Cessione quinto per debitore che vorrebbe trasferirsi all’estero
Cessione quinto, delega pagamento e incentivo all'esodo
Vorrei lasciare il lavoro per trasferirmi all'estero, visto che il mio stipendio è gravato da una cessione del quinto e da una delega di pagamento.
Vorrei sapere se l'azienda in cui lavoro mi dà un incentivo all'esodo, se le finanziarie hanno diritto all'incentivo all'esodo o possono rivalersi solo sul tfr maturato.
L'incentivo all'esodo è un benefit
L'incentivo all'esodo è un benefit che non rientra nelle voci stipendiali e che non dovrebbe essere gravato dalle ritenute per cessione quinto e delega.
Questo aspetto è tuttavia necessario affrontarlo preventivamente con il suo datore di lavoro, il quale, per evitare problemi futuri, potrebbe anche decidere, con un atteggiamento "più realista del re" di trattenere le quote cedute e delegate anche dal corrispettivo.
E' bene allora chiarire questo punto, facendolo rientrare nell'accordo che si sta concludendo.
Una volta ottenuto l'incentivo, il problema diventa semplicemente quello di come sottrarre ad azione esecutiva del creditore un importo entrato nella disponibilità del debitore.
Da questo punto di vista sono due le soluzioni classiche: la prima è quella di spendere tutto nel più breve tempo possibile in beni non successivamente pignorabili. Tipicamente donne, casinò e champagne.
La seconda soluzione è quella di depositare l'importo sul conto corrente di persona di fiducia, magari riservando a sé stessi la delega a disporre ed operare sul conto.
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