il condominio


Le parti comuni si presumono in comproprietà fra i condomini a meno che non sia prevista la totale esenzione dalla contribuzione delle spese di manutenzione e conservazione per alcune di esse

16 Luglio 2015 - Giorgio Martini


La proprietà dell'ascensore è comune a tutti i condomini: il criterio di ripartizione delle relative spese non incide sul regime di proprietà. Infatti, deve ritenersi legittima non solo una convenzione che ripartisca le spese per l'ascensore tra i condomini in misura diversa da quella legale, ma anche quella che preveda l'esenzione totale o parziale per taluno dei condomini dall'obbligo di partecipare alle spese medesime. Solo in quest'ultima ipotesi, nel caso cioè in cui una clausola del regolamento condominiale stabilisca in favore di taluni condomini l'esenzione totale dall'onere di contribuire a qualsiasi tipo di spese (comprese quelle di conservazione) in ordine a una determinata cosa comune (come ad es. l'ascensore), si ha il superamento nei riguardi della suddetta categoria di condomini della presunzione di comproprietà su quella parte del fabbricato. In assenza di siffatta previsione contrattuale, la proprietà comune del bene impone la partecipazione di tutti i condomini alle decisioni che [ ... leggi tutto » ]


Estratto del conto corrente condominiale – ciascun condomino può richiederlo direttamente alla banca

9 Luglio 2015 - Tullio Solinas


Prima della recente riforma della disciplina del condominio, era riconosciuto ai singoli condomini il diritto di ottenere copia della documentazione bancaria relativa al conto corrente condominiale, trattandosi di un ente sprovvisto di personalità giuridica ed operando l'amministratore condominiale quale rappresentante dei singoli partecipanti al condominio stesso. A seguito della riforma del condominio il quadro normativo è mutato, essendo stata notevolmente modificata la disciplina del condominio negli edifici e introdotta una serie di misure volte a definire con maggior rigore gli obblighi degli amministratori condominiali. In particolare, per quanto qui maggiormente interessa, adesso l'amministratore è obbligato a far transitare le somme ricevute a qualunque titolo dai condomini o da terzi, nonché quelle a qualsiasi titolo erogate per conto del condominio, su uno specifico conto corrente, postale o bancario, intestato al condominio; ciascun condomino, per il tramite dell'amministratore, può chiedere di prendere visione ed estrarre copia, a proprie spese, della rendicontazione periodica. [ ... leggi tutto » ]


Debiti e condominio – l’amministratore deve fornire al creditore l’elenco dei debitori morosi

7 Luglio 2015 - Ornella De Bellis


Come sappiamo, quando il condominio contrae un debito, per il suo rimborso viene effettuata la ripartizione in base ai millesimi. In questa ipotesi, l'amministratore, senza bisogno di autorizzazione dell'assemblea, può ottenere un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo nei confronti dei condomini morosi, ed è tenuto a comunicare ai creditori, non ancora soddisfatti che lo interpellino, i dati di coloro che non hanno adempiuto. I creditori non possono agire nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti, se non dopo l'escussione degli altri condomini. Se il credito non è stato deliberato in assemblea, tutti i condomini sono debitori verso il creditore insoddisfatto pro quota millesimale. In pratica, in caso di morosità del condominio, esistono due possibilità, con la discriminante della deliberazione o meno del debito in sede di assemblea condominiale. Se vi è stata deliberazione assembleare del credito, occorre distinguere i condomini morosi da quelli che non lo sono. In caso [ ... leggi tutto » ]


Condomino con impianto fognario autonomo – comunque dovute le quote per la manutenzione e la conservazione dell’impianto fognario condominiale

2 Luglio 2015 - Loredana Pavolini


Il condomino, pur disponendo di un proprio impianto fognario e non utilizzando quello condominiale, è comunque tenuto al pagamento delle spese per la sua manutenzione e conservazione. Va ricordato, infatti, che, in base a quanto disposto dal codice civile, sono oggetto di proprietà comune: tutte le parti dell'edificio necessarie all'uso comune, come il suolo su cui sorge l'edificio, le fondazioni, i muri maestri, i pilastri e le travi portanti, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni di ingresso, i vestiboli, gli anditi, i portici, i cortili e le facciate; le aree destinate a parcheggio nonché i locali per i servizi in comune, come la portineria, incluso l'alloggio del portiere, la lavanderia, gli stenditoi e i sottotetti destinati, per le caratteristiche strutturali e funzionali, all'uso comune; le opere, le installazioni, i manufatti di qualunque genere destinati all'uso comune, come gli ascensori, i pozzi, le cisterne, gli impianti idrici [ ... leggi tutto » ]


Infiltrazioni – il terzo contro cui agisce il danneggiato è obbligato a risarcire integralmente il danno e poi eventualmente può esercitare azione di regresso nei confronti del condominio

25 Giugno 2015 - Lilla De Angelis


Il condominio, sebbene privo di soggettività giuridica, è un autonomo centro di imputatone di interessi che non si identifica con i singoli condomini. Da ciò consegue che in tema di responsabilità extracontrattuale, se il danno subito da un condomino è causalmente imputabile al concorso del condominio e di un terzo, al condomino che abbia agito chiedendo l'integrale risarcimento dei danni solo nei confronti del terzo, il risarcimento non può essere diminuito in ragione del concorrente apporto casuale colposo imputabile al condominio. Si applica infatti, in una tale circostanza, quanto stabilito dall'articolo 2055 del codice civile che prevede la responsabilità solidale degli autori del danno: se il fatto dannoso è imputabile a più persone, tutte sono obbligate in solido al risarcimento del danno. Colui che ha risarcito il danno ha regresso contro ciascuno degli altri (diritto di rivalsa) nella misura determinata dalla gravità della rispettiva colpa e dall'entità delle conseguenze che [ ... leggi tutto » ]