dichiarazione dei redditi


Quando un cittadino italiano può essere considerato fiscalmente residente all’estero

23 Febbraio 2019 - Giorgio Valli


L'articolo 2, comma 2, del DPR (Decreto del Presidente della Repubblica) 917/1986 (TUIR - Testo Unico delle Imposte sul Reddito), considera residenti in Italia le persone che per la maggior parte del periodo d'imposta sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente o hanno nel territorio dello Stato il domicilio o la residenza ai sensi del Codice civile. Le tre condizioni sopra citate sono tra loro alternative, essendo sufficiente che sia verificato, per la maggior parte del periodo d'imposta, uno solo dei predetti requisiti affinché una persona fisica venga considerata fiscalmente residente in Italia e, viceversa, solo quando i tre presupposti della residenza sono contestualmente assenti nel periodo d'imposta di riferimento tale persona può essere ritenuta non residente nel nostro Paese. [ ... leggi tutto » ]


Controllate che il dentista o l’igienista indossino guanti sterili nuovi e vi forniscano bicchieri e boccagli aspira saliva monouso quando vi sottoponete a cure dentarie, perché qui si rischia il riuso

26 Febbraio 2018 - Giorgio Valli


Con l'ordinanza 4168/2018, i giudici della Corte di cassazione hanno dichiarato legittimo l'accertamento effettuato dall'Agenzia delle entrate e fondato sulla circostanza che, per il contribuente, era stata evidenziata una forte discrepanza tra l'entità del materiale di consumo utilizzato nell'esercizio della propria attività professionale di odontoiatra, indicativo di un correlativo numero di interventi sui pazienti, ed i ricavi denunciati nella dichiarazione sottoposta a rettifica. I giudici della Corte di cassazione hanno ritenuto che l'Amministrazione fiscale avesse legittimamente e coerentemente ricostruito il maggior reddito sulla base della quantità dei materiali usa e getta normalmente utilizzati nell'esecuzione delle singole prestazioni odontoiatriche (guanti sterili, bicchieri e boccagli aspira saliva monouso, tovaglioli) così come risultanti dalla documentazione esaminata e che, tenuto conto delle normali dispersioni, avesse, correttamente, proceduto alla determinazione dei correlativi ricavi. In particolare, è stato ribadito il principio secondo il quale, ai fini della ricostruzione del reddito, l'Ufficio può procedere ad accertamento analitico [ ... leggi tutto » ]


Quando e come si ha diritto a un rimborso da parte dell’agenzia delle entrate-riscossione » guida per cittadini ed imprese

27 Luglio 2017 - Andrea Ricciardi


Quando e come si ha diritto a un rimborso da parte dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione » Guida per cittadini ed imprese Ecco quando e come si ha diritto a un rimborso da parte dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione: breve guida per cittadini ed imprese. Se, in merito a cartelle esattoriali, tributi o altri oneri, si è pagato più di quanto dovuto (sia che si tratti di cittadini o imprese) si ha diritto a un rimborso, erogato dall'ente creditore attraverso l'Agenzia delle entrate-Riscossione. Vediamo, nei paragrafi successivi, in quale tempistiche e modalità avvengono questi rimborsi. Come ottenere un rimborso da eccedenza di pagamento da parte dell'agenzia delle entrate-riscossione Cerchiamo di capire come ottenere un rimborso da eccedenza di pagamento da parte dell'agenzia delle entrate-riscossione. Nel caso in cui si siano versate somme in eccesso superiori a 50 euro, l'Agenzia delle entrate-Riscossione notifica una comunicazione di rimborso. A questo punto si hanno a disposizione 3 [ ... leggi tutto » ]


Il lavoratore autonomo che riceve a corrispettivo un assegno il 30 dicembre non può emettere fattura a gennaio dell’anno successivo

27 Giugno 2017 - Giorgio Valli


Può un professionista, che riceve a corrispettivo un assegno datato 30 dicembre, emettere fattura nel gennaio dell'anno successivo adducendo come motivazione la circostanza che l'importo è stato reso disponibile dal traente solo a gennaio? Al quesito hanno risposto i giudici della Corte di cassazione con l'ordinanza 15439/2017. Secondo i giudici di legittimità, l'imputazione dei redditi da lavoro autonomo avviene secondo il principio di cassa ed è irrilevante che la somma portata dall'assegno avente data 30 dicembre sia stata resa disponibile con valuta nei primi giorni del mese di gennaio dell'anno successivo. La data di disponibilità dell'assegno, infatti, rileva esclusivamente per la decorrenza degli interessi e non già per la disponibilità della somma che, in caso di pagamento a mezzo di assegno bancario, va fissata al momento della percezione del titolo di credito da parte del prenditore dell'assegno (circolare 38/2010 dell'Agenzia delle Entrate). Peraltro, il fatto che la dazione dell'assegno bancario [ ... leggi tutto » ]


Dichiarazione dei redditi – le deduzioni più comuni

18 Aprile 2017 - Giorgio Valli


Dichiarazione dei redditi e deduzioni - aspetti generali La deduzione, in molti casi, non può essere calcolata sull'intera spesa sostenuta ma su di un ammontare massimo fissato dalla legge, come ad esempio, per i contributi versati alle forme pensionistiche complementari. La deduzione nella maggior parte dei casi può essere fruita solo nel limite del reddito complessivo. L'eventuale eccedenza non può quindi essere chiesta a rimborso né portata in deduzione nel periodo d'imposta successivo, tranne che non vi sia una espressa previsione normativa. La deduzione spetta solo per gli oneri e le spese indicati nel Testo Unico delle Imposte sul Reddito (TUIR) o in altre disposizioni di legge. Gli oneri e le spese portate in deduzione abbattono il reddito complessivo nel periodo d'imposta in cui sono stati effettivamente sostenuti (principio di cassa). In caso di utilizzo della carta di credito rileva il momento in cui è stata utilizzata la carta e [ ... leggi tutto » ]