difendersi dai creditori con il gratuito patrocinio - assistenza legale


Il notaio che accetta l’incarico deve pubblicare e trascrivere l’atto anche se il cliente non anticipa le spese necessarie

9 Dicembre 2015 - Marzia Ciunfrini


Il notaio ha la facoltà di rifiutare la propria prestazione professionale se le parti non depositino presso di lui le somme necessarie per le tasse, l'onorario e le spese, ma, una volta che abbia comunque accettato di eseguire la prestazione richiestagli e di ricevere l'atto, il mancato pagamento di tali importi non lo autorizza a sottrarsi all'obbligo di provvedere alle formalità susseguenti. Insomma, una volta accettato l'incarico notarile, nè il mancato pagamento da parte del cliente degli importi dovuti per tasse e trascrizione e neppure (a maggior ragione) il mancato perfezionamento della liquidità dei titoli rilasciati per il medesimo pagamento possono consentire al professionista di ritardare la dovuta tempestiva trascrizione. Il codice civile impone al notaio di provvedere alle formalità di pubblicazione e trascrizione dell'atto ricevuto (e voluto ricevere anche in assenza e/o carenza del versamento dovuto dal cliente) nel più breve tempo possibile e, quindi, senza alcun inescusabile indugio. [ ... leggi tutto » ]


Pagamento della consulenza tecnica d’ufficio – le parti sono solidalmente obbligate indipendentemente da quanto stabilito nella pronuncia giudiziale sulle spese

16 Novembre 2015 - Roberto Petrella


Poiché la consulenza tecnica d'ufficio rappresenta non un mezzo di prova in senso proprio, ma un ausilio per il giudice e, quindi, un atto necessario del processo che il perito pone in essere nell'interesse generale della giustizia e comune delle parti, il regime del pagamento delle spettanze del medesimo prescinde dalla ripartizione dell'onere delle spese tra le parti contenuto in sentenza, che avviene sulla base del principio della soccombenza e, concernendo unicamente il rapporto fra dette parti, non è opponibile al perito d'ufficio. Da ciò consegue che le parti sono solidalmente responsabili del pagamento delle relative competenze anche dopo che la controversia, durante la quale il consulente ha espletato il suo incarico, sia stata decisa con sentenza, sia definitiva sia non ancora passata in giudicato, a prescindere dalla ripartizione di dette spese nella stessa stabilita. Una volta che la controversia sia stata risolta con sentenza che pronunci sulle spese, il [ ... leggi tutto » ]


Transazione stragiudiziale ed obbligazione solidale per le parti al pagamento delle parcelle degli avvocati intervenuti nell’accordo

5 Novembre 2015 - Piero Ciottoli


Quando un giudizio è definito con transazione, tutte le parti che hanno transatto sono solidalmente obbligate al pagamento degli onorari e al rimborso delle spese di cui gli avvocati ed i procuratori che hanno partecipato al giudizio negli ultimi tre anni fossero tuttora creditori per il giudizio stesso (articolo 68 regio DL 1578/1933). E' evidente che la norma si riferisce ad ogni accordo mediante il quale le parti facciano cessare, senza la pronuncia del giudice, una lite già cominciata: in pratica, affinché possa sussistere l'obbligazione solidale prevista dalla citata norma e il difensore possa richiedere il pagamento degli onorari ed il rimborso delle spese nei confronti della parte avversa al proprio cliente, è necessaria la definizione del giudizio con una transazione (o con un accordo equivalente) che sottragga al giudice la definizione del giudizio e la pronuncia in ordine alle spese. In altre parole, la norma citata in apertura di [ ... leggi tutto » ]


La sede dell’organismo di mediazione civile va individuato in base a quella del foro giudiziale competente

26 Settembre 2015 - Loredana Pavolini


La domanda di mediazione per una controversia in ambito civile e commerciale va presentata mediante deposito di un'istanza presso un organismo nel luogo del giudice territorialmente competente per la controversia. In caso di più domande relative alla stessa controversia, la mediazione si svolge davanti all'organismo territorialmente competente presso il quale è stata presentata la prima domanda. Per determinare il tempo della domanda si ha riguardo alla data del deposito dell'istanza. Chiunque può accedere alla mediazione per la conciliazione di una controversia civile e commerciale vertente su diritti disponibili e la legge non esclude le negoziazioni volontarie e paritetiche relative alle controversie civili e commerciali. Tuttavia, chi intende esercitare in giudizio un'azione relativa a una controversia in materia di condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitaria da diffamazione con il mezzo della stampa o con [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione ordinaria del diritto dell’avvocato al pagamento dell’onorario in caso di morte del cliente

25 Settembre 2015 - Carla Benvenuto


La prescrizione del diritto dell'avvocato al pagamento dell'onorario decorre non solo dalla decisione della lite, dalla conciliazione delle parti o dalla revoca del mandato o ancora dall'ultima prestazione resa (in caso di rapporto di assistenza legale non portato a termine), ma anche dal momento in cui, per qualsiasi causa, cessi il rapporto col cliente, ivi compresa la morte di quest'ultimo. Si tratta di un principio giuridico che, affermato con riferimento alla prescrizione presuntiva, ben può essere esteso alla prescrizione ordinaria. La giurisprudenza ha già chiarito che l'applicazione delle norme del mandato al contratto di patrocinio comporta che la morte del cliente estingua il rapporto e determini quindi l'insorgenza del diritto dell'avvocato al pagamento delle competenze professionali (con il decorso dei termini di prescrizione) malgrado la detta estinzione non faccia venire meno, a determinate condizioni, il dovere del difensore di continuare a gestire la lite. Non ha fondamento giuridico l'assunto secondo [ ... leggi tutto » ]