sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di fisco tributi e contributi


Decadenza agevolazioni fiscali prima casa – va considerata come causa di forza maggiore la circostanza in cui il contribuente non trasferisce, nel termine di 18 mesi, la propria residenza nel comune ove è ubicato l’immobile acquistato perchè questo risulta abusivamente occupato

12 Maggio 2019 - Giorgio Valli


La giurisprudenza della Corte di cassazione è concorde nel ritenere che per la fruizione dei benefici cosiddetti prima casa, previsti in caso di acquisto di immobile in altro Comune, il compratore è tenuto a trasferirvi la propria residenza entro 18 mesi dall'acquisto; e detto trasferimento di residenza è un elemento costitutivo del beneficio richiesto e provvisoriamente accordato e costituisce per il contribuente un preciso obbligo, che egli assume nei confronti del fisco. Tuttavia occorre pur sempre tener conto di eventuali ostacoli nell'adempimento di tale obbligazione, caratterizzati dalla loro inevitabilità, imprevedibilità e non imputabilità alla parte obbligata. Il mancato trasferimento della residenza nei termini di legge della residenza nel Comune, in cui è ubicato l'immobile acquistato, non comporta la decadenza dell'agevolazione, qualora detto evento sia dovuto a cause di forza maggiore, sopravvenute rispetto alla stipula dell'acquisto, non prevedibili e tali da sovrastare la volontà del contribuente di abitare nella prima casa [ ... leggi tutto » ]


I bonifici dall’estero sono sempre elementi presuntivi di ricavi imponibili a meno che il destinatario degli accrediti non provi il contrario

9 Maggio 2019 - Simonetta Folliero


Qualora l'accertamento effettuato dall'Agenzia delle Entrate si fondi su verifiche di conti correnti bancari, l'onere probatorio dell'Amministrazione è soddisfatto, secondo il Decreto del Presidente della Repubblica 600/1973, articolo 32, attraverso i dati e gli elementi risultanti dai conti predetti, determinandosi un'inversione dell'onere della prova a carico del contribuente. Ciò premesso, l'Agenzia, fornendo la prova che sul conto corrente del contribuente sono affluite ingenti somme per accreditamenti bancari dall'estero dimostra, in via presuntiva, la disponibilità in capo al contribuente di maggiori redditi tassabili, per cui spetta a quest’ultimo, sulla base di una prova, non generica ma analitica per ogni versamento bancario, dimostrare che gli elementi desumibili dalla movimentazione bancaria non sono riferibili ad operazioni imponibili e pertanto privi di rilevanza fiscale. Così hanno sancito i giudici della Corte di cassazione nell'ordinanza 11810/2019. [ ... leggi tutto » ]


Azione recuperatoria nel contenzioso tributario e amministrativo – quando la notifica dell’atto presupposto è omessa o viziata da nullità

9 Maggio 2019 - Giorgio Valli


Le opposizioni cosiddette recuperatorie, con le quali si fa valere una ragione che non è stato possibile dedurre in precedenza a causa dell'omessa conoscenza legale dell'atto presupposto (prodromico), vanno proposte nel rispetto dei termini previsti per l'impugnazione di quell'atto e innanzi al giudice che ne avrebbe avuto la giurisdizione in caso di tempestivo esperimento del rimedio. Ad esempio, in tema di sanzioni amministrative per violazione del codice della strada, l'opposizione con la quale si deduce che la cartella di pagamento costituisce il primo atto con il quale la parte è venuta a conoscenza della sanzione irrogata (risultando omessa o comunque nulla la notificazione del verbale di accertamento della violazione) deve essere proposta, ai sensi del decreto legislativo 150/2011, articolo, entro trenta giorni dalla notifica della cartella stessa e non nelle forme dell'opposizione all'esecuzione ex articolo 615 del codice di procedura civile (corte di cassazione a sezioni unite sentenza 220809/2017). Così, [ ... leggi tutto » ]


Agevolazioni fiscali prima casa – non c’è decadenza in caso di vendita infraquinquennale dell’immobile a terzi nell’ambito di un accordo di separazione o divorzio

24 Marzo 2019 - Andrea Ricciardi


In tema di agevolazioni fiscali cosiddette prima casa, il trasferimento dell'immobile prima del decorso del termine di cinque anni dall'acquisto, se effettuato in favore del coniuge in virtù di una modifica delle condizioni di separazione, pur non essendo riconducibile alla forza maggiore, non comporta la decadenza dai benefici fiscali, attesa la "ratio" della legge n. 74/1987, articolo 19, che è quella di favorire la complessiva sistemazione dei rapporti patrimoniali tra i coniugi in occasione della crisi, escludendo che derivino ripercussioni fiscali sfavorevoli dagli accordi intervenuti in tale sede e, non potendosi ravvisare in una tale cessione di proprietà alcun profilo di sussistenza di intenti speculativi, come già osservato dalla sentenza della Corte di cassazione 22023/2017. Inoltre, la già menzionata legge 74 del 1987, con l'articolo 19, dispone in via assolutamente generale l'esenzione dall'imposta di bollo, di registro e da ogni altra tassa degli atti stipulati in conseguenza del procedimento di [ ... leggi tutto » ]


La prescrizione della tassa automobilistica (bollo auto) e del titolo esattoriale conseguente a omesso o insufficiente versamento

24 Marzo 2019 - Loredana Pavolini


La tassa automobilistica (bollo auto) si prescrive con il decorso del terzo anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento. Quindi ad esempio, se il pagamento del bollo auto relativo al 2013 doveve essere effettuato entro il 31 gennaio 2014, la prescrizione del diritto della Pubblica Amministrazione a richiedere il pagamento della tassa automobilistica interviene il 31 dicembre 2017. Dopo questo periodo, la pretesa tributaria si è estinta e non potrà più essere richiesta (articolo 5, commi 39 e 40, decreto legge 953/1982). Qualora venisse notificata una cartella esattoriale (o una ingiunzione fiscale) prima dello spirare del termine triennale di prescrizione del diritto della Pubblica Amministrazione di esigere il pagamento della tassa, in base a quanto stabilito dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite con la sentenza 23397/2016, entra in gioco, in assenza di una norma esplicita, l'articolo 2948 (comma 4) del codice civile, secondo il quale [ ... leggi tutto » ]