Debiti con banche leasing e fornitori

Buongiorno a tutti sono un piccolo imprenditore disperato che da oltre 24 anni lavora nella ditta che prima era di mio padre a cui la crisi ha stroncato le gambe,già, a partire dalla fine del 2008 il lavoro è andato sempre diminuendo complice la suddetta crisi e la scomparsa di una notevole fetta di clienti ( dipendenti Alitalia), comunque sbagliando ho cercato di tenere duro e mi sono indebitato con banche e fornitori pur di mantenere la forza lavoro (tre operai) speranzoso in una ripresa.

Ora mi trovo con circa 45 mila euro con la banca su tre conti correnti 25 mila con la ditta e 10 mila sul conto a me intestato e 10 mila sul conto intestato a mia moglie,premesso che apparte la ditta ad oggi chiusa non sono proprietario di nulla ne io ne mia moglie,ma sul conto della ditta affidato per 20 mila euro ho dovuto far firmare in garanzia i miei genitori (proprietari di una casa con terreno), la banca più volte mi ha scritto per un rientro immediato e le proposte di dilazione da loro proposte erano al di fuori di ogni mia possibilità,mi ha contattato un avvocato incaricato per il recupero del credito ma alla mia proposta di euro mille al mese non ho ricevuto alcuna risposta ora tutto tace cosa rischio?

Possono per 45 mila euro sottrarre una casa del valore di 400 mila euro dove abitiamo io (tre figli e moglie) e i miei genitori? come posso risolvere questo problema?Inoltre avevo in essere un leasing per una vettura di cui ho pagato i primi tre anni su quattro ora il leasing scadrà ad aprile loro mi hanno chiesto la restituzione dell'auto e il pagamento che io ho fermato ma non restituito e il pagamento di euro 11 mila cosa devo fare?

Dulcis infondo mi è arrivata una lettera di decreto ingiuntivo da parte di un fornitore per 27 mila euro,il mio avvocato mi aveva fatto fare delle carte in cui tutte le cose di casa e dell'officina erano di proprietà dei miei genitori ed io ne avevo uso gratuito questa cosa quanto mi tutela ?

Penso di non poter accedere a nessun tipo di credito tranne che al muto vitalizio da far sottoscrivere ai miei genitori settantanni ma molte persone me lo hanno sconsigliato perchè vista la mia situazione in caso di decesso dei miei genitori e con la mia situazione se non avrò accumulato il dovuto difficilmente mi faranno credito per estinguerlo. In questi giorni : vuoto e con la testa annebbiata ho sempre più difficoltà a prendere decisioni e spesso mi trovo a vagare nel web e mi sono imbattuto in questo forum spero mi possiate dare qualche consiglio.
La situazione descritta è piuttosto severa.

Purtroppo la possibilità di aggressione immobiliare (espletato tutto l'iter del recupero crediti) è molto concreta. Ne' a nulla servirebbe compiere in questo momento atti di alienazione (es. donazione fittizia) che potrebbero essere successivamente impugnati con facilità dai creditori.

Le prospettive sono la vendita dell'immobile per sanare i debiti o, come da Lei stesso individuato, il PVI acceso dai Suoi genitori. Una buona mossa potrebbe essere quella di fare il PVI, salvo mettere subito in vendita - ma con calma - l'immobile, di modo da poterlo vendere con calma e rientrare dal debito (viceversa in questo momento dovreste svenderlo per racimolare in fretta liquidità). Non è inoltre detto che, nel giro di qualche anno, il Vostro merito creditizio non si sarà ristabilito, in modo da poterVi permettere l'accensione di un mutuo per il salvataggio dell'immobile.

Ad ogni modo TUTTO, in termini di convenienza economica, è preferibile all'eventualità di un esproprio immobiliare.

16 Febbraio 2011 · Simone di Saintjust




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