Come si restituiscono i soldi finiti sul conto di debito nella rinegoziazione Tremonti

Avrei due domande da porre, su aspetti della rinegoziazione del mutuo ipotecario, secondo la legge Tremonti, che mi sono poco chiari.

1) Come si restituiscono i soldi finiti sul conto di debito
2) Quanto può durare l’ulteriore fase di rimborso

Grazie

Commento di luca morelli | Giovedì, 11 Settembre 2008


Cominciamo dalla modalità di restituzione degli importi differenziali fra mutuo a tasso fisso convenzionale e mutuo a tasso variabile effettivo.

Se alla scadenza originaria del mutuo vi sono ancora somme a debito, ipotesi molto probabile, queste si trasformano a loro volta in un mutuo, di rata uguale a quella rinegoziata e al tasso minore tra quello previsto dal prestito originario e quello rinegoziato. Sul conto vengono anche addebitati interessi annui calcolati sulla base dell'Eurirs 10 anni (parametro finanziario che serve per i mutui a tasso fisso) aumentato dello 0,50%. Ai valori attuali significa circa il 5,5%. Le banche hanno però la facoltà di offrire condizioni più favorevoli, come ad esempio annullare o ridurre questa maggiorazione.

La durata della fase di rimborso è la vera incognita della rinegoziazione. Non solo non è preventivabile l’entità dell'allungamento, ma l’operazione, in caso di salita dei tassi soprattutto nei primi anni, potrebbe rivelarsi davvero pericolosa: su mutui lunghi, un aumento anche di un solo punto del costo del denaro può portare a una dilazione nel rimborso anche di venti o più anni. Un vero risparmio c’è solo se i tassi cominciassero a scendere quasi subito e in misura consistente.

Commento di karalis | Giovedì, 11 Settembre 2008

11 Settembre 2008 · Piero Ciottoli




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