Recupero crediti dai morosi dopo la riforma del condominio


Indice dei contenuti dell'articolo

Condominio e morosi: a causa della crisi economica sta aumentando il numero di persone che non riesce a pagare le rate.

Con la riforma del condominio, la famosa legge 220/2012, è stato introdotto il principio di solidarietà sussidiaria del debito del condominio, ma è stato anche previsto un meccanismo per evitare di arrivare a situazioni border-line.

Vediamo, quindi, nel prosieguo dell’articolo, quali tutele sono state inserite per i creditori ed i condomini in regola con le rate.

15 Maggio 2014 · Giuseppe Pennuto

Indice dei contenuti dell'articolo


Assistenza gratuita - Cosa sto leggendo

Richiedi assistenza gratuita o ulteriori informazioni su recupero crediti dai morosi dopo la riforma del condominio. Clicca qui.

Commenti e domande

Per porre una domanda sul tema trattato nell'articolo (o commentarlo) e visualizzare il form per l'inserimento, devi prima accedere. Potrai accedere velocemente come utente anonimo.

» accesso rapido anonimo (test antispam)

  • cgm 25 Marzo 2015 at 08:11

    Sono Proprietario di due immobili adibiti a laboratori artigianali i quali fanno parte di un condominio.
    Da circa tre anni un condomino non paga piu nessun tipo di spese, ora ci troviamo in una situazione grave sul bilancio preventivo per via di questa morosità(e vi sono segnali dello stesso comportamento da un altro condomino) , l’amministratore ha aperto nei confronti del condomino un decreto ingiuntivo, ma ci troviamo in coda ad una banca la quale ha il diritto di precedenza rispetto alle spese condominiali.
    Io avendo molti millesimi mi trovo ad anticipare la somma maggiore rispetto tutti gli altri condomini, e in previsione l’amministratore non intende effettuare nessun tipo di operazione che argini la soluzione del problema e ha già anticipato che la situazione si aggraverà solamente di anno in anno senza soluzione.
    Tutt’ora il condomino moroso ha tutti i servizi(acqua luce gas)in quanto l’amministrazione sostiene che i beni primari non possono essere tolti.
    Le mie domande sono:

    1 Esiste qualche sistema per contenere i futuri aggravi dello stesso
    2 Non è possibili dividere i contatori ed intestarli a ciascun condomino in modo che a società idrica o altra possa come solito in uso diminuire in parte i servizi .
    3 Non è possibile dividere il condominio in modo che ciascun condomino possa concorrere alle proprie spese?(assicurazione , manutenzione, luce acqua e gas) ottenendo una limitazione agli aggravi?
    4 Come possiamo muoverci per risolvere la cosa o arginarla visto che il decreto ingiuntivo non andrà a buon fine?

    • Annapaola Ferri 25 Marzo 2015 at 09:22

      Comprendo la situazione, in parte riconducibile alle normative vigenti (sebbene la riforma del condominio abbia rafforzato l’azione esecutiva esperibile nei confronti dei condomini morosi) ed in parte all’inattività dell’amministratore, specie se esterno.

      L’amministratore, munito di decreto ingiuntivo, dovrebbe mettere in atto azioni esecutive efficaci nei confronti del condomino moroso: se il pignoramento presso il datore di lavoro (o l’INPS per i condomini che percepiscono pensione) oppure quello del conto corrente non ha dato risultati, ebbene, non saprei cosa suggerirle.