fisco - altre imposte ed argomenti di carattere generale


Immobili e nuove categorie catastali – come si calcola la superficie » imposte immobiliari e tassa sui rifiuti si pagheranno in base ai metri quadrati

9 Novembre 2015 - Giorgio Valli


Le nuove categorie catastali A partire da oggi, 9 novembre 2015, le visure delle unità urbane a destinazione ordinaria, iscritte in catasto e corredate di planimetria, contengono anche la superficie dell'immobile, calcolata sulla base di quanto stabilito dal Dpr 138/1998: Regolamento per la revisione delle zone censuarie e delle tariffe d'estimo. Le visure si arricchiscono di un'altra informazione importante per i cittadini: la superficie ai fini Tari, che, per le sole destinazioni abitative, non tiene conto di balconi, terrazzi e altre aree scoperte di pertinenza e accessorie. Ciascun proprietario otterrà con la visura catastale i dati per poter verificare la base imponibile utilizzata per il calcolo del tributo sui rifiuti. In caso di incoerenza tra la planimetria e la superficie calcolata, i contribuenti potranno inviare le proprie osservazioni, attraverso il sito dell'Agenzia, e contribuire quindi a migliorare la qualità delle banche dati condivise tra Fisco ed enti locali. Andiamo adesso [ ... leggi tutto » ]


Residenza anagrafica e domicilio

14 Settembre 2015 - Patrizio Oliva


L'articolo 43 del Codice Civile definisce il domicilio come il luogo in cui (la persona) ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. Esso prescinde dalla disponibilità di una qualsiasi abitazione e dalla conseguente effettiva presenza del soggetto sul territorio, poiché risulta intrinsecamente legato all'esistenza di un centro di affari o interessi (ad esempio il domicilio fiscale, legale, postale, ecc.). Diversamente, la residenza anagrafica viene identificata nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale e può quindi essere diversa dal luogo identificato come domicilio. Secondo la legislazione anagrafica vigente ogni persona deve essere iscritta all'anagrafe della popolazione del Comune ove ha stabilito la residenza, al fine di rispecchiare uno stato di fatto. La residenza deve corrispondere al luogo in cui l'individuo vive e conduce la propria esistenza a livello familiare e sociale. Per dimora abituale non deve intendersi una dimora ininterrotta e continua in quanto la [ ... leggi tutto » ]


Per il fisco è reato compensare un credito inesistente o un credito non spettante

11 Settembre 2015 - Giorgio Valli


Le norme tributarie (articolo 10 quater del D.Lgs. 74/2000) puniscono la condotta di chi utilizzi in compensazione nelle dichiarazioni di imposta, crediti non spettanti ovvero inesistenti, per un ammontare superiore, per ogni periodo di imposta, ad Euro 50 mila. Va tuttavia precisato che, mentre il concetto di credito inesistente è di facile ed intuibile identificazione (essendo chiaramente tale il credito del quale non sussistono gli elementi costitutivi e giustificativi), la nozione di credito non spettante consiste nel portare, eventualmente, in detrazione un credito tributario, pur astrattamente esistente ma ancora pendente. Deve ritenersi pertanto, concordemente con quanto già affermato in giurisprudenza, che sia credito tributario non spettante quel credito che pur certo nella sua esistenza ed ammontare sia, per qualsiasi ragione normativa, ancora non utilizzabile in operazioni di compensazione nei rapporti fra il contribuente e l'Erario. La legge 388/2000 stabilisce un tetto oltre il quale il credito non può essere compensato: [ ... leggi tutto » ]


Accettazione con beneficio di inventario – può essere opposta dall’erede anche per le imposte di successione e catastale da versare all’erario

1 Settembre 2015 - Giorgio Valli


La limitazione della responsabilità dell'erede per i debiti ereditati, derivante dall'accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario, è opponibile a qualsiasi creditore, ivi compreso l'erario. Quest’ultimo, di conseguenza, pur potendo procedere alla notifica dell'avviso di liquidazione nei confronti dell'erede, non può liquidare od esigere il versamento dell'imposta ipotecaria, catastale o di successione sino a quando non si sia chiusa la procedura di liquidazione dei debiti ereditari, e sempre che sussista un residuo attivo in favore dell'erede. L'erede che abbia accettato l'eredità con beneficio d'inventario è, comunque, tenuto a corrispondere il tributo, ma in misura non superiore al valore dei beni a lui pervenuti. Allo scopo di poter provvedere alla concreta quantificazione del debito tributario incombente sul singolo erede è necessario, inoltre, il preventivo inventario dei beni ricevuti in eredità. Solo dopo il completamento della procedura di formazione dell'inventario l'Agenzia delle entrate può procedere alla liquidazione ed alla tassazione, potendosi, solo così, quantificare [ ... leggi tutto » ]


Coniugi in regime di comunione – imposta di successione su conto corrente e deposito titoli in caso di morte di uno di essi

6 Luglio 2015 - Ludmilla Karadzic


Al momento della morte del coniuge si scioglie la comunione legale sui titoli (quali azioni, obbligazioni, titoli di stato, quote di fondi di investimento etc.) in deposito presso banche (c.d. dossier) ed anche la comunione differita - o de residuo - sui saldi attivi dei depositi in conto corrente. Pertanto l'attivo ereditario, sul quale determinare l'imposta, è costituito soltanto dal 50% delle disponibilità bancarie, pure se intestate al solo de cuius. Così si è espressa, in tema di imposta sulle successioni, la Corte di cassazione nella sentenza 13760/15. [ ... leggi tutto » ]