debiti di un venditore

Sto comprando una casa che viene da due successioni ancora non accettate. Cioè, un fratello lascia in eredità una casa a due altri fratelli. Ora uno di loro, che viveva in quell'immobile, è deceduto.Anche lui non era sposato. Il fratello in vita (il venditore) pretende di fare la trascrizione dell'accettazione tacita al momento del rogito. Che rischi ci potrebbero essere?

Poi ho sentito che, se il vecchio proprietario non ha pagato le imposte sull'immobile, lo Stato ha il privilegio sull'immobile anche se è stato venduto, in base all'articolo 2771.

Il privilegio dello Stato sugli immobili significa che se il vecchio proprietario non ha pagato Ici e tasse sui rifiuti possono ipotecare la casa sulla quale questi debiti pendono anche se è stata venduta a me?

Se il proprietario non ha dichiarato l'immobile e non ha pagato IRPEf, io che rischi potrei avere? Mi vengono dei dubbi perchè il proprietario tra l'altro ho sentito che si trasferisce all'estero.

Vendere un immobile ricevuto in eredità significa accettare l'eredità piena. Se l'erede dispone del patrimonio accetta l’eredità. Il problema tuttavia è l'impugnazione della vendita che potrebbe essere fatta dallo Stato o da altri creditori, proprio in forza dell'accettazione tacita dell’eredità.

Per stare tranquilli, e per verificare se il venditore è in buona fede, dovreste fare un accertamento riguardo ad eventuali debiti fiscali e non dei de cuius. Per il venditore non dovrebbe essere un problema.

Se ci fossero dei debiti, la vendita potrebbe essere conclusa condizionandola però al pagamento dei debiti pregressi.

5 Marzo 2011 · Simone di Saintjust




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