domande e risposte


Avvisi di accertamento per tassa rifiuti (tari) anni precedenti e sanzioni

24 Febbraio 2020 - Andrea Ricciardi


Ho ricevuto degli accertamenti per la Tari che, per una serie di fraintendimenti sul contratto di locazione (sono conduttore dal 2013), non ho mai pagato. Mia colpa, davvero nella ingenua convinzione ci pensasse il proprietario. Considerate che non sapevo nemmeno di dovere fare denuncia di occupazione dell'immobile (per farvi capire quanto fossi inesperto. Nessuno mi disse niente, e quindi andò così). Insomma: omessa dichiarazione di occupazione, a me non sono mai arrivati altri avvisi né solleciti, e ora mi arrivano in blocco dal 2013 al 2017 con multe annesse. Vorrei capire, non c'è nessun modo di fare annullare le multe? Nemmeno sulla base del fatto che non mi abbiano chiesto/avvisato PRIMA di erogare le multe, in tutti questi anni? Cioè, possono direttamente erogare una sanzione senza darmi modo prima di rimettermi in regola? Mi sembra assurdo dover pagare tanto, perché va bene che erano miei doveri, ma come facevo ad [ ... leggi tutto » ]


Anche i comuni, gli stati appartenenti all’unione europea e le società partecipate dagli enti della pubblica amministrazione possono accedere ai dati dell’anagrafe tributaria gestita dall’agenzia delle entrate per avviare azioni di riscossione coattiva nei confronti dei debitori inadempienti

6 Gennaio 2020 - Carla Benvenuto


Al fine di facilitare le attività di riscossione coattiva, si applicano, a partire dal primo gennaio 2020, anche per i rapporti pendenti alla stessa data, le disposizioni seguenti in materia di accesso ai dati: ai fini della riscossione, anche coattiva, sono autorizzati ad accedere gratuitamente alle informazioni relative ai debitori presenti nell'Anagrafe tributaria tutti gli enti della Pubblica Amministrazione (PA) e, tramite questi ultimi, i soggetti seguenti: gli operatori degli Stati membri di un Paese dell'Unione europea che esercitano le attività di riscossione coattiva, i quali devono presentare una certificazione rilasciata dalla competente autorità dello Stato di appartenenza dalla quale deve risultare la sussistenza di requisiti equivalenti a quelli previsti dalla normativa italiana di settore; le società di capitale partecipate dalla PA, a condizione che la società partecipata realizzi la parte più importante della propria attività con la PA che la controlla e che svolga la propria attività solo nell'ambito [ ... leggi tutto » ]


Nuova carta della famiglia destinata ai nuclei familiari con almeno tre figli conviventi di età non superiore a ventisei anni

3 Settembre 2019 - Roberto Petrella


Così come stabilito dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri - DPCM 27 giugno 2019) i destinatari della Carta sono le famiglie costituite da cittadini italiani, o appartenenti a Paesi membri dell'Unione europea, regolarmente residenti nel territorio italiano, con almeno tre figli conviventi di età non superiore a ventisei anni. Ai fini del presente regolamento, il nucleo familiare regolarmente residente è costituito dai soggetti componenti la famiglia anagrafica tra i quali sussiste un rapporto di filiazione, anche adottiva, con almeno uno dei due genitori. La richiesta della Carta è presentata da uno dei genitori del nucleo familiare ed é utilizzabile da tutti i componenti del medesimo nucleo familiare. La Carta viene emessa in via telematica, su richiesta degli interessati, dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri mediante una piattaforma digitale articolata in un portale internet e in corrispondenti applicazioni per i principali sistemi [ ... leggi tutto » ]


Azione recuperatoria nel contenzioso tributario e amministrativo – quando la notifica dell’atto presupposto è omessa o viziata da nullità

9 Maggio 2019 - Giorgio Valli


Le opposizioni cosiddette recuperatorie, con le quali si fa valere una ragione che non è stato possibile dedurre in precedenza a causa dell'omessa conoscenza legale dell'atto presupposto (prodromico), vanno proposte nel rispetto dei termini previsti per l'impugnazione di quell'atto e innanzi al giudice che ne avrebbe avuto la giurisdizione in caso di tempestivo esperimento del rimedio. Ad esempio, in tema di sanzioni amministrative per violazione del codice della strada, l'opposizione con la quale si deduce che la cartella di pagamento costituisce il primo atto con il quale la parte è venuta a conoscenza della sanzione irrogata (risultando omessa o comunque nulla la notificazione del verbale di accertamento della violazione) deve essere proposta, ai sensi del decreto legislativo 150/2011, articolo, entro trenta giorni dalla notifica della cartella stessa e non nelle forme dell'opposizione all'esecuzione ex articolo 615 del codice di procedura civile (corte di cassazione a sezioni unite sentenza 220809/2017). Così, [ ... leggi tutto » ]


Assegno scaduto e traente deceduto » assegno privo della clausola non trasferibile – sanzioni

2 Settembre 2018 - Simonetta Folliero


Ho un assegno postale scaduto da due anni, il redattore è morto, ma i soldi sono ancora sul conto esiste una procedura per incassarlo? Il Regio Decreto 1736/1933 (legge assegni) dispone, all'articolo 32, che l'assegno bancario deve essere presentato al pagamento nel termine di otto giorni se è pagabile nello stesso comune in cui fu emesso; di quindici giorni se è pagabile in un altro comune dello Stato e che I termini suddetti decorrono dal giorno indicato nell'assegno bancario come data di emissione. Tuttavia l'articolo 35, sempre della legge assegni, dispone che l'eventuale ordine del traente di non pagare la somma dell'assegno bancario non ha effetto che dopo spirato il termine di presentazione. In mancanza di tale ordine, il trattario può pagare anche dopo spirato detto termine. Ma attenzione: l'articolo 35 della legge assegni deve essere letto nel senso che, scaduto il termine di presentazione, ove non sia stato revocato [ ... leggi tutto » ]