Cattivi pagatori per utenze telefoniche » Costituzione di una banca dati dei clienti morosi

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Cattivi pagatori per utenze telefoniche » Costituzione di una banca dati dei clienti morosi

Cattivi pagatori per le utenze telefoniche: sarà forse istituita una banca dati dei clienti morosi, simile alla Crif.

L'Autorità per la tutela della privacy ha fissato le nuove regole per la costituzione di una banca dati (Sit-Sistema informatico integrato? per i morosi dei servizi di comunicazione elettronica.

L'elenco potrà essere consultato dagli operatori del settore per verificare l’affidabilità dei clienti, prima di procedere alla stipula di nuovi contratti.

Lo schema di provvedimento che fissa le garanzie del Sit è posto a consultazione pubblica per acquisire osservazioni e proposte da parte di tutti i soggetti interessati, associazioni dei consumatori e delle società (telefoniche, tv interattiva).

Cattivi pagatori per le utenze telefoniche inseriti in una banca dati

Con il provvedimento del 16 Aprile 2014, l'Autorità per la protezione della privacy ha fissato le regole generali alle quali dovranno attenersi i fornitori di servizi di comunicazione elettronica (che accederanno al Sit e lo alimenteranno fornendo le informazioni sugli inadempimenti) e il futuro gestore del Sit.

Prima della costituzione della banca dati, operatori e gestore dovranno predisporre e sottoporre al Garante l'Accordo che regola i rapporti tra le parti, e in caso di esito positivo ogni operatore dovrà inoltrare all'Autorita' una specifica richiesta di verifica preliminare.

In applicazione dell'istituto del bilanciamento di interessi, previsto dal Codice privacy, l'Autorita' ha ritenuto che il trattamento dei dati contenuti nel Sit possa essere effettuato dal gestore e dai partecipanti, anche senza consenso, al solo fine di verificare le eventuali morosità del cliente e nel rispetto delle prescrizioni impartite

Il dato relativo al mancato pagamento sara' inserito nel Sit solo nel caso in cui, dopo tre mesi dalla cessazione del contratto, sussista una morosità superiore a 100 euro e solo dopo che l'operatore abbia avvertito il cliente dell'imminente iscrizione, ove non regolarizzi il pagamento.

Nel Sit, che dovra' essere separato, logisticamente e fisicamente da altre banche dati del gestore e protetto da elevate misure di sicurezza, potranno essere trattate solo informazioni di carattere negativo connesse ad eventuali inadempimenti del cliente verso gli operatori, con esclusione di altre finalita' (ricerche di mercato, pubblicita', marketing).

Nel Sit, inoltre, non potranno essere trattati dati sensibili o giudiziari e non potranno essere utilizzate tecniche o sistemi automatizzati di credit scoring.

​Al momento della stipula del contratto il cliente dovrà essere informato, in modo chiaro e preciso, anche del trattamento dei propri dati (anagrafici, codice fiscale o partita iva, importo dovuto per singolo operatore telefonico) effettuato nell'ambito del Sit.

Le regolarizzazioni dei tardivi pagamenti dovranno essere comunicate dall'operatore telefonico al Sit entro 24 ore dall'avvenuta conoscenza, e il Sit dovrà cancellare gli inadempimenti al primo aggiornamento settimanale. Le morosità non sanate, trascorsi 36 mesi dalla risoluzione del contratto, saranno cancellate automaticamente.

La nuova banca dati per cattivi pagatori

La nuova banca dati per i cattivi pagatori connessi alle utenze telefoniche, come per le banche e le finanziarie, farà il suo ingresso anche nel settore delle telecomunicazioni.

Sino ad oggi, infatti, si veniva segnalati nelle banche dati dei cattivi pagatori solo in caso di morosità nei confronti di banche e finanziarie.

I sistemi, famigerati, della Crif o della Centrale Rischi hanno svolto la loro funzione di deterrente nei confronti di numerosi furbetti, ma sono stati anche usati, spesso illegittimamente, come lama al collo di quanti, pur in difficoltà economiche, si sono trovati nell'impossibilità di pagare.

Come chiarito, però, potrebbe nascere anche la banca dati dei cattivi pagatori” delle bollette telefoniche.

Praticamente, chi non pagherà la bolletta di Telecom, Vodafone e di altri operatori sarà segnalato e, probabilmente, riceverà sanzioni che, al momento, non è dato conoscere.

Ancora, quindi, brutte notizie per i consumatori italiani.

17 Aprile 2014 · Andrea Ricciardi


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