sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di cartella esattoriale ingiunzione fiscale avviso di accertamento esecutivo


Riscossione coattiva di sanzioni amministrative e tributi locali – può essere effettuata tramite ingiunzione fiscale con affidamento ad un concessionario locale

17 Febbraio 2019 - Paolo Rastelli


I Comuni tramite i soggetti iscritti all'albo di cui al decreto legislativo 446/1997, articolo 53 (concessionari della riscossione) possono procedere alla riscossione coattiva delle somme risultanti dall'ingiunzione (fiscale) prevista dal testo unico di cui al regio decreto 639/1910, secondo le disposizioni contenute nel titolo secondo del Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) 602/1973 in quanto compatibili. Ricordiamo che presso il Ministero delle finanze è istituito l'albo dei soggetti privati abilitati ad effettuare attività di liquidazione e di accertamento dei tributi e quelle di riscossione dei tributi e di altre entrate delle province e dei comuni. Nel caso di affidamento ad un concessionario, la riscossione delle entrate viene effettuata mediante l'apertura di uno o più conti correnti di riscossione, postali o bancari, intestati al soggetto affidatario e dedicati alla riscossione delle entrate dell'ente affidante, sui quali devono affluire tutte le somme riscosse. Il riversamento dai conti correnti di riscossione sul conto [ ... leggi tutto » ]


Opposizione alla cartella esattoriale originata da multa non pagata – ammissibile solo se il verbale di accertamento dell’infrazione non è stato notificato

20 Gennaio 2019 - Giuseppe Pennuto


Avverso la cartella esattoriale o l'avviso di mora emessi ai fini della riscossione di sanzioni amministrative pecuniarie è ammissibile l'opposizione soltanto ove la parte deduca che essa costituisce il primo atto con il quale è venuta a conoscenza della sanzione irrogatale, in quanto sia mancata la notifica dell'ordinanza-ingiunzione o del verbale di accertamento dell'infrazione per quel che riguarda le violazioni al Codice della strada (così Cassazione 21793/2010). In altre parole, l'opposizione avverso la cartella esattoriale emessa ai fini della riscossione di sanzioni amministrative pecuniarie presuppone in ogni caso la mancata notifica del precedente verbale di contestazione (Cassazione 5803/2015). Anche le sezioni unite della Corte di cassazione, con la sentenza 22080/2017, hanno chiarito che l'opposizione alla cartella di pagamento, emessa ai fini della riscossione di una sanzione amministrativa pecuniaria, comminata per violazione del codice della strada, ove la parte deduca che essa costituisce il primo atto con il quale è venuta [ ... leggi tutto » ]


Opposizione alla cartella esattoriale originata dall’omesso pagamento di una sanzione amministrativa quando il verbale di accertamento dell’infrazione al codice della strada non è stato mai notificato

14 Ottobre 2018 - Giuseppe Pennuto


In tema di opposizione agli atti - cartella esattoriale o ingiunzione fiscale - finalizzati alla riscossione di una sanzione amministrativa pecuniaria, irrogata per violazione del codice della strada, ove la parte deduca che essa costituisce il primo atto con il quale sia venuta a conoscenza della sanzione stessa in ragione della nullità o dell'omissione della notifica del processo verbale di accertamento della violazione, è esclusa la possibilità di esperire l'opposizione all'esecuzione ex articolo 615 codice di procedura civile. L'opposizione deve essere proposta ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo 150/2011, a norma del quale, le controversie in materia di opposizione al verbale di accertamento di violazione del codice della strada sono regolate dal rito del lavoro: l'opposizione, pertanto, si propone davanti al giudice di pace del luogo in cui è stata commessa la violazione, entro trenta giorni dalla data di notifica della cartella esattoriale. E' qui opportuno ricordare che (sentenza [ ... leggi tutto » ]


Pillole di giurisprudenza » notifica viziata della cartella esattoriale e impugnazione dell’estratto di ruolo – prescrizione della cartella esattoriale

18 Agosto 2018 - Paolo Rastelli


E' ammissibile l'impugnazione della cartella (e/o del ruolo) che non sia stata correttamente notificata e della quale il contribuente sia venuto a conoscenza attraverso l'estratto di ruolo rilasciato su sua richiesta dal concessionario, posto che una lettura costituzionalmente orientata di tale norma impone di ritenere che la ivi prevista impugnabilità dell'atto precedente non notificato unitamente all'atto successivo notificato non costituisca l'unica possibilità di far valere tale invalidità anche prima, nel doveroso rispetto del diritto del contribuente a non vedere senza motivo compresso, ritardato, reso più difficile ovvero più gravoso il proprio accesso alla tutela giurisdizionale quando ciò non sia imposto dalla stringente necessità di garantire diritti o interessi di pari rilievo rispetto ai quali si ponga un concreto problema di reciproca limitazione (Cassazione, sezioni unite, sentenza 19704/2015). Con la sentenza n. 4283/2010, la Suprema Corte ha fissato in cinque anni il termine prescrizionale per la riscossione di diversi tributi, contributi e [ ... leggi tutto » ]


Nulla la notifica ad un familiare se non effettuata presso la residenza del destinatario dell’atto

7 Giugno 2018 - Giuseppe Pennuto


La giurisprudenza di legittimità statuisce che qualsiasi atto va notificato, anche a mani di familiare convivente con il destinatario, ma nella residenza di quest’ultimo, pena la nullità della notifica. Infatti, secondo i giudici di legittimità, la notifica va ritenuta nulla quando la persona di famiglia riceva l'atto nel proprio appartamento, diverso da quello della residenza del destinatario dell'atto stesso. Inoltre, se la notifica è effettuata nelle mani di un familiare del destinatario, la presunzione di convivenza non meramente occasionale non opera nel caso in cui la notifica sia stata eseguita nella residenza propria del familiare, diversa da quella del destinatario dell'atto, con conseguente nullità della notifica stessa, non sanata dalla conoscenza indiretta dell'atto da parte del soggetto designato a riceverlo. In questi termini si sono espressi i giudici della Corte di cassazione nella sentenza 14361/2018. [ ... leggi tutto » ]