sentenze e ordinanze della corte di cassazione in tema di prescrizione dei diritti


La prescrizione presuntiva triennale per i compensi richiesti dal professionista – affinché l’eccezione possa essere accolta il debitore non deve ammettere il mancato pagamento o contestare il quantum della pretesa

24 Agosto 2019 - Annapaola Ferri


Va sempre premesso che l'eccezione triennale di prescrizione presuntiva è incompatibile con qualsiasi comportamento del debitore da cui si deduca, anche implicitamente, l'ammissione in giudizio che l'obbligazione non è stata estinta, e tale situazione ricorre anche nel caso in cui il debitore neghi l'esistenza del credito oggetto della domanda ovvero eccepisca che il credito non sia sorto, comportando detta contestazione l'implicita ammissione che l'obbligazione non è stata estinta. Anche la contestazione, da parte del presunto debitore, del quantum della pretesa contro di lui azionata implica l'ammissione della mancata estinzione dell'obbligazione e, pertanto, comporta, ai sensi dell'articolo 2959 del codice civile, il rigetto dell'eccezione di prescrizione presuntiva, opposta dallo stesso debitore. La prescrizione presuntiva triennale, infatti, si fonda non sull'inerzia del creditore e sul decorso del tempo,come invece avviene con la prescrizione ordinaria, ma sulla presunzione che, in considerazione della natura dell'obbligazione e degli usi, il pagamento sia avvenuto nel termine [ ... leggi tutto » ]


Vizi della cosa venduta – prescrizione del diritto alla garanzia

17 Agosto 2019 - Carla Benvenuto


Come è noto, gli effetti della garanzia per la cosa venduta prevedono che il compratore possa domandare a sua scelta la risoluzione del contratto (azione redibitoria), ovvero la riduzione del prezzo (azione estimatoria), salvo che, per determinati vizi, gli usi escludano la risoluzione. La scelta tra le due forme di tutela può avvenire fino al momento della proposizione della domanda giudiziale e da tale momento è irrevocabile. Alla risoluzione del contratto conseguono effetti restitutori in quanto il venditore è tenuto a restituire il prezzo e a rimborsare al compratore le spese e i pagamenti sostenuti per la vendita, mentre il compratore deve restituire la cosa, a meno che questa non sia perita a causa dei vizi. L'articolo 1494 del codice civile riconosce, inoltre, al compratore il diritto al risarcimento del danno, a meno che il venditore non dimostri di aver ignorato senza sua colpa l'esistenza dei vizi. Il venditore è, [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione del diritto al rimborso di assegno circolare non riscosso dal beneficiario

4 Maggio 2019 - Ludmilla Karadzic


Nel caso in cui un assegno circolare non sia stato effettivamente riscosso dal beneficiario, il diritto al rimborso della provvista da parte del richiedente l'emissione del titolo si prescrive nell'ordinario termine decennale, che decorre dal momento in cui esso può essere fatto valere, cioè dalla scadenza del termine di tre anni (entro cui si prescrive l'azione del beneficiario dell'assegno contro l'istituto bancario emittente) previsto dall'articolo 84 del Regio Decreto 1736/1934. Tale assunto è confermato dall'articolo 1, comma 345 ter, della legge 266/2005, che prevede il versamento degli assegni circolari non riscossi (rapporti cosiddetti dormienti) al Fondo per indennizzare i risparmiatori rimasti vittime di frodi finanziarie, soltanto dopo che sia scaduto il citato termine triennale (gli importi degli assegni circolari non riscossi vanno versati al Fondo entro il 31 maggio dell'anno successivo a quello in cui scade il termine di prescrizione) e aggiunge che resta impregiudicato il diritto del richiedente l'emissione [ ... leggi tutto » ]


Pillole di giurisprudenza » notifica viziata della cartella esattoriale e impugnazione dell’estratto di ruolo – prescrizione della cartella esattoriale

18 Agosto 2018 - Paolo Rastelli


E' ammissibile l'impugnazione della cartella (e/o del ruolo) che non sia stata correttamente notificata e della quale il contribuente sia venuto a conoscenza attraverso l'estratto di ruolo rilasciato su sua richiesta dal concessionario, posto che una lettura costituzionalmente orientata di tale norma impone di ritenere che la ivi prevista impugnabilità dell'atto precedente non notificato unitamente all'atto successivo notificato non costituisca l'unica possibilità di far valere tale invalidità anche prima, nel doveroso rispetto del diritto del contribuente a non vedere senza motivo compresso, ritardato, reso più difficile ovvero più gravoso il proprio accesso alla tutela giurisdizionale quando ciò non sia imposto dalla stringente necessità di garantire diritti o interessi di pari rilievo rispetto ai quali si ponga un concreto problema di reciproca limitazione (Cassazione, sezioni unite, sentenza 19704/2015). Con la sentenza n. 4283/2010, la Suprema Corte ha fissato in cinque anni il termine prescrizionale per la riscossione di diversi tributi, contributi e [ ... leggi tutto » ]


Verbale di multa per violazione al codice della strada – l’ordinanza ingiunzione notificata ad uno dei coobbligati produce gli effetti interruttivi della prescrizione anche nei confronti dell’altro

11 Febbraio 2018 - Giuseppe Pennuto


In tema di sanzioni amministrative, l'atto interruttivo della prescrizione nei confronti di uno dei coobbligati in solido produce effetti anche nei confronti dei coobbligati. Pertanto, non assume alcuna importanza se il soggetto nei cui confronti è stata interrotta la prescrizione è quello che ha materialmente commesso la violazione o colui al quale la legge estende la corresponsabilità nel pagamento della relativa sanzione, non potendosi distinguere, ai fini della prescrizione, fra coobbligati solidali. L'estensione degli effetti degli atti interruttivi della prescrizione non si verifica, invece, nella diversa ipotesi del concorso di più persone nella commissione della violazione, poiché in tal caso difetta il vincolo della solidarietà fra i coobbligati, ciascuno dei quali è tenuto al pagamento della sanzione amministrativa per intero. In particolare, la persona giuridica é solidalmente coobbligata con il proprio legale rappresentante, se la violazione è commessa nell'esercizio delle proprie funzioni, e l'atto interruttivo notificato alla società produce effetti [ ... leggi tutto » ]