sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di separazione e divorzio - assegnazione casa e assegno di mantenimento coniuge separato o divorziato


Dopo l’esclusione del criterio relativo al tenore di vita goduto durante il matrimonio, il coniuge beneficiario farebbe bene a pensarci due volte prima di presentare istanza di revisione dell’assegno divorzile

26 Luglio 2017 - Genny Manfredi


Come è ampiamente noto, con la famosa sentenza 11504/2017, resa a sezioni unite dai giudici della Corte Suprema, con la quale è stato decretata l'esclusione del parametro relativo al tenore di vita goduto in costanza di matrimonio dai criteri adottati per stabilire la sussistenza del diritto a percepire l'assegno di divorzio e per determinarne l'importo, sono stati affermati due importanti principi giuridici. Il primo afferma che il diritto all'assegno di divorzio è condizionato dal suo preventivo riconoscimento in base ad una verifica giudiziale che si articola necessariamente in due fasi, tra loro nettamente distinte e poste in ordine progressivo dalla norma (nel senso che alla seconda può accedersi solo all'esito della prima, ove conclusasi con il riconoscimento del diritto): dunque, una fase preliminare, finalizzata a stabilire se l'assegno di divorzio sia dovuto, è coerente al principio dell'auto responsabilità economica di ciascuno dei coniugi quali persone singole, ed il cui oggetto [ ... leggi tutto » ]


Tenore di vita goduto durante il matrimonio – criteri differenti nella quantificazione dell’assegno di separazione e di quello divorzile

17 Giugno 2017 - Annapaola Ferri


In tema di separazione, l'obbligo di assistenza materiale trova di regola attuazione nel riconoscimento di un assegno di mantenimento in favore del coniuge che versa in una posizione economica deteriore e non é in grado, con i propri redditi, di mantenere un tenore di vita analogo a quello offerto dalle potenzialità economiche dei coniugi. Sotto tale profilo con l'espressione redditi adeguati la norma ha inteso riferirsi al tenore di vita consentito dalle possibilità economiche dei coniugi; tale dato, non ricorrendo la condizione ostativa dell'addebito della separazione, richiede un'ulteriore verifica per appurare se i mezzi economici di cui dispone il coniuge richiedente gli consentano o meno di conservare tale tenore di vita. L'esito negativo di detto accertamento impone, poi, di procedere a una valutazione comparativa dei mezzi di cui dispone ciascun coniuge, nonché di particolari circostanze, quali, ad esempio, la durata della convivenza. La separazione personale dei coniugi, a differenza dello [ ... leggi tutto » ]


L’obbligato perde il lavoro e la beneficiaria torna a casa dei genitori – si alla riduzione dell’assegno divorzile con efficacia retroattiva decorrente dalla data di licenziamento

6 Giugno 2017 - Marzia Ciunfrini


La giurisprudenza ha in più occasioni ritenuto legittima la revisione retroattiva dell'assegno divorzile in presenza di un evento che la giustifichi, evento che può essere rappresentato anche dalla perdita del lavoro da parte dell'ex coniuge obbligato (Cassazione civile sentenze 11913/2009 e 16173/2015). La beneficiaria dell'assegno divorzile non può opporsi alla riduzione retroattiva dell'importo a decorrere dalla data di licenziamento dell'ex coniuge obbligato invocando, come compensazione all'evento negativo rappresentato dalla perdita di lavoro, l'intervenuto peggioramento delle proprie condizioni economiche se, nel frattempo, si è trasferita presso la famiglia di origine. Così si sono espressi i giudici della Corte di cassazione con l'ordinanza 10787/2017. [ ... leggi tutto » ]


Separazione fra coniugi ed assegnazione alla moglie della casa familiare di proprietà esclusiva del marito – chi deve pagare le spese per i lavori di ristrutturazione del condominio?

30 Maggio 2017 - Marzia Ciunfrini


Nell'ipotesi che, in seguito a separazione giudiziale fra coniugi, la casa familiare di proprietà esclusiva del marito venga assegnata alla moglie affidataria dei figli minori (con conseguente costituzione di un diritto di abitazione) e che l'assemblea condominiale deliberi l'esecuzione di importanti lavori sull'edificio, comprendente l'immobile assegnato, la domanda che ci si pone è se le spese di ristrutturazione debbano essere poste a carico del proprietario esclusivo del bene oppure del titolare del diritto di abitazione. Secondo il consolidato indirizzo dei giudici di legittimità, le spese necessarie per la conservazione ed il godimento delle parti comuni costituiscono l'oggetto di un'obbligazione reale (o propter rem), in cui la qualità di debitore dipende dalla titolarità del diritto di proprietà o di altro diritto reale sulla cosa nel momento in cui sorge l'obbligazione. Ora, è evidente che l'obbligazione di ciascun condomino di contribuire alle spese per la conservazione dei beni comuni nasce nel momento [ ... leggi tutto » ]


Addio al parametro del tenore di vita in costanza di matrimonio » il diritto all’assegno divorzile deve essere negato se l’ex coniuge che lo richiede è economicamente indipendente (o è in grado di diventarlo)

17 Maggio 2017 - Patrizio Oliva


Il comma 6 dell'articolo 5 della legge 898/1970 stabilisce che, con la sentenza che pronuncia lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio, il tribunale, tenuto conto delle condizioni dei coniugi, delle ragioni della decisione, del contributo personale ed economico dato da ciascuno alla conduzione familiare ed alla formazione del patrimonio di ciascuno o di quello comune, del reddito di entrambi, e valutati tutti i suddetti elementi anche in rapporto alla durata del matrimonio dispone l'obbligo per un coniuge di somministrare periodicamente a favore dell'altro un assegno quando quest'ultimo non ha mezzi adeguati o comunque non può procurarseli per ragioni oggettive. E' possibile, dunque, prefigurare due fasi di giudizio nettamente distinte: la prima che deve eventualmente riconoscere il diritto dell'ex coniuge richiedente a percepire l'assegno divorzile e la seconda destinata dalla determinazione quantitativa dell'assegno divorzile, che va avviata solo qualora il diritto sia stato riconosciuto. Il carattere condizionato [ ... leggi tutto » ]