Disoccupati e rimborsi fiscali » In tantissimi rispondono all’appello dei Caf

Disoccupati e rimborsi fiscali. In un precedente articolo vi avevamo spiegato nel dettaglio la norma del Decreto del Fare che rendeva possibile recuperare i crediti Irpef nei confronti dello Stato in tempi rapidi, compilando cioè, per la dichiarazione dei redditi relativa al 2012, il modello 730 anziché il modello Unico. Avevamo anche raccontato, però, di come il provvedimento era stato sfruttato solo da pochi aventi diritto, come denunciavano i centri di assistenza fiscale (Caf).

Gli stessi, infatti, avevano effettuato una proroga e sollecitato l'invito a presentarsi.

Ora, l’appello dei Centri di assistenza fiscale, rivolto ai disoccupati che hanno perso il lavoro nel 2012 e che quest’anno per la prima volta hanno potuto presentare il 730 invece dell'Unico, è stato ascoltato.

I Caf avevano lanciato l’allarme perché in prima battuta solo 140mila aventi diritto su 400mila stimati dall'Agenzia delle entrate avevano usufruito del vantaggio fiscale.

Cosa che aveva spinto i centri a riaprire i termini per la presentazione del 730 salva-crisi, spostando dal 30 settembre alla fine di ottobre la data per recarsi negli uffici e ricompilare la dichiarazione dei redditi con il nuovo modello.

Proroga che ha dato i suoi frutti.

Difatti, si sta chiudendo con un dati molto positivi.

Ad oggi sono oltre duecentomila i 730 anti crisi elaborati dai Caf, e ci sono ancora appuntamenti fissati fino al 20 ottobre.

Dalla Consulta del Caf, fanno sapere che: Siamo molto soddisfatti della risposta che siamo riusciti a dare a questi contribuenti. Ci siamo accorti, stando a contatto con loro, che non si poteva chiedere a persone già in una situazione difficile di aspettare più degli altri per ricevere il rimborso (due anni rispetto a pochi mesi). Grazie anche all'attenzione dell'Agenzia delle entrate e poi del legislatore è stata data una risposta che oltre a sanare questa disparità di trattamento in maniera strutturale, ha anche trovato una soluzione tampone per quest'anno.

Una soluzione tampone che però in un momento di crisi come questo rappresenta una boccata di ossigeno per chi ha perso il lavoro.

Ma la crisi rischia di abbattersi anche sui Caf, con la scure della Legge di Stabilità.

Si ipotizzano, purtroppo, possibilità di nuovi tagli ai compensi dei dipendenti, dopo quelli pesantissimi dello scorso anno.

Intanto, dalla coordinazione della consulta, continuano: Ci auguriamo che si trovi una soluzione differente e più attinente alle necessità di risparmio di spesa, perché ulteriori tagli per noi non sono più sostenibili a meno di non voler appesantire i contribuenti, aumentando le tariffe o giungendo a dolorosi tagli del personale che, oltre all'ulteriore dramma sociale, metterebbero anche in crisi un meccanismo che garantisce da vent'anni quasi il 90% del flusso delle entrate per imposte allo Stato. Preferiremmo non essere costretti a scegliere tra queste due alternative.

17 Ottobre 2013 · Giorgio Valli




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