La conciliazione » Ecco come contestare bollette di luce telefono e gas

Per risolvere le controversie relative a ipotetici abusi o discordanze sulle bollette di luce telefono o gas, è possibile, senza dover per forza attivare un giudizio in tribunale promuovere una conciliazione al fine di tentare una soluzione bonaria alla vertenza ed evitare gli ingenti costi di una causa, evitando anche di corrispondere l'onorario ad un legale.

Ad esempio, nel caso in cui il cliente di una compagnia telefonica lamenti un disservizio alla linea fissa o Adsl e nonostante i ripetuti reclami al call center non ha ottenuto la soluzione del problema, può attivare un tentativo di conciliazione.

In questo caso la conciliazione è obbligatoria, ossia non si può fare la causa in tribunale se prima non si è provveduto ad essa.

Deve svolgersi presso il Corecom o, in via alternativa, presso la Camera di Commercio o, ancora, attivando una negoziazione paritetica.

Questo, semprese l’operatore ha aderito a uno dei protocolli nazionali approvati dall'Agcom).

Nel caso si voglia contestare, invece, l’errata fatturazione dei consumi della bolletta del gas o della luce, non vi è una conciliazione obbligatoria prevista per legge.

Il cliente però può pensare di inviare la domanda di mediazione a uno degli organismi introdotti con il decreto del Fare.

In questo caso si parlera di mediazione facoltativa.

Altrimenti, l’Autorità per l’energia e il gas ha attivato un servizio di conciliazione online gratuito.

In alternativa, anche qui, è possibile avviare una negoziazione paritetica.

Ciò, sempre se l’operatore ha aderito a uno dei protocolli nazionali con le associazioni dei consumatori.

8 Novembre 2013 · Giovanni Napoletano


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