Cid » Non costituisce prova se l’indicazione della via del sinistro è errata
Il Cid non può essere valutato dal giudice come prova se contiene una descrizione sbagliata della strada dove è avvenuto il sinistro.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, la quale, con la sentenza 21161/2013, ha stabilito che: Il Cid non può essere valutato dal giudice come prova se contiene una descrizione sbagliata della strada dov’è avvenuto l’incidente. Infatti, il documento non vale, nell’ambito del processo, come dichiarazione confessoria neppure se suffragato da una testimonianza.