sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di risarcimento danni


Se il debitore dispone un bonifico per svuotare il conto corrente, la banca non lo esegue ed un creditore pignora il saldo, la banca non è tenuta a risarcire il danno

8 Marzo 2018 - Simonetta Folliero


Brutte notizie per i debitori che, nel tentativo di evitare il pignoramento del proprio conto corrente dispongono un bonifico in favore di un soggetto fiduciario. Infatti, qualora la banca non esegue e il creditore pignora successivamente il saldo di conto corrente del debitore, la banca non è tenuta nemmeno a risarcire il danno procurato al correntista. E' quanto si evince dalla lettura dell'ordinanza 5152/2018 della Corte di cassazione. A parere dei giudici, se il debito nei confronti del creditore, che ha agito esecutivamente, era già maturato prima della disposizione del bonifico, allora il debitore sottoposto ad azione esecutiva, concretizzatasi nel successivo pignoramento del conto corrente, era perfettamente consapevole di questa esposizione debitoria. Pertanto, scrivono i giudici nell'ordinanza, al momento della disposizione del bonifico, nel patrimonio del debitore rientravano già i debiti maturati in epoca antecedente alla disposizione del bonifico e fra i rapporti giuridici che compongono il patrimonio rientrano tanto [ ... leggi tutto » ]


Il debitore sottoposto ad azione esecutiva ha diritto ad un equo indennizzo per la durata irragionevole della procedura di espropriazione?

25 Febbraio 2018 - Patrizio Oliva


Sul diritto del debitore sottoposto ad azione esecutiva ad ottenere, l'equa riparazione prevista dalla normativa vigente (legge Pinto) a causa della durata irragionevole del processo di espropriazione a suo carico, la giurisprudenza di legittimità, inizialmente, ha ritenuto che anche il debitore sottoposto ad azione esecutiva fosse legittimato a richiedere l'indennizzo per l'irragionevole protrarsi del processo esecutivo, a motivo del patema d'animo che ogni pendenza processuale provoca. Successivamente, invece, è andato consolidandosi un diverso orientamento, secondo il quale il debitore sottoposto ad azione esecutiva, sebbene sia parte del processo esecutivo, non è necessariamente percosso dagli effetti negativi di un'esecuzione forzata di durata irragionevole. Egli, essendo proprietario dell'immobile pignorato, non ha alcun interesse al rapido svolgimento della procedura e, anzi, risulta avvantaggiato del suo protrarsi, avendo mantenuto, medio tempore, il possesso giuridico del bene. I giudici di legittimità hanno poi argomentato che, comunque, all'esito finale del processo esecutivo il debitore sottoposto ad [ ... leggi tutto » ]


La fattura quietanzata del carrozziere non è una prova sufficiente per il risarcimento danni, tanto più se proviene dalla stessa parte che intende utilizzarla in qualità di cessionaria del credito

18 Febbraio 2018 - Giovanni Napoletano


Si tratta del principio di diritto enunciato dai giudici della Corte di cassazione con l'ordinanza 3293/2018, i quali hanno stabilito che la fattura non costituisce, di per sè, prova del danno e l'eventuale indicazione quietanza, apposta sulla stessa, non è sufficiente a dimostrare l'avvenuto pagamento, in difetto di ulteriori elementi di prova, tanto più se proviene dalla stessa parte che intende utilizzarla in qualità di cessionaria del credito. A parere dei giudici di legittimità, infatti, anche l'eventuale ammissione di responsabilità contenuta nella contestazione amichevole di sinistro, non può costituire prova dell'effettivo svolgimento delle riparazioni. [ ... leggi tutto » ]


Assicurazione responsabilità civile auto – il passeggero terzo trasportato (anche un parente del conducente) ha sempre diritto al risarcimento in caso di sinistro

1 Agosto 2017 - Eleonora Figliolia


Esiste una norma finalizzata a tutelare il terzo trasportato, in caso di sinistro, per fargli ottenere nel modo più semplice e veloce possibile, il risarcimento al quale ha diritto. Ricordiamo, per chiarezza, che per terzo trasportato deve intendersi un qualsiasi passeggero che trovi posto sul veicolo coinvolto in un sinistro, diverso dal conducente del veicolo stesso, indipendentemente dall'eventuale grado di parentela, o di affinità, intercorrente con il conducente. La norma, a cui si accennava, è l'articolo 141 del codice delle assicurazioni private, secondo il quale, fatta salva l'ipotesi di sinistro cagionato da caso fortuito, il danno subito dal terzo trasportato, considerato soggetto debole, é risarcito dalla compagnia di assicurazione del veicolo sul quale egli si trovava a bordo al momento del sinistro, entro il massimale minimo di legge, fermo il diritto al risarcimento dell'eventuale maggior danno nei confronti dell'impresa di assicurazione del responsabile civile, se il veicolo di quest’ultimo risulta [ ... leggi tutto » ]


Assicurazione rc auto » il diritto di rivalsa non può essere esercitato nei confronti del contraente che non risulta proprietario del veicolo e non lo conduceva al momento del sinistro

23 Luglio 2017 - Eleonora Figliolia


Come è noto, il contratto di assicurazione per la responsabilità civile auto sposta il rischio del sinistro dall'assicurato all'assicuratore: tuttavia, ciò non significa che il responsabile del sinistro e/o il proprietario del veicolo siano esonerati dall'obbligo di risponderne. L'articolo 144 del Codice delle assicurazioni private, infatti, stabilisce che per l'intero massimale di polizza l'impresa di assicurazione non può opporre al danneggiato eccezioni derivanti dal contratto, né clausole che prevedano l'eventuale contributo dell'assicurato al risarcimento del danno. Tuttavia la compagnia assicuratrice ha diritto di rivalsa (o di regresso) verso l'assicurato nella misura in cui avrebbe avuto contrattualmente diritto di rifiutare o ridurre la propria prestazione. Il regresso è accordato dall'articolo legge 990/1969, articolo 18, all'assicuratore nei confronti dell'assicurato. Assicurato è il titolare dell'interesse esposto al rischio. Nell'assicurazione della responsabilità civile, l'interesse protetto dal contratto è quello a non patire un depauperamento del proprio patrimonio in conseguenza di domande risarcitorie proposte da [ ... leggi tutto » ]