prescrizione contributi previdenziali ed assistenziali - indebiti pensionistici INPS - fondo di garanzia crediti lavoro


Omissione contributiva – gli atti interruttivi della prescrizione si estendono anche alle sanzioni civili

16 Marzo 2015 - Tullio Solinas


Tutti gli atti interruttivi posti in essere dall'INPS non contengono alcun riferimento specifico alle sanzioni civili: la domanda che ci si pone è se si estendono anche al credito dell'INPS per le sanzioni civili gli effetti degli atti interruttivi posti in essere con riferimento al credito per omissione contributiva. Nella giurisprudenza prevalente vige l'assunto secondo il quale, in materia di inadempimento delle obbligazioni contributive nei confronti di enti previdenziali, l'applicazione (automatica) delle sanzioni civili ha funzione di rafforzamento dell'obbligo contributivo e di predeterminazione legale del danno cagionato all'ente previdenziale. Per le sanzioni civili, inoltre, opera la trasmissibilità agli eredi. La legge, dal canto suo, dispone che per le violazioni consistenti nell'omissione totale o parziale del versamento di contributi e premi, l'ordinanza - ingiunzione è emessa dagli enti ed istituti gestori delle forme di previdenza ed assistenza obbligatorie, che con lo stesso provvedimento ingiungono ai debitori anche il pagamento dei contributi [ ... leggi tutto » ]


Contributi previdenziali – il pagamento del debito prescritto comporta il diritto alla restituzione

24 Febbraio 2015 - Roberto Petrella


Nella materia previdenziale, a differenza che in quella civile, il regime della prescrizione già maturata è sottratto alla disponibilità delle parti, sicché deve escludersi l'esistenza di un diritto soggettivo degli assicurati a versare contributi previdenziali prescritti. Detto principio vale per ogni forma di assicurazione obbligatoria: ne consegue che, a differenza di quanto previsto dal diritto delle obbligazioni in generale (ove il pagamento del debito prescritto non comporta un diritto alla restituzione), il pagamento dei contributi prescritti, non potendo neppure essere accettato dall'ente di previdenza pubblico, comporta che l'autore del pagamento ben può chiederne la restituzione. Questi i contenuti della sentenza 3489/15 della Corte di cassazione. [ ... leggi tutto » ]


Problemi di evasione contributiva con inps

11 Febbraio 2015 - Lilla De Angelis


Perché devo pagare interessi e more per incompetenze INPS Avrei necessità di chiarimenti ed indicazioni su come comportarmi di fronte al problema con l'INPS che vado a descrivere. Ad Aprile del 2009 ho aperto partita Iva in qualità commerciale (Agente di Commercio) A Dicembre 2010 ho chiuso detta partita Iva Le operazioni di apertura e chiusura sono state eseguite da commercialista, tutte ampiamente documentate e perfettamente in regola, e il commercialista, documentazione alla mano, ha inviato le comunicazioni del caso ad Agenzia Entrate, Camera Commercio ed INPS sia di apertura sia di chiusura. Durante il periodo di attività commerciale NON ho mai ricevuto cartelle da Parte di INPs che mi invitavano a pagare quanto dovuto ai fini contributivi, anzi un paio di volte mi sono recato agli sportelli Inps per sollecitare ‘invio degli appositi moduli ai fini eseguire pagamento, ma non ho mai ricevuto nulla. 22 Aprile 2014: ricevo raccomandata [ ... leggi tutto » ]


Recupero tfr – ecco come ottenerlo tramite il fondo di garanzia inps quando l’azienda presso cui lavori presenta domanda di concordato preventivo

15 Ottobre 2014 - Andrea Ricciardi


E' possibile recuperare il TFR (trattamento di fine rapporto) tramite il fondo di garanzia dell'INPS nel caso in cui la vostra azienda abbia presentato domanda di concordato preventivo. Quando l'azienda presso cui lavorate manifesta dei segnali di rischio potenziale come pagamenti insoluti, è bene cominciare a drizzare le antenne. Dunque, se il vostro datore di lavoro ha presentato domanda di concordato preventivo, per evitare il fallimento, come fare per recuperare il TFR? Innanzitutto, chiariamo che il concordato preventivo è uno strumento di soluzione della crisi d'impresa che si attua attraverso un accordo di natura negoziale tra l'impresa debitrice e i creditori, la cui volontà è espressa per maggioranze di credito, finalizzato al risanamento aziendale e alla ristrutturazione del debito. In parole povere, il concordato preventivo è la procedura concorsuale, prevista dalla legge fallimentare, grazie alla quale l'imprenditore per evitare il fallimento cerca di trovare un accordo con i creditori. In [ ... leggi tutto » ]


Cassa forense – nessun differimento dei termini di prescrizione quando l’avvocato comunica redditi inferiori a quelli dichiarati al fisco

20 Settembre 2014 - Marzia Ciunfrini


Contributi alla cassa forense - Nessun differimento dei termini di prescrizione quando l'avvocato comunica redditi inferiori a quelli dichiarati al fisco La comunicazione alla cassa forense di una dichiarazione reddituale che riporta l'ammontare del reddito professionale dichiarato ai fini IRPEF o l'ammontare del volume dichiarato ai fini IVA in misura diversa da quella dichiarata al fisco, esclude il decorso del termine di prescrizione per la contribuzione dovuta sulla parte di reddito professionale non dichiarato? Il decorso della prescrizione dei contributi previdenziali alla Cassa forense è sospeso sino alla data di trasmissione alla Cassa, da parte degli uffici finanziari, dei dati reddituali non comunicati dal professionista? Quelle di seguito riportate sono le risposte fornite, a tali quesiti, con la sentenza 18953/14 della Corte di cassazione. Contributi alla cassa forense - Il termine di prescrizione quinquennale decorre dal trentesimo giorno successivo alla data di scadenza per la presentazione della dichiarazione annuale dei [ ... leggi tutto » ]