Cessione del quinto e prestito delega possono nuocere alla salute del debitore

Purtroppo Francesco, non è possibile opporsi poiché sia la cessione del quinto che la delega di pagamento sono opzioni volontarie, che non hanno alcuna rilevanza nel'’eventuale concessione da parte del giudice di un pignoramento dello stipendio.

Questo è l’aspetto negativo degli strumenti di cessione del quinto e della delega di pagamento, su cui richiamiamo da sempre l’attenzione.

Poniamo che il debitore debba pagare una quota di un quinto del proprio stipendio netto al creditore A (QA), un’altra al creditore B (QB) ed un’altra ancora al debitore C (QC).

Se stipula una cessione del quinto con A ed una delega con B e poi il creditore C ottiene il pignoramento, il debitore sarà costretto mensilmente a pagare la quota totale QT = QA + QB + QC.

Se invece il debitore ottiene i presti da A e da B tramite normali finanziamenti ed il creditore C gli pignora il quinto dello stipendio, il debitore può scegliere di non pagare più sia A che B e sarà costretto a cedere, mensilmente, la solo quota QC.

Se A e B, infatti, chiedono il pignoramento del quinto dovranno posporre nel tempo il soddisfacimento del proprio diritto. Ed allora il debitore pagherà prima C con il quinto dello stipendio. Poi, estinto il debito con C pagherà A ed infine B, ma sempre sacrificando sempre e solo un quinto dello stipendio.

Attenzione dunque a non abusare dell'uso di cessioni e deleghe. Spesso possono risultare letali alla salute del debitore.

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18 Settembre 2010 · Chiara Nicolai




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