pignoramento del conto corrente bancario o postale


Titoli su conto corrente cointestato – pignorabili anche se acquistati con denaro proveniente da disponibilità esclusiva del cointestatario non debitore

26 Settembre 2014 - Simonetta Folliero


In caso di deposito bancario di titoli in amministrazione, cointestato ai coniugi, le parti di ciascuno si presumono eguali al 50% ciascuna, se non risulta diversamente. In tale scenario, la dimostrazione del cointestatario coniuge non debitore di avere avuto la proprietà e la disponibilità esclusiva del denaro utilizzato per l'acquisto dei titoli, può non essere ritenuta sufficiente a vincere la presunzione legale, perché la cointestazione vale a rendere solidale il credito o il debito anche se il denaro sia immesso sul conto dal solo cointestatario non debitore. Così hanno stabilito i giudici della Corte di cassazione nella sentenza numero 4496/10. [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento conto corrente cointestato da parte di equitalia » una procedura complessa

30 Aprile 2014 - Gennaro Andele


Pignoramento di un conto cointestato - La procedura esattoriale Pignoramento di un conto cointestato da parte di Equitalia: l'esecuzione, non potendo avvenire sul saldo attivo, viene regolata da norme diverse rispetto alla normale esecuzione esattoriale. Scopriamo quali nel prosieguo dell'articolo. Il pignoramento da parte di Equitalia del conto corrente del debitore avviene, di solito, con forme più celeri e semplici rispetto ai normali pignoramenti tra privati. Infatti, la normativa vigente permette ad Equitalia di procedere autonomamente, ordinando alla banca senza necessità di procedimenti in tribunale, di trasferire le somme. Questa possibilità, però, decade nel caso di conto cointestato. Come funziona allora, la procedura del pignoramento di un conto corrente da parte di equitalia, se lo stesso è cointestato? Pignoramento conto cointestato da parte di equitalia Il conto cointestato rientra nella nozione di bene comune indiviso, la cui espropriazione è disciplinata dalle regole generali del codice di procedura civile. Se Equitalia [ ... leggi tutto » ]


Conto corrente e obbligo di accredito dello stipendio » e’ incostituzionale?

20 Febbraio 2014 - Giovanni Napoletano


Conto corrente e obbligo di accredito dello stipendio » E' incostituzionale? A causa dell'articolo 12 del decreto Salva Italia (decreto legge 201/2011), è previsto l'obbligo di aprire un conto corrente per accreditare lo stipendio e pensione. E' incostituzionale questa norma? Discutiamo, su questo tema, nel prosieguo dell'articolo. L'idea del governo dei tecnici era quella di poter tracciare tutti i movimenti di denaro e dare lotta così all'evasione fiscale. Ma, a parere nostro e di molte associazioni dei consumatori, si trattava di un mero un regalo per le banche che violava la libertà di scelta dei contribuenti. Certo, avere un conto corrente per accreditare lo stipendio o la pensione è una soluzione comoda e conveniente, anche perché con certi conti online può essere anche completamente gratuita. Tuttavia, non è solo un'alternativa ma un obbligo, previsto dal decreto Salva Italia approvato dal governo Monti. E questa è una norma incostituzionale. Obbligo di [ ... leggi tutto » ]


Equitalia e cartelle esattoriali » il riepilogo

12 Dicembre 2013 - Gennaro Andele


Dal 1° gennaio 2013, nei casi di riscossione coattiva di debiti fino a 1000 euro, la legge di stabilità 2013 ha previsto che non si può procedere alle azioni cautelari ed esecutive prima che siano trascorsi 120 giorni dall'invio, mediante posta ordinaria, di una comunicazione contenente il dettaglio delle iscrizioni a ruolo. In sostanza, con questa nuova disposizione è stata abolita la disciplina contenuta nell'art. 7 del decreto legge n. 70/2011, che prevedeva, prima di intraprendere le misure cautelari ed esecutive sui debiti fino a 2.000 euro, l'obbligo di inviare al debitore due solleciti di pagamento, di cui il secondo a distanza di almeno sei mesi dal primo. [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento conto corrente » l’ultimo stipendio non si tocca

10 Settembre 2013 - Carla Benvenuto


Pignoramento conto corrente » L'ultimo stipendio non si tocca Il pignoramento, da parte di Equitalia, non si estende mai all'ultimo stipendio versato sul conto corrente intestato al lavoratore. Dopo 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale, in caso di pagamento non effettuato, l'Agente della riscossione (per esempio, Equitalia) può attivare il cosiddetto pignoramento presso terzi, una forma cioè di esecuzione forzata con cui ordina al datore di lavoro di versare le somme direttamente nelle sue mani. In realtà, tale procedimento può essere effettuato non solo nei confronti del datore, ma anche di chiunque sia debitore del contribuente. Il debitore, ha 60 giorni di tempo dalla notifica del pignoramento per sanare la propria posizione debitoria e pagare il dovuto o presentare opposizione al giudice competente se ritiene di avere fondate ragioni da opporre alla riscossione, in tal modo evitando che, nel frattempo, il terzo disponga l'accredito delle somme pignorate. Ma, grazie [ ... leggi tutto » ]