tutela consumatori - phishing truffe e frodi informatiche


Truffe online: qualche consiglio su come tutelarsi » un breve ed utile vademecum per i web shoppers

29 Luglio 2015 - Gennaro Andele


Truffe online: qualche consiglio su come tutelarsi » Un breve ed utile vademecum per i web shoppers A chi non è mai capitato di incappare in una truffa online: dal phishing ai prodotti mai consegnati, ecco un'utile guida che spiega come difendersi. Molte luci, relative soprattutto all'aumento sensibile del fatturato complessivo e di quello generato da dispositivi mobili, ma ancora qualche ombra, costituita da una porzione di utenti ancora diffidenti, verso i sistemi di pagamento online e timorosi circa l'effettiva consegna dei prodotti acquistati sul Web. Si sa, l'e-shopping è in continuo aumento, mentre le compere tradizionali, diciamo offline, stanno riscontrando un decremento notevole. Ci sono però ancora alcuni miti da sfatare in merito alla sicurezza del fare acquisti online: ad esempio, la carta di credito, per quanto in ascesa, lascia ancora perplessa una buona fetta di utenti, spaventati dalla craccabilità dei propri dati di accesso al conto. Il consiglio, [ ... leggi tutto » ]


Disconoscimento operazioni di home banking – la banca è tenuta a rimborsare il cliente anche se questi non attiva i servizi di one time password e sms alert

22 Giugno 2015 - Simonetta Folliero


Spesso, in occasione di frode informatica relativa al servizio di home banking e del conseguente disconoscimento delle operazioni fraudolente da parte del cliente, la banca contesta a quest'ultimo di non avere attivato ulteriori e più sofisticati sistemi di sicurezza, in particolare del sistema di accesso basato sulla one time password (OTP) e messo a disposizione di tutti i clienti che operano on-line e del sistema di sms alert. Il rischio per la perdita subita dal cliente per l'utilizzo fraudolento del servizio di home banking ricade nella sfera giuridica della banca, in conformità con le regole giuridiche che si ricavano dalla normativa vigente, e che sanciscono il principio secondo cui l'utilizzatore non sopporta perdita alcuna derivante dall'utilizzo indebito di uno strumento di pagamento, a meno che egli abbia violato gli obblighi posti a suo carico o, comunque, abbia agito in modo fraudolento, con dolo o colpa grave, atteso il carattere opzionale [ ... leggi tutto » ]


Pagare una fornitura con assegni postdatati privi di copertura non integra il reato di truffa se l’insolvenza interviene in epoca successiva

19 Febbraio 2015 - Tullio Solinas


La legge tutela il diritto del creditore contro particolari, preordinati, successivi inadempimenti fraudolenti consumati dal debitore. Il discrimine tra mero inadempimento di natura civilistica e commissione dei reato poggia sull'elemento ispiratore della condotta; con la conseguenza che il comportamento consistente nel tenere il creditore all'oscuro dello stato di insolvenza in cui si versa al momento di contrarre l'obbligazione ha rilievo quando sia legata al preordinato proposito di non effettuare la dovuta prestazione, mentre l'inadempimento contrattuale non preordinato non costituisce tale delitto e ricade, normalmente, solo nell'ambito della responsabilità civile. La prova della preordinazione può essere desunta anche da argomenti induttivi seri ed univoci, ricavabili dal contesto dell'azione. Si è così affermato che anche il silenzio può assumere rilievo quale forma di preordinata dissimulazione del proprio stato di insolvenza, quando sin dal momento in cui il contratto è stato stipulato vi era l'intenzione di non far fronte agli obblighi conseguenti. Sintomo [ ... leggi tutto » ]


Bancomat con microchip – se lo clonano o sei un truffatore o sei un complice

21 Dicembre 2014 - Simone di Saintjust


La vulnerabilità di sicurezza delle carte Bancomat dotate di banda magnetica La prime carte BANCOMAT (o l'equivalente BancoPosta) immesse sul mercato sono dotate solo di una banda magnetica. Nella banda magnetica vengono memorizzati i dati di addebito: tipicamente l'identificativo del cliente, quello dell'intermediario emittente (l'istituto bancario o Poste Italiane) ed il numero di conto corrente, visto che uno stesso cliente può essere intestatario di più rapporti presso il medesimo intermediario. A questa terna di informazioni corrisponde uno ed un solo PIN che è la sequenza di cinque cifre (segreta) fornita all'utilizzatore per autorizzare il prelievo di banconote dal distributore automatico (ATM - Automated Teller Machine). La banda magnetica della carta Bancomat è facilmente clonabile. Al malfattore basta inserire nel lettore o "card reader" (in pratica, la fessura dove bisogna introdurre la carta) uno "skimmer", un piccolo dispositivo, cioè, in grado di leggere i dati della banda magnetica. Per conoscere il [ ... leggi tutto » ]


Il contenzioso in caso di phishing ed il sistema one time password per l’accesso ai servizi di internet banking

20 Settembre 2014 - Simonetta Folliero


Quando la responsabilità del phishing non è riconducibile al cliente del servizio di internet banking In caso di phishing l'oggetto del contendere, ovvero la restituzione alla vittima degli importi non autorizzati e distratti nella transazione on line, impone di tracciare con la maggior esattezza possibile il confine di responsabilità delle banche nel caso di frodi, perpetrate da terzi ai danni della clientela, nell'ambito della prestazione di servizi di pagamento con conto corrente on line (servizi di internet banking o home banking). La materia è regolata dal decreto legislativo 11/2010 che, nel dare attuazione alle direttive comunitarie, ha inteso rendere l'ambiente informatico-finanziario improntato a criteri di maggior sicurezza e affidabilità e ciò in ragione vuoi del crescente impiego degli strumenti di pagamento elettronico da parte del pubblico degli utilizzatori, vuoi del parallelo (e prevedibile) espandersi degli attacchi sferrati dalla nuova criminalità nell'eco sistema digitale. L'obiettivo è stato conseguito, da un lato, [ ... leggi tutto » ]