DBT Decadenza Beneficio Termine – Situazione critica

Chiarimento DBT (Decadenza del Beneficio del Termine)

Volevo chiedere un chiarimento sul malefico DBT, piu' volte voi avete asserito che il DBT la finanziaria lo manda dopo 7-8 rate insolute, ma io vi chiedo come vanno calcolate queste rate insolute. Ad esempio io con la agos ero indietro di 3 rate poi ne ho pagata 1 poi ne ho saltate altre 2 e questo mese cerchero' di pagare 1 a questo punto vi chiedo devo calcolare gia' 5 rate insolute oppura pagandone l'ultima c'è ne devono essere ulteriori sette rate non pagate perchè arrivi il decadenza beneficio termine.

Mi chiarite per favore sono in una situazione molto difficile.Grazie e una Buona Pasqua a tutti i frequentatori del forum.
La lettera di DBT può essere inviata, come da contratto, anche dopo solo due rate non pagate, anche non consecutive. Il dato delle 7-8 rate insolute è empirico, e viene dalla consuetudine e dalla politica interna delle finanziarie.

Le finanziarie non hanno interesse a mettere un cliente in DBT troppo presto, difatti un cliente che ha avuto qualche problema può ancora essere un cliente recuperabile, viceversa un cliente in sofferenza è un cliente che non tornerà mai più "in bonis".

Ad ogni modo le 7-8 rate non devono essere consecutive per giustificare l'invio della DBT.

Situazione critica

Ciao, cercherò di spiegare al meglio la mia situazione: ero titolare di partita iva, artigiano piastrellista, e le cose sono andate a rotoli. Ho un debito verso inps inail e ag delle entrate che ammonta a quasi 200 mila euro. Logicamente il tutto è già in cartella. Tempo fa prima che arrivasse a questa cifra andai a fare la rateizzazione presso equitalia, e mi hanno concesso la rateizzazione solo a 5 anni. Le prime rate sono riuscito a pagarle ma dopo la 5^ ho smesso di pagarle, perchè l'importo era comunque troppo alto circa 2500 euro al mese. Da premette che mi hanno fatto il fermo amministrativo dell'auto e messo l'ipoteca sulla casa. Però sull'ipoteca della casa la situazione è un pò particolare perchè io sono proprietario dei 2/3 dell'immobile che però c'è l'usufrutto di mia madre. Da un paio di settimane mi hanno anche bloccato il cc, su questo cc c'era l'addebito delle rate di un prestito e della carda di credito che adesso sono state bloccate. Adesso sono stato contattato anche dal recupero credito per pagare queste rate. Adesso io mi trovo all'estero e volevo sapere se mi verranno a bloccare il mio stipendio qui, il mio cc che ho aperto qui?? Mi è arrivata pure una lettera di diffida in quando non ho pagato alcuni importi per l'inps dei dipendenti e mi chiedono di pagarli entro 30 gg, in caso contrari c'è l'arresto. Scusate ma quegli importi non sono già nelle cartelle??? Quando rientro in Italia o riesco possono bloccarmi? Grazie
Stante la situazione, è prioritario che Lei si preoccupi del pagamento dei contributi per i Suoi dipendenti, visto che in questo caso esiste la possibilità di azione penale.

Fece scalpore, lo scorso Natale, la notizia di un piccolo imprenditore che fu arrestato per il mancato pagamento di sole poche centinaia di eur di contributi per un dipendente!

Per quanto riguarda tutto il resto, è una storia - purtroppo - di ordinario indebitamento. Le cifre non sono risibili, tuttavia non tanto importanti da giustificare una caccia all'uomo. Non credo dunque che nessuno La fermerà alla frontiera (cosa che mi risulta fatta solo nei confronti di Maradona...).

Nonostante le difficoltà della vendita giudiziaria, io considererei la possibilità di vendere l'immobile e di sanare così il debito nei confronti di Equitalia. Lasciato a se' stesso, il debito è destinato ad aumentare esponenzialmente, fino a non lasciare altra alternativa se non l'esito dell'asta.

26 Aprile 2011 · Simone di Saintjust


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