CRIF EURISC e cattivi pagatori – ma dove finisce la privacy dei cittadini?
Leggendo gli articoli presenti su questo blog relativi ad EURISC ovvero il sistema di informazioni creditizie (SIC) per la schedatura dei cattivi pagatori, gestito dalla società CRIF di Bologna, sono rimasta veramente allibita. Mi chiedo e vi chiedo: ma davvero finiremo come nel film 1984 tratto dal libro di George Orwell?
Tutti sotto l'occhio vigile del Grande Fratello? Ma chi controlla queste schedature informative? E' lecito un simile comportamento? Sono certa che risponderete che se schedano è perchè abbiamo firmato il consenso al trattamento dei dati.
Ma è una presa in giro: se non firmo, se non acconsento al trattamento dei dati non mi concedono il prestito....
Marinella da Cagliari
Il trattamento dei dati contenuti nel SIC avviene da parte di CRIF nel pieno rispetto delle norme che regolano il settore e che sono rappresentate da:
- codice in materia di protezione dei dati personali (Decreto Legislativo 30 giugno 2003 numero 196);
- codice di deontologia e buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di credito
al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23.12.2004 numero 300 ed entrato in vigore il 1° Gennaio 2005, successivamente integrato dall'Avviso dell'Autorità Garante relativo ai termini di conservazione dei dati personali pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 6 marzo 2006, numero 54;
- provvedimento dell'Autorità Garante sul bilanciamento degli interessi del 16.11.2004
al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23.12.2004 numero 300 ed entrato in vigore il 1° Gennaio 2005, successivamente integrato dall'Avviso dell'Autorità Garante relativo ai termini di conservazione dei dati personali pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 6 marzo 2006, numero 54;
La normativa sopra riportata è consultabile sul sito del Garante per il trattamento dei dati personali
Esempio il tuo di atteggiamento eccessivamente remissivo. Per questo poi se ne approfittano. Troppe spiegazioni che il debitore non deve.
Il creditore ha il sacrosanto diritto di mettere in pratica tutte le azioni che ritiene utili al recupero del credito. Tutte, meno quella di tormentare e vessare il proprio debitore.
La risposta corretta è “Signori non ho il becco di un quattrino. Quando avrò i soldi vi chiamerò io per un accordo a saldo e stralcio. Nel frattempo fate tutto ciò che volete meno che rompermi i co… perchè altrimenti vi denuncio per molestie”. Punto e basta.
IO negli ultimi 5 mesi non oh avuto i miei soldi equindi non potevo pagare e mi anno scritto nella lista di malpagatore io sto aspettando che mi rientrino le mie fatture e tutti i giorni mi chiamano per sapere quando li pago e oh dimostrato che non sto prendeno i miei soldi ma insistono a chiamare gli oh fatto la proposta recupera i miei soldi che io ti estinguo tutto la risposta eun suo problema
Se è chi ti ha segnalato e non direttamente CRIF ad aver fatto l’errore, è questo soggetto che deve richiedere la cancellazione del proprio errore, ed eventualmente denunciare per i danni ricevuti per ottenere un risarcimento. Molto spesso ce la si prende con CRIF, ma sono gli enti segnalatori che “toppano” (anche solo inviando un codice fiscale errato, per esempio).
Peccato che quando ho dimostrato a Crif che avevano completamente toppato registrando informazioni errate sulla mia storia di pagamenti nessuno mi ha risarcito né chiesto scusa. Essere precisini nel rispettare le norme presupporrebbe immediata umiltà quando si commettono errori