali » Un mese per sfuggire all’inganno

Dal 22 agosto 2013 è entrata in vigore la norma del decreto del Fare che rende possibile recuperare i crediti Irpef nei confronti dello Stato in tempi rapidi, compilando cioè per la dichiarazione dei redditi relativi al 2012 il modello 730 anziché il modello Unico, come è avvenuto finora. Qual è il vantaggio?

Prima dell'entrata in vigore della norma, presentando l’Unico, il disoccupato senza nuovo impiego avrebbe dovuto aspettare almeno due anni prima di incassare eventuali rimborsi fiscali, dovendosi sottoporre a lunghe e inutili lungaggini burocratiche.

Con il 730, invece, i tempi si accorciano nettamente, scendendo a un paio di mesi.

Grazie a questa novità, si è potuta dare una boccata di ossigeno chi stava annegando nella disperazione della disoccupazione.

Il provvedimento però è stato sfruttato ancora da pochi aventi diritto, come denunciano i centri di assistenza fiscale.

Nella finestra che si è aperta dal 2 al 30 settembre per usufruire di questa possibilità, i Caf hanno elaborato solo 120mila pratiche, un terzo delle 400mila potenziali.

Pochissime.

Troppo poco il tempo e troppi gli aventi diritto.

Inoltre, ha influito anche il fatto che la notizia di questa nuova disposizione sia arrivata a ridosso del mese di agosto, e quindi può darsi che pochi contribuenti abbiano avuto l'informazione e si siano attivati già a inizio settembre.

Perciò, avvertono dalla consulta del Caf, continueranno a elaborare il 730 anche oltre la scadenza annunciata del 30 settembre, in considerazione del termine ultimo fissato per la trasmissione telematica delle pratiche all'Agenzia delle Entrate da parte dei Caf, che è il 25 ottobre, allargando quindi la finestra per il 730 anti crisi.

Oltre ai Caf ci si può rivolgere anche a intermediari abilitati alla compilazione e all'invio del 730, come consulenti del lavoro, commercialisti e patronati.

Possono compilare il 730 invece dell'Unico solo coloro che hanno perso il lavoro nel 2012 senza trovarne un altro e che quindi non hanno più il sostituto d’imposta che gli versi il rimborso in busta paga.

Anche chi ha già compilato l’Unico può ripresentare la dichiarazione usando il 730, facendosi annullare l’Unico dal Caf o dal professionista che ne ha effettuato l’invio.

2 Ottobre 2013 · Giorgio Valli




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