sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di separazione e divorzio - assegnazione casa e assegno di mantenimento coniuge separato o divorziato


Separazione e spese straordinarie – il coniuge ha già un titolo esecutivo

30 Dicembre 2011 - Antonella Pedone


In sede di separazione legale (o divorzio), è titolo esecutivo il provvedimento che prevede il contributo al pagamento delle spese straordinarie Qualora il giudice della separazione abbia stabilito che il genitore non affidatario debba contribuire al pagamento delle spese straordinarie (ad esempio le spese mediche), tale provvedimento rappresenta un titolo esecutivo (potrebbe trattarsi sia della sentenza di separazione/divorzio, sia del decreto di omologa sia di altro provvedimento di natura provvisoria, come l'ordinanza presidenziale emessa in prima udienza). L'altro coniuge, pertanto, potrà  agire in via esecutiva senza bisogno di una ulteriore pronuncia giurisdizionale. Chiaramente sarà suo onere, in caso di contestazione da parte dell'obbligato, dimostrare l'effettiva entità della spesa per cui agisce, mediante l'esibizione di opportuna documentazione (Corte di Cassazione, sentenza numero 11316/2011: "il provvedimento con cui in sede di separazione - non importa se consensuale o giudiziale, ovvero se provvisorio o definitivo - si stabilisca, ai sensi dell'articoll 155, secondo comma, del Codice civile, quale modo di contribuire [ ... leggi tutto » ]


La prescrizione degli assegni di mantenimento e di separazione

2 Novembre 2011 - Antonella Pedone


La prescrizione degli assegni di mantenimento, dovuti mensilmente, è di cinque anni a far data dalla scadenza I ratei mensili degli  assegni di mantenimento per i figli, così come gli assegni di separazione e di divorzio per il coniuge, costituiscono prestazioni che debbono essere pagate periodicamente in termini inferiori all'anno. Conseguentemente ai sensi dell'articolo 2948, numero 4, del Codice civile, la prescrizione degli assegni di mantenimento è dicinque anni, non rilevando, al fine dell'operatività di tale norma - anziché di quella dell'articolo 2953 del Codice civile - il fatto che essi siano dovuti in forza di sentenza di separazione personale o divorzio passata in giudicato, costituendo questa fonte dell'obbligazione periodica e titolo esecutivo per l'esazione dei singoli ratei, ma non costituendo invece giudicato sulla debenza del singolo rateo, tenuto conto della particolare struttura delle obbligazioni in questione (Cassazione, sentenza del 1 giugno 2010, numero 13414). [ ... leggi tutto » ]


Assegnazione della casa coniugale – opponibilità a terzi e responsabilità del venditore

24 Ottobre 2011 - Antonella Pedone


L'assegnazione della casa coniugale è opponibile a terzi anche se il provvedimento di assegnazione non è stato trascritto Il provvedimento di assegnazione della casa coniugale, in sede di separazione personale o divorzio, non è idoneo a costituire un diritto reale di uso o di abitazione a favore dell'assegnatario, ma solo un diritto di natura personale, opponibile, se avente data certa, ai terzi entro nove anni, ai sensi dell'articolo 1599 del Codice civile, o altrimenti anche dopo i nove anni se il titolo sia stato in precedenza trascritto (Corte Costituzionale, sentenza numero 454/1989; Cassazione, sentenza del 23 marzo 2006, numero 4719; Cassazione, Sezioni Unite, 29 luglio 2002, numero 11096). Assegnazione della casa coniugale e responsabilità del venditore Chi vende la casa coniugale, assegnata all'altro coniuge, è responsabile per i danni cagionati al terzo acquirente Il provvedimento giudiziale di assegnazione della casa coniugale in sede di separazione personale o divorzio, attribuisce al [ ... leggi tutto » ]


Mantenimento dei figli maggiorenni – quando cessa l’obbligo?

24 Ottobre 2011 - Antonella Pedone


Quando cessa l'obbligo di mantenimento per figli maggiorenni L'obbligo di mantenimento per figli maggiorenni, sancito in una sentenza di separazione personale o divorzio, cessa con il raggiungimento dell'autosufficienza economica accertata all'esito di un procedimento ex articolo 710 codice di procedura civile Il diritto a percepire gli assegni di mantenimento riconosciuti, in sede di separazione, con sentenza passata in giudicato, può essere modificato o estinguersi (oltre che per accordo fra le parti), solo attraverso la procedura prevista dall'articolo 710 del Codice di procedura civile. Conseguentemente, la raggiunta maggiore età del figlio e la raggiunta autosufficienza economica del medesimo non sono, di per se sole, condizioni sufficienti a legittimare, in mancanza di un accertamento giudiziale, la mancata corresponsione dell'assegno (Cassazione, sentenza del 4 aprile 2005, numero 6975). Si precisa che le doglianze dirette alla eliminazione o riduzione degli assegni di mantenimento disposti con la sentenza di omologazione per fatti sopravvenuti non possono [ ... leggi tutto » ]


Separazione – la prescrizione quinquennale riguarda il rateo mensile non il mantenimento

13 Aprile 2011 - Antonella Pedone


In materia di separazione e divorzio, la prescrizione quinquennale non riguarda il diritto al mantenimento. La prescrizione riguarda, invece, la singola rata dovuta ogni mese, in cinque anni dalla scadenza. Il diritto all'assegno divorzile ed il diritto all'assegno di mantenimento sono imprescrittibili. Ciò che si prescrive sono, è bene ribadirlo, i singoli ratei dell'assegno. In particolare, il diritto alla corresponsione dei singoli ratei si prescrive a decorrere dalle singole scadenze, e non a decorrere da un unico termine (la data della sentenza), trattandosi di una pretesa avente ad oggetto più prestazioni, autonome e periodiche (Corte di Cassazione, sentenza del 5 novembre 2009, numero 23462). La Cassazione ha pure affermato che il termine di prescrizione dei ratei mensili è di 5 anni, ai sensi dell'articolo 2948 del Codice civile. La prescrizione può essere interrotta con le modalità previste dall'articolo 2943 del Codice civile. È quindi sufficiente una lettera raccomandata che valga [ ... leggi tutto » ]