credito e microcredito - microprestito e social lending


Il microcredito arma efficace contro il rischio usura

17 Luglio 2013 - Marzia Ciunfrini


Ci sono "segnali di difficoltà " per le famiglie italiane. Il rischio è quello del "sovraindebitamento e del ricorso all'usura". Per questo, c'è "la necessità di un costante impegno delle istituzioni, degli intermediari e delle associazioni per evitare che possano aumentare i rischi". E' il monito che arriva dalla Banca d'Italia, con l'intervento del direttore centrale per la Vigilanza Creditizia e Finanziaria, Anna Maria Tarantola, alla giornata di studio su ‘Indebitamento delle famiglie e delle imprese in Italia (2007): il rischio usurà . Per ridurre il campo d'azione dell'usura "è necessario creare i presupposti per assicurare che l'incontro tra domanda e offerta di credito legale si realizzi in modo ottimale", osserva Via Nazionale. In un contesto in cui la concorrenza, la trasparenza contrattuale e la conoscenza dei prodotti "sono fattori che contribuiscono alla prevenzione dell'usura", Bankitalia avverte però che non sono sufficienti di fronte "all'emergere di situazioni di maggiore difficoltà economica nelle [ ... leggi tutto » ]


La sostenibilità del microcredito

16 Luglio 2013 - Marzia Ciunfrini


Si possono stabilire tre livelli di sostenibilità per le organizzazioni che offrono servizi di microfinanza e microcredito, a seconda del grado di copertura dei costi derivanti dalla propria attività. Al livello 1 un programma viene definito “sussidio-dipendente” poiché le sue entrate, sostanzialmente interessi, non sono sufficienti neppure a coprire i costi di cassa per la gestione del portafoglio, né tantomeno il pagamento degli interessi passivi sui finanziamenti ottenuti. In questo caso il programma necessita di iniezioni di capitale fresco e, se ciò non avviene, viene utilizzato e quindi eroso il capitale sociale oppure vi è una riduzione forzata delle spese amministrative. Le organizzazioni del livello 1 non sono autosostenibili, e mostrerebbero probabilmente una perdita in bilancio se i sussidi venissero tenuti separati nella valutazione delle entrate e della costituzione di fondi perdite. Al livello 2 troviamo programmi che hanno raggiunto l'autosufficienza operativa, ottenendo il break-even sui flussi di cassa. In [ ... leggi tutto » ]


Il ruolo del microcredito nella lotta alla povertà

15 Luglio 2013 - Marzia Ciunfrini


Il cambiamento di prospettiva nei programmi di aiuto allo sviluppo: dalla donazione al credito. La metodologia del microcredito rivoluziona il modo di pensare l'aiuto allo sviluppo nei programmi di cooperazione internazionale. Si tratta infatti di uno strumento che stimola l'attività produttiva e la dignità delle persone a cui viene data una possibilità di crescita che non viene regalata, ma “prestata”. Si abbandona in questo senso la logica del puro dono che tanti danni ha spesso recato quanto a conseguenze di forzati programmi assistenziali e di creazione di meccanismi di dipendenza. Quella che viene riconosciuta è la fiducia nella possibilità della persona: il credito prima ancora che monetario è fiducia al microimprenditore e al suo progetto. Lo sviluppo economico viene sostenuto in questo caso attraverso la responsabilizzazione dei microimprenditori, come protagonisti e fautori della propria crescita. Coloro che ricevono un prestito sono spinti a lavorare duramente per restituirlo: per loro è [ ... leggi tutto » ]


Microcredito e microimprese

15 Luglio 2013 - Marzia Ciunfrini


Il target servito dal microcredito è costituito da microimprenditori, ovvero persone che svolgono attività produttive anche molto piccole e limitate, ma che hanno notevoli opportunità di svilupparsi se assistiti con servizi finanziari specifici. Dislocate tanto nelle aree urbane come in quelle rurali dei paesi in via di sviluppo, queste attività sono di commercio, servizi, produzione agricola, artigianale e su piccola scala. In molti casi vengono coinvolti i familiari e pochi altri dipendenti in piccole attività orientate al sostentamento dell'economia familiare. La tecnologia utilizzata è obsoleta e difficilmente sono previsti investimenti a causa della scarsità delle risorse. Le entrate sono per lo più rivolte al miglioramento delle condizioni di vita della famiglia e solo nel caso di imprese più avviate sono indirizzate al reinvestimento nell'attività produttiva o nel miglioramento del luogo di lavoro. L'economia di queste attività è strettamente legata all'economia familiare dei proprietari: solo nelle situazioni più consolidate e con [ ... leggi tutto » ]


Il social lending

12 Luglio 2013 - Marzia Ciunfrini


Il Social Lending è un modo più intelligente ed equo di prestare denaro. Si è sempre fatto tra familiari ed amici. Ora lo si può fare tra migliaia e migliaia di persone su internet. I Creditori ottengono rendimenti sul capitale prestato più alti di quelli di mercato. I Debitori sicuramente tassi più bassi di quelli che si possono ottenere con prestiti da banche e finanziarie. Infatti il Social Lending è più efficiente del tradizionale modello bancario. Le banche hanno grandi costi di gestione - migliaia di impiegati da pagare, centinaia di filiali da mantenere - e quindi si tengono grandi margini sul denaro dei loro clienti che passa attraverso loro. Su internet i costi di gestione si riducono molto e con un accordo diretto tra le persone i prestiti diventano più equi per entrambe le parti. In una comunità di Social Lending chi ha denaro a disposizione lo presta direttamente [ ... leggi tutto » ]