apertura conto corrente prestito e mutuo negati - scopri le ragioni


Conto corrente di base – il conto corrente con canone annuale onnicomprensivo senza ulteriori costi a carico del cliente consumatore che può essere aperto anche da protestati e cattivi pagatori

17 Agosto 2019 - Simonetta Folliero


A partire dal primo gennaio 2020, le banche e Poste Italiane sono tenute a offrire al cliente consumatore un conto corrente cosiddetto di base: il conto corrente di base include, a fronte di un canone annuale onnicomprensivo, il numero di operazioni annue effettuabili senza addebito di ulteriori spese definito con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Banca d'Italia. Il decreto individua, per uno o più profili di clientela ai quali il conto di base è destinato, un numero di operazioni sufficiente a coprire l'uso personale da parte del cliente consumatore. Le operazioni e i servizi inclusi nel [ ... leggi tutto » ]


Prestito negato e responsabilità precontrattuale della banca

31 Gennaio 2016 - Patrizio Oliva


La concessione di un prestito da parte di una banca o di una finanziaria comporta una valutazione del merito creditizio del richiedente, che costituisce prerogativa dell'istituto erogante. Tuttavia, l'inesistenza dell'obbligo di far credito non esclude la possibilità di riconoscere che, in determinate ipotesi, il mancato accoglimento della richiesta di credito possa essere fonte di responsabilità per banche e finanziarie. In particolare, la mancata erogazione del credito, senza alcun plausibile motivo, espone la banca a responsabilità precontrattuale. In pratica, perché possa ritenersi integrata la responsabilità precontrattuale, è necessario che tra le parti siano in corso trattative; che le trattative siano giunte [ ... leggi tutto » ]


Credito negato – le motivazioni del diniego devono essere rapportate alle concrete circostanze individuali del cliente

1 Dicembre 2014 - Carla Benvenuto


Come già ribadito in altre decisioni dell'Arbitro Bancario Finanziario, nell'esercizio dell'attività creditizia la discrezionalità tecnica di cui indiscutibilmente le banche e le finanziarie dispongono, non può che svolgersi all'interno del perimetro segnato dai limiti di correttezza, buona fede e specifico grado di professionalità che l'ordinamento loro richiede, il che rende certamente sindacabile, limitatamente a tali profili, la condotta degli stessi nello svolgimento di tale attività. La necessaria verifica del merito creditizio, nel risultare sicuramente e immediatamente finalizzata ad evitare, da parte della banca, la concessione del credito, per misura e condizioni, contrastante con la solvibilità del cliente consumatore, deve altresì [ ... leggi tutto » ]


Prestito negato e merito creditizio – la banca deve fornire motivazioni al cliente a cui nega il finanziamento

1 Dicembre 2014 - Carla Benvenuto


Qualora la banca, nell'ambito della propria autonomia gestionale, decida di non accettare una richiesta di finanziamento, è necessario che fornisca riscontro con sollecitudine al cliente; nell'occasione, anche al fine di salvaguardare la relazione con il cliente, andrà verificata la possibilità di fornire indicazioni generali sulle valutazioni che hanno indotto a non accogliere la richiesta di credito (d.lgs. 13 agosto 2010, n. 141). Alla luce della norma appena citata è possibile riconoscere un più significativo rilievo alle esigenze informative del cliente ed affermare, conseguentemente, in tema di valutazione del merito creditizio, la necessità di fornire indicazioni in ordine alle ragioni che [ ... leggi tutto » ]


Danno da rifiuto di un finanziamento – se la banca induce inizialmente il cliente a confidare nella sua concessione

1 Dicembre 2014 - Giovanni Napoletano


Il danno da rifiuto di un finanziamento reso dalla banca dopo aver indotto il richiedente a confidare nella sua concessione può essere commisurato in un importo se non pari, almeno commisurato percentualmente all'ammontare del prestito atteso e non erogato? A parere dell'Arbitro Bancario Finanziario, così come emerge dalla decisione 1529/13, la tesi sopra esposta non possa essere seguita; e ciò per l'evidente ragione che se il finanziamento fosse stato erogato sarebbe, però, anche sorto, contestualmente, a carico del richiedente sia l'obbligo di restituzione del capitale erogato secondo il piano di ammortamento concordato con la banca, sia l'obbligo di corrispondere gli [ ... leggi tutto » ]