Permessi per l’assistenza ai disabili anche per le coppie di fatto » Nuove regole in vigore per la domanda di applicazione dei benefici della legge 104

Permessi per l'assistenza ai disabili anche per le coppie di fatto » Nuove regole in vigore per la domanda di applicazione dei benefici della legge 104

Nell'ambito della materia dell'assistenza agli affetti da grave disabilità, ovvero tutto ciò che ruota intorno alla famosa Legge 104, sono state approvate interessanti novità: vediamo di cosa si tratta.

Con la circolare numero 38 del 27 febbraio 2017, l’INPS ha fornito le istruzioni operative relative alla concessione dei permessi ai lavoratori dipendenti del settore privato, alla luce delle disposizioni di cui alla legge numero 76/2016 e alla sentenza della Corte Costituzionale 213/2016.

Relativamente alle modalità di presentazione delle domande si comunica che è stata effettuata l’implementazione delle procedure informatiche per l’invio con modalità telematica.

In particolare, l'applicazione per l'invio telematico delle domande di legge 104/92 è stata integrata con la possibilità di acquisire le domande, degli uniti civilmente e dei conviventi di fatto, per richiedere i giorni di permesso di legge 104/92 per assistenza alla parte di un’unione civile o ai conviventi di fatto con disabilità in situazione di gravità ai sensi della legge 104/1992.

Inoltre, l'applicazione per l’invio telematico delle domande di congedo straordinario è stata integrata con la possibilità di acquisire le domande degli uniti civilmente, per richiedere i giorni di congedo straordinario per assistenza alla parte di un’unione civile con disabilità in situazione di gravità ai sensi della legge 104/1992.

Vediamo cosa è cambiato sostanzialmente nei paragrafi successivi.

Cosa prevedeva la legge 104/92 in merito all'assistenza ai disabili prima delle modifiche

Prima di approfondire la questione, vediamo cosa prevedeva la legge 104/92 in merito all'assistenza ai disabili prima delle modifiche.

La legge 104 del 1992 prevedeva che i lavoratori che assistono un familiare gravemente disabile possano richiedere 3 giorni di permessi retribuiti al mese, anche frazionati ad ore, per assistere un familiare il cui grave handicap sia stato riconosciuto e certificato dall’apposita Commissione medica predisposta dall’Asl.

Principali destinatari sono dunque i disabili, ma non mancano riferimenti anche a chi vive con loro.

Il presupposto è infatti che l'autonomia e l'integrazione sociale si raggiungono garantendo alla persona handicappata e alla famiglia adeguato sostegno.

E questo supporto può essere sotto forma di servizi di aiuto personale o familiare, ma si può anche intendere come aiuto psicologico, psicopedagogico, tecnico.

Le modifiche alla legge 104 per la richiesta dei permessi ai lavoratori che assistono disabili

Ecco quali sono le modifiche alla legge 104 per la richiesta dei permessi ai lavoratori che assistono disabili.

Come accennato nei precedenti paragrafi, la legge 104 del 1992 prevede che i lavoratori che assistono un familiare gravemente disabile possano richiedere 3 giorni di permessi retribuiti al mese, anche frazionati ad ore, per assistere un familiare il cui grave handicap sia stato riconosciuto e certificato dall’apposita Commissione medica predisposta dall’Asl.

Per familiari si intende un genitore, il coniuge e parenti entro il secondo grado.

Ma, grazie alle disposizioni contenute nella legge sulle Unioni Civili, anche il convivente o il partner con il quale si è contratta l’unione civile.

Quest’ultimi potranno ora seguire la stessa procedura prevista per i familiari nella richiesta dei permessi, che deve essere inoltrata all’Inps per via telematica, attraverso i servizi online del portale o chiamando il Contact Center che risponde al numero 803.164.

In alternativa, ci si può rivolgere ad un patronato.

La richiesta all'Istituto è necessaria in quanto la relativa indennità viene erogata, appunto, dall'Inps.

La stessa richiesta deve essere inoltrata al datore di lavoro con il quale devono essere concordate le modalità di fruizione dei permessi, considerando comunque la prevalenza delle esigenze del disabile su quelle aziendali.

Comunque, la procedura attualmente in vigore per la richiesta e la fruizione dei permessi della legge 104 è destinata a subire presto nuove modifiche.

Novità sono infatti in arrivo dalla riforma della pubblica amministrazione.

Secondo la bozza predisposta dal ministro della Pubblica Amministrazione, infatti, gli statali dovranno richiedere i permessi retribuiti con un ‘congruo preavviso’, in modo da consentire alle Amministrazione una programmazione delle attività e, soprattutto, prevenire gli abusi.

A chi spettano i benefici della legge 104 per l'assistenza ai disabili gravi

Ricordiamo, infine, a chi spettano i benefici della legge 104 per l'assistenza ai disabili gravi.

Ricordiamo, infine, che i permessi retribuiti introdotti dalla legge 104, per l'assistenza ai disabili, spettano ai lavoratori dipendenti in situazioni di handicap grave.

Le domande possono essere fatte anche da parte di genitori di figli disabili, dal coniuge, dai parenti affini entro il secondo grado.

Il diritto viene esteso anche ai parenti di terzo grado, quando i genitori o il coniuge della persona con disabilità hanno superato i 65 anni di età, quando hanno patologie invalidanti o se sono deceduti.

I permessi previsti non spettano ai lavoratori a domicilio, agli addetti ai lavori domestici, ai lavoratori agricoli a tempo determinato e nemmeno ai lavoratori autonomi.

23 Giugno 2017 · Andrea Ricciardi


Commenti e domande

Per porre una domanda sul tema trattato nell'articolo (o commentarlo) utilizza il form che trovi più in basso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Se il post è stato interessante, condividilo con il tuo account Facebook

condividi su FB

    

Seguici su Facebook

seguici accedendo alla pagina Facebook di indebitati.it

Seguici iscrivendoti alla newsletter

iscriviti alla newsletter del sito indebitati.it




Fai in modo che lo staff possa continuare ad offrire consulenze gratuite. Dona!