sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di immigrazione e integrazione


L’immigrato irregolare non può essere espulso se ha contratto matrimonio con una immigrata soggiornante in italia

24 Gennaio 2019 - Stefano Iambrenghi


Secondo la normativa vigente (articolo 5, comma 5, decreto legislativo 286/1998) Il permesso di soggiorno o il suo rinnovo sono rifiutati e, se il permesso di soggiorno è stato rilasciato, esso è revocato quando mancano o vengono a mancare i requisiti richiesti per l'ingresso e il soggiorno nel territorio dello Stato. Nell'adottare il provvedimento di rifiuto del rilascio, di revoca o di diniego di rinnovo del permesso di soggiorno dello straniero che ha esercitato il diritto al ricongiungimento familiare ovvero del familiare ricongiunto, si tiene anche conto della natura e della effettività dei vincoli familiari dell'interessato. Il Giudice di Pace di Ferrara rigettava il ricorso proposto da un cittadino del Marocco avverso il decreto di espulsione emesso dal Prefetto, escludendo l'applicabilità della norma appena sopra riportata, dal momento che lo straniero, pur avendo contratto regolarmente matrimonio con una connazionale soggiornante in Italia, non aveva il permesso di soggiorno valido. Peraltro, [ ... leggi tutto » ]


Fondo comunale di solidarietà per il pagamento degli affitti – i giudici sanciscono il diritto degli immigrati a percepire il contributo anche a costo di chiederne la restituzione alla famiglie italiane che ne avevano fruito

24 Gennaio 2019 - Patrizio Oliva


Secondo i giudici della Corte di cassazione (sentenza 1848/2019) è discriminatorio precludere ai cittadini extracomunitari la possibilità di accedere al Fondo per il contributo integrativo all'affitto istituito da un Comune della Lombardia. E, allo stesso tempo, è discriminatorio anche porre rimedio all'errore riconoscendo ai cittadini extracomunitari contributi ridotti rispetto a quelli originariamente assegnati ai cittadini italiani. La Corte di cassazione cristallizza, così, l'obbligo dell'amministrazione comunale a versare ai cittadini extracomunitari il beneficio integrale, pari cioè a quello già riconosciuto ai cittadini comunitari. Respinta la linea difensiva proposta dall'ente locale, in base alla quale, stante l'impossibilità di conseguire maggiori disponibilità per il fondo, se non a prezzo del dissesto finanziario, e non potendosi, a saldi invariati, dare esecuzione al provvedimento del giudice, se non previo recupero dei contributi già illegittimamente versati nel 2009 ai soli cittadini comunitari, sarà necessario sia rideterminare gli importi delle erogazioni dovute (che, in ragione del considerevole [ ... leggi tutto » ]


Giurisprudenza e diritti degli immigrati

29 Ottobre 2017 - Roberto Petrella


La garanzia del diritto fondamentale alla salute del cittadino straniero, che comunque si trovi nel territorio nazionale, impedisce l'espulsione nei confronti di colui che dall'immediata esecuzione del provvedimento potrebbe subire un irreparabile pregiudizio, dovendo tale garanzia comprendere non solo le prestazioni di pronto soccorso e di medicina d'urgenza, ma anche tutte le altre prestazioni essenziali per la vita. Il principio di diritto è stato sancito dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza 13252/2016, che ha accolto l'impugnazione proposta da una cittadina peruviana che aveva visto respingere dal giudice di pace il ricorso avverso il decreto di espulsione emesso nei suoi confronti, laddove denunciava la violazione di alcune norme di diritto, derivanti dalla necessità di osservare un rigido protocollo post-operatorio in seguito a un intervento chirurgico. Cittadini italiani residenti in Italia e stranieri titolari di carta o di permesso di soggiorno, sono equiparati ai fini del diritto alle prestazioni assistenziali, [ ... leggi tutto » ]


La pensione sociale o assegno sociale agli extracomunitari

2 Gennaio 2017 - Giorgio Martini


L'assegno sociale è una prestazione economica, erogata a domanda, in favore dei soggetti che si trovano in condizioni economiche particolarmente disagiate con redditi non superiori alle soglie previste annualmente dalla legge. Prima del gennaio 1996 veniva anche indicata come pensione sociale. Il diritto alla prestazione è accertato in base al reddito personale per i cittadini non coniugati e in base al reddito cumulato con quello del coniuge, per i cittadini coniugati (e quindi, anche per quelli separati). L'assegno sociale è concesso con carattere di provvisorietà e la verifica del possesso dei requisiti reddituali e di effettiva residenza viene fatta annualmente. Non è reversibile ai familiari superstiti e non può essere erogato all'estero. Il soggiorno all'estero del titolare, di durata superiore a 30 giorni, comporta la sospensione dell'assegno. Decorso un anno dalla sospensione, la prestazione viene revocata. L'assegno sociale non è soggetto a ritenuta Irpef: per ottenere l'assegno è necessario avere [ ... leggi tutto » ]