sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di lavoro e pensione


E’ l’intento vessatorio del datore di lavoro a caratterizzare il mobbing

13 Dicembre 2019 - Tullio Solinas


Ai fini della configurabilità del mobbing lavorativo deve ricorrere una serie di comportamenti di carattere persecutorio - illeciti o anche leciti se considerati singolarmente - che, con intento vessatorio, siano posti in essere contro la vittima in modo miratamente sistematico e prolungato nel tempo, direttamente da parte del datore di lavoro o di un suo preposto o anche da parte di altri dipendenti, sottoposti al potere direttivo dei primi. Deve, inoltre, essere individuato l'evento lesivo della salute, della personalità o della dignità del dipendente nonché il nesso tra le descritte condotte e il pregiudizio subito dalla vittima nella propria integrità [ ... leggi tutto » ]


Il divieto di licenziamento nei dodici mesi successivi al matrimonio

24 Agosto 2019 - Tullio Solinas


L'articolo 35 del Decreto Legislativo 198/2006, prevede, tra l'altro, che sono nulli i licenziamenti attuati a causa di matrimonio, salvo quanto previsto dal comma 5, presumendosi che il licenziamento della dipendente nel periodo intercorrente dal giorno della richiesta delle pubblicazioni di matrimonio, in quanto segua la celebrazione, a un anno dopo la celebrazione stessa, sia stato disposto per causa di matrimonio. Tuttavia, lo stesso articolo 35 del decreto legislativo appena citato, al comma 5 stabilisce che al datore di lavoro è data facoltà di provare che il licenziamento della lavoratrice, avvenuto nei dodici mesi successivi al matrimonio, è stato effettuato [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento del conto corrente ove afferisce pensione o stipendio – limitazione del principio di confusione con il patrimonio mobiliare del debitore delle somme percepite a titolo di credito pensionistico o stipendiale

28 Aprile 2019 - Simonetta Folliero


La giurisprudenza della Corte di cassazione ha più volte, in passato, affermato il principio secondo cui il divieto, stabilito dall'articolo 545 del codice di procedura civile, di pignoramento delle somme percepite a titolo di credito pensionistico o stipendiale in misura eccedente un quinto del loro importo, non opera quando le somme siano già state corrisposte all'avente diritto e si trovino confuse con il suo patrimonio mobiliare. Il principio, tuttavia, vale soltanto laddove non sia possibile individuare le somme provenienti dalla corresponsione di ratei pensionistici o stipendiali perché corrisposte da epoca imprecisata, sì che le stesse si sono irrimediabilmente confuse con [ ... leggi tutto » ]


In caso di fallimento del datore di lavoro il pagamento del trattamento di fine rapporto (tfr) da parte del fondo di garanzia inps è subordinato all’ammissione del credito del lavoratore allo stato passivo (insinuazione al passivo)

25 Aprile 2019 - Tullio Solinas


In caso di fallimento del datore di lavoro, il pagamento del trattamento di fine rapporto (TFR) da parte del fondo di garanzia INPS richiede, secondo la disciplina della legge 297/1982, articolo 2, che il lavoratore assolva all'onere di dimostrare che è stata emessa la sentenza dichiarativa di fallimento e che il suo credito è stato ammesso allo stato passivo, senza che questo requisito possa essere escluso a seguito della dimostrazione, da parte del lavoratore, che la mancata insinuazione nel passivo fallimentare del suo credito è addebitabile alla incolpevole non conoscenza da parte sua dell'apertura della procedura fallimentare, poiché la legge [ ... leggi tutto » ]


Pensione di reversibilità negata se l’assegno di mantenimento viene stabilito in sede di separazione ma non è confermato in occasione del divorzio

25 Aprile 2019 - Ornella De Bellis


L'assegno previsto in sede di separazione, di natura alimentare e fondato sul presupposto della permanenza del vincolo coniugale, non può rivivere una volta dichiarata la cessazione degli effetti del matrimonio e non conferisce, all'ex coniuge, il diritto alla reversibilità della pensione percepita dal coniuge divorziato in assenza del riconoscimento giudiziale anche ad un assegno divorzile (Corte di cassazione, ordinanza 11129/2019). Infatti, la pensione di reversibilità realizza la sua funzione solidaristica in una duplice direzione. Nei confronti del coniuge superstite, come forma di continuità della solidarietà coniugale, consentendo la prosecuzione del sostentamento prima assicurato dal reddito del coniuge deceduto. Nei confronti [ ... leggi tutto » ]