tasse e imposte - prescrizione e decadenza
Tributi locali – decadenza dell’avviso di accertamento
L'articolo 1, comma 161, della legge 296/2006 (legge finanziaria 2007) dispone che gli enti locali, relativamente ai tributi di propria competenza, procedono alla rettifica delle dichiarazioni incomplete o infedeli o dei parziali o ritardati versamenti, nonchè all'accertamento d'ufficio delle omesse dichiarazioni o degli omessi versamenti, notificando al contribuente, anche a mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevimento, un apposito avviso motivato. Gli avvisi di accertamento in rettifica e d'ufficio devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere [ ... leggi tutto » ]
Il rimborso al contribuente del credito indicato nella dichiarazione dei redditi deve essere disposto automaticamente dall’amministrazione
L'esposizione di un credito d'imposta nella denuncia dei redditi fa sì che non occorra, da parte dei contribuente, al fine di ottenerne il rimborso, alcun altro adempimento, dovendo solo attendere che l'Amministrazione finanziaria eserciti, sui dati esposti in dichiarazione, il potere-dovere di controllo secondo la procedura di liquidazione delle imposte, ovvero, ricorrendone i presupposti, secondo lo strumento della rettifica della dichiarazione. Una volta che il credito si sia consolidato, l'Amministrazione è tenuta ad eseguire il rimborso e il relativo credito dei contribuente è soggetto alla ordinaria prescrizione decennale. Così hanno stabilito i giudici della Corte di cassazione con la sentenza [ ... leggi tutto » ]
Termini di decadenza per gli accertamenti tributari
L'avviso di accertamento deve recare l'indicazione dell'imponibile o degli imponibili accertati, delle aliquote applicate e delle imposte liquidate, al lordo e al netto delle detrazioni, delle ritenute di acconto e dei crediti d'imposta, e deve essere motivato in relazione ai presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che lo hanno determinato, con distinto riferimento ai singoli redditi delle varie categorie e con la specifica indicazione dei fatti e delle circostanze che giustificano il ricorso a metodi induttivi o sintetici e delle ragioni del mancato riconoscimento di deduzioni e detrazioni. Se la motivazione fa riferimento ad un altro atto non conosciuto [ ... leggi tutto » ]
Rimborso delle imposte indebitamente versate – il termine di decadenza per la presentazione dell’istanza è di quarantotto mesi dalla data del versamento
In tema di rimborso delle imposte, il termine di decadenza previsto dalla legge (articolo 38 dpr 602/73) ha portata generale, riferendosi a qualsiasi ipotesi di indebito correlato all'adempimento dell'obbligazione tributaria, qualunque sia la ragione per cui il versamento è in tutto o in parte non dovuto, e quindi ad errori tanto connessi ai versamenti. Per la restituzione dei tributi indebitamente versati non si applica il termine ordinario decennale di prescrizione bensì il termine di decadenza di quarantotto mesi dalla data del versamento Questo il principio ribadito dai giudici della Corte di cassazione con la sentenza 20668/15. [ ... leggi tutto » ]
Imposta di registro – prescrizione e decadenza
Ricordiamo che il termine di decadenza rappresenta il tempo massimo di legge entro cui la Pubblica Amministrazione deve notificare un atto di accertamento o un titolo esecutivo (avviso di rettifica o liquidazione, cartella esattoriale). Il termine di prescrizione rappresenta, invece, il tempo massimo entro cui, una volta notificata (correttamente) la cartella esattoriale, Equitalia deve procedere alla riscossione coattiva del credito affidatole quando non vi siano state comunicazioni interruttive (o tentativi, anche infruttuosi, di pignoramento ed espropriazione). L'imposta di registro relativa agli atti non presentati per la registrazione deve essere richiesta, a pena di decadenza, nel termine di cinque anni dal [ ... leggi tutto » ]