Conto corrente bancario – Delucidazioni ed informazioni in merito

Il conto corrente per l'accredito dello stipendio

Sono un giovanissimo lavoratore dipendente alle prime armi. Fortunatamente dispongo di un contratto a tempo indeterminato.

Il titolare della ditta dove lavoro, mi corrisponde lo stipendio tramite assegno.

Ogni volta, però, devo andare a farmelo cambiare direttamente in banca, che è situata dall'altra parte della città.

Ovviamente questo mi costa tempo e denaro in più.

Avrei pensato allora, di aprire un conto corrente.

Prima di procedere, però, vorrei avere dei ragguagli in merito, per capire se mi conviene.

Vorrei sapere, precisamente, cosa è un conto corrente?

Quali sono le principali tipologie di conto corrente?

Quali differenze ci sono tra il conto corrente normale e quello che privilegia l’operatività on line o self service?

Che cosa significa Internet banking?

Che documenti mi servono per aprire un C/C?

Quali sono i costi di un conto corrente?

Qual è la differenza tra saldo contabile e saldo disponibile?

Quali possono essere gli inconvenienti legati ad un saldo insufficiente?

Cosa è l’IBAN?

Quali sono i principali strumenti di pagamento collegati al conto corrente che posso utilizzare?

Il conto corrente - Conti a consumo e conti a pacchetto

La disponibilità di un conto corrente consente al titolare di fruire dei servizi quali ad esempio la domiciliazione delle bollette, l'emissione di assegni, il bancomat, la carta di credito e le operazioni di Internet banking.

Il conto corrente può essere intestato ad una o più persone e, in questo secondo caso, prevedere che ciascun "cointestatario" possa impartire disposizioni autonomamente (a firme disgiunte), ovvero solo unitamente a tutti gli altri intestatari (a firme congiunte).

Il conto corrente consente di compiere una gamma molto ampia di operazioni le cui caratteristiche e specifici costi sono descritte e regolamentate nel contratto e nel Foglio Informativo Analitico (dei quali è importante prendere visione prima di sottoscrivere il servizio).

Durante la fase di scelta di un prodotto bancario è molto importante chiedere sempre adeguate spiegazioni all'operatore su qualunque argomento che non risulti chiaro.

Ci sono diverse tipologie di conti:

  • Conti ordinari: I cosiddetti "conti a consumo", in cui le spese dipendono dal numero di operazioni effettuate: più operazioni si fanno, più si spende.
  • Conti a pacchetto:cI conti che prevedono, a fronte del pagamento di un canone, una serie determinata di operazioni bancarie ed extrabancarie.

Prima di effettuare una scelta è importante chiedersi per quale necessità si sta aprendo il conto corrente, orientando la propria scelta verso il prodotto che meglio risponde alle proprie esigenze.

Nel caso dei conti a pacchetto, ad esempio, informarsi bene sul numero e la tipologia delle operazioni comprese nel canone.

Nel tempo, al variare delle necessità, è ovviamente possibile variare la tipologia di conto per adattarla alle proprie esigenze.

I conti con operatività prevalente on line offrono condizioni economiche più competitive per le operazioni su internet, una gestione totalmente autonoma e comunque la possibilità di fruire di molti servizi connessi ai "conti tradizionali" (ad esempio: assegni, domiciliazione bollette, carta di credito, bancomat, etc.).

Rispetto ai conti tradizionali, non includono, in via ordinaria, i servizi specifici di sportello e la correlata consulenza.

Occorre valutare attentamente, in base alle proprie esigenze, quale operatività prediligere:

  1. esclusivamente on line, beneficiando dei vantaggi legati al tipo di operatività "virtuale" ed accettando il maggior costo delle eventuali operazioni compiute "a sportello";
  2. Sia on-line che "a sportello", sostenendo costi simili per operazioni "virtuali" e "a sportello";
  3. prevalentemente "a sportello", rinunciando ai vantaggi legati all'operatività "virtuale" privilegiando, invece, il contatto personale.

Con "Internet banking" (traducibile come "Banca su Internet") si intende la possibilità di accedere ai servizi della propria Banca direttamente da un computer, smartphone o altro strumento con accesso alla rete internet, per avere informazioni o per effettuare operazioni di gestione del denaro (bonifici, ricariche telefoniche, pagamento di bollettini, estratti conto, gestione del risparmio, etc.)a condizioni più vantaggiose per la clientela in funzione dei minori costi di gestione sostenuti dalla Banca.

Nell'utilizzo di tale strumento è necessario attenersi alle disposizioni di sicurezza fornite dalla propria Banca al fine di non incorrere in episodi di pirateria informatica.

Gli unici documenti richiesti per l'apertura di un conto sono: codice fiscale e documento di identità in corso di validità (carta di identità, patente, passaporto, etc.).

Inoltre, al momento dell'apertura del conto, la Banca sottoporrà al cliente un questionario necessario ad individuarne il "profilo" nell'ambito della normativa antiriciclaggio.

Infine, possono essere richiesti ulteriori documenti per poter usufruire di particolari condizioni riservate a convenzioni stipulate con alcune categorie (ad esempio il certificato di iscrizione per gli studenti universitari).

L'apertura di un conto corrente in genere è gratuita.

I costi da sostenere sono connessi al tipo di conto scelto, ai servizi previsti, all'utilizzo che ne viene fatto ed alla tipologia di cliente.

Il costo del conto è di solito composto da una parte fissa e da una parte variabile, oltre all'imposta di bollo dovuta per legge:

  1. I costi fissi: i principali sono l'eventuale canone periodico del conto corrente, i canoni legati alle carte di credito e al bancomat e le spese per l'invio delle comunicazioni al cliente (alcune delle quali abbattibili richiedendone la ricezione on line).
    Il canone periodico include spesso anche il costo di un certo numero (o di un numero illimitato) di operazioni, nonché alcuni importanti servizi quali, per esempio, la carta di debito, la domiciliazione delle utenze, l'home banking e il servizio di SMS.
  2. I costi variabili: dipendono dal numero e dal tipo di operazioni che si fanno (ad esempio, prelievi di denaro allo sportello automatico di altra Banca, i bonifici, il pagamento delle utenze, etc.).
    All'interno del Foglio Informativo Analitico un "Indicatore Sintetico di Costo"(ISC), predisposto da Banca d'Italia per macrocategorie di clienti, rappresenta il costo indicativo per la gestione del conto corrente.

Prima di aderire ad una offerta è importante chiedere alla Banca tutti i costi connessi (es. le spese per la registrazione sul conto di ogni operazione, commissioni per l'esecuzione dei singoli servizi; canoni delle carte di credito e bancomat, spese di liquidazione periodica, interessi e altri oneri in caso di utilizzo di somme di denaro non presenti nel conto corrente), e valutarli alla luce delle proprie esigenze.

Quando si effettua un confronto in base all'ISC è importante scegliere tra le macrocategorie disponibili quella più aderente alle proprie caratteristiche.

Il saldo del conto corrente non è altro che la differenza (positiva o negativa) tra l'importo complessivo degli accrediti (cioè le somme che vengono depositate sul conto corrente) e quello degli addebiti (cioè le somme che escono dal conto, per prelievi, spese, bollette, etc.).

Nella pratica si distinguono, il saldo contabile, rappresentato dalla somma delle operazioni registrate sul conto fino a una certa data, ed il saldo disponibile, dato dall'ammontare effettivamente a disposizione (tenuto conto in positivo di eventuali fidi ed in negativo di assegni versati ma non ancora resi disponibili dall'altra Banca).

Periodicamente la Banca invia ai correntisti l'estratto conto, contenente informazioni del saldo contabile sul conto ad una certa data e il riepilogo dei movimenti effettuati.

Esso indica il saldo iniziale e finale e si compone normalmente di cinque colonne: data di registrazione, data di valuta, addebito, accredito, descrizione dell'operazione effettuata.

Oltre alla verifica dell'estratto conto, e' molto importante che il cliente controlli con regolarità i movimenti effettuati sul proprio conto (tramite ATM, Internet o direttamente allo sportello).

Da notare bene che in caso di emissione di un assegno bancario, occorre mantenere sul proprio conto la somma indicata nell'assegno fino al momento dell'effettivo incasso da parte del beneficiario.

Nell'ipotesi in cui non ci fossero sul conto corrente fondi disponibili sufficienti, la Banca può respingere il pagamento di assegni bancari emessi o anche delle utenze domiciliate in via permanente (R.I.D. - rapporto interbancario diretto).

Le possibili conseguenze correlate sono, ad esempio: l'informazione della non disponibilità economica sul conto fornita al beneficiario dell'assegno emesso, con possibile relativo protesto;

La comunicazione di non solvibilità inviata al fornitore delle utenze, con possibili segnalazioni negative nelle banche dati pubbliche e private, abitualmente consultate dalle Banche e dalle società finanziarie in caso di richiesta di finanziamenti.

Al fine di valutare la reale possibilità di utilizzare somme che si ritiene di possedere, occorre prestare molta attenzione alla differenza tra:

  • Data contabile: giorno in cui viene eseguita la registrazione di una operazione;
  • Data disponibile: giorno a partire dal quale è possibile utilizzare una somma per pagamenti o prelievi.

Ogni conto corrente ha un proprio codice internazionale, denominato IBAN (International Bank Account Number), che lo identifica in modo univoco e che serve obbligatoriamente per fare e ricevere bonifici.

Il Codice IBAN è normalmente riportato sui documenti contrattuali ricevuti all'atto dell'apertura del conto, sugli estratti conto periodici, nelle schermate dell'Internet Banking.

I principali strumenti di pagamento collegati al conto corrente sono l'Assegno bancario, la Carta di debito (Bancomat) e la Carta di Credito.

8 Febbraio 2013 · Marzia Ciunfrini


Commenti e domande

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12 risposte a “Conto corrente bancario – Delucidazioni ed informazioni in merito”

  1. amedeo2 ha detto:

    Mio padre e’ ancora in vita ma cosa si intende per temporanea liquidazione dei titoli? La banca vuole che io spenda 3-400 euro di spese notarili per il passaggio del denaro sul mio conto cosa che io vorrei evitare.

    • Annapaola Ferri ha detto:

      La risposta immediata alla sua domanda contempla la vendita dei titoli del padre, il passaggio del ricavato sul conto corrente del figlio tramite assegno o bonifico, l’eventuale riacquisto dei titoli.

      Era evidentemente come scoprire l’acqua calda, ma certo solo adesso lei riferisce l’esigenza di non voler far transitare denaro sul suo conto corrente.

      Purtroppo la banca non può trasferire quei titoli se non dietro esibizione di un atto notarile di donazione.

  2. amedeo2 ha detto:

    buongiorno a tutti
    la mia domanda di oggi riguarda il trasferimento di denaro….
    Avendo dei soldi miei intestati a mio padre su un conto titoli e dovendoli trasferire sul mio conto corrente la banca mi ha chiesto un atto notarile con le conseguenti spese per il notaio……..esiste un altro modo per trasferire questi soldi sul mio conto corrente oppure devo andare per forza dal notaio?la cifra che dovrei trasferire si aggira intorno ai 40mila euro……
    grazie

  3. amedeo2 ha detto:

    buongiorno a tutta la redazione
    le domande di oggi riguardano il conto corrente bancario:
    Se decido di chiudere il mio conto corrente devo dare un preavviso alla banca?
    Si paga qualcosa per la chiusura del conto corrente?
    Da che cosa dipende il tempo che la banca impiega per chiudere un conto corrente?
    esistono vantaggi e svantaggi tra il conto corrente bancario e il conto corrente bancario online a parte il costo minore delle competenze?
    grazie

    • Ornella De Bellis ha detto:

      Non è previsto obbligo di preavviso alla banca da parte del cliente che vuole chiudere il conto corrente. I costi di chiusura sono quelli previsti dal contratto di conto corrente. Il tempo di chiusura dipende dalle procedure interne della banca, nonché dalla presenza di eventuali scoperti.

      Il cliente che apre un conto corrente online deve accertarsi qual è la filiale tradizionale “di appoggio” più vicina per versare eventuali assegni (non trasferibili) o contanti sul proprio conto corrente online. Anche per il prelievo di contanti è necessario avere informazioni sulla diffusione dei POS convenzionati e sui costi di commissione quando ci si affida a circuiti differenti (ma questo è necessario farlo anche quando si apre un conto corrente tradizionale).

    • amedeo2 ha detto:

      mi deve scusare ma la mia ignoranza in materia e’ dovuta al fatto che per 10 anni sono stato all’ estero e quindi non sono abbastanza aggiornato sulle nuove norme che regolano Il rapporto tra I consumatori e le banche……………………….quidi dove lei dice che I costi ci chiusura sono quelli previsti dal contratto stiamo parlando della legge “Bersani” che prevede zero costi per la chiusura del conto corrente (a meno che ci siano rimanenti spese di gestione da pagare non ancora pagate) ………………………………….o no?
      ……….. un’ altra cosa se mi puo’ rispondere…….se decido di investire in obbligazioni bancarie ….ho bisogno di un conto corrente bancario?
      grazie

    • Ornella De Bellis ha detto:

      In realtà, si può rescindere dal contratto ad ogni chiusura del conto, con un preavviso minimo di almeno 10 giorni (art.1833 c.c.). Ma, di solito, per prassi, la rescissione e’ permessa in qualsiasi momento, e il preavviso può essere consegnato contestualmente a mano (addirittura si può compilarlo allo sportello).

      Le spese calcolate in fase di liquidazione dipendono esclusivamente da cosa prevede il contratto. Si va dall’addebito per operazione al forfait fisso fino alla gratuità assoluta. Stesso discorso per le spese di chiusura, che riguardano il calcolo delle competenze e non sono da confondere con quelle di estinzione del conto corrente, estinzione che per legge è gratuita.

      Per investire in obbligazioni ha bisogno di un conto titoli che è comunque associato ad un conto corrente bancario o postale. Almeno non mi risulta, al momento, che sia possibile aprire un conto titoli senza conto corrente di appoggio.

  4. amedeo2 ha detto:

    salve
    la mia domanda di oggi e’ questa: mio padre possiede un certificato di deposito in banca a suo nome anche se in realta’ questi soldi sono miei perche’ quando stavo in America non possedendo un conto corrente in Italia I soldi che io spedivo si dovevano per forza intestare a mio padre (che precedentemente aveva un conto corrente bancario cointestato con mia madre che purtroppo e’deceduta e la banca ha chiuso il conto cointestato)……………ora che possiedo un conto corrente mi chiedo:deve mio padre per forza o obbligatoriamente avere o aprire un conto corrente bancario a suo nome per trasferire questi soldi a mio nome? mio padre possiede un conto titoli…..puo’ essere utile in questo caso o no?
    grazie

    • Carla Benvenuto ha detto:

      Come lei stesso precisa, si tratta di titoli. Se anche lei apre un conto titoli, potrà essere effettuato il trasferimento degli stessi. Se suo padre liquida, lo pagheranno con assegno circolare nominativo, pertanto non trasferibile, che può essere riversato solo su un conto bancario del beneficiario. Le normative antiriciclaggio prevedono la tracciabilità di denaro e titoli.

    • amedeo2 ha detto:

      partendo dal presupposto che lei abbia accenato alla famosa normativa anticiclaggio che prevede la tracciabilita’ dei movimenti di denaro e titoli………….allora il conto corrente che ho con la mia banca (e che mi sta costando una cifra esagerata perche’ deposito in valuta estera e ho le spese di cambio + le competenze + etc. etc….) in questo specifico caso (trasferimento certificato di deposito a mio nome) non mi serve a niente………………………….o no?
      grazie

    • Ludmilla Karadzic ha detto:

      Dovrebbe avere un conto titoli.

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