contenzioso e impugnazione cartelle esattoriali originate da multe


Diventa complicata (o, meglio, impossibile) l’opposizione a cartella esattoriale originata da multe per violazione al codice della strada in assenza di notifica del verbale di accertamento o quando il verbale viene notificato tardivamente

22 Ottobre 2017 - Giuseppe Pennuto


Fino al 22 settembre 2017 (data di pubblicazione della sentenza 22080/2017 della Corte di cassazione a sezioni unite) il rimedio dell'opposizione all'esecuzione (ex articolo 615 del codice di procedura civile) era stato individuato come praticabile contro la cartella esattoriale, per dedurre il vizio di notifica del verbale di accertamento. Così aveva individuato la giurisprudenza di legittimità, a far data dalla pronuncia 4814/2008. In pratica, nel caso di omessa notifica del verbale di accertamento della violazione al Codice della strada, o di notifica tardiva del verbale di accertamento dopo i 90 giorni previsti dalla legge, bastava opporsi alla successiva notifica della [ ... leggi tutto » ]


Esecuzione esattoriale ingiusta? l’agente della riscossione deve essere condannato alle spese di lite anche se la responsabilità dell’azione esecutiva illegittima è da ascriversi alla pubblica amministrazione creditrice

12 Settembre 2017 - Paolo Rastelli


Nella controversia con cui il debitore contesti l'esecuzione esattoriale, minacciata o posta in essere in suo danno, non sussiste motivo di esclusione della condanna alle spese di lite, né di compensazione delle stesse, nei confronti dell'agente della riscossione la circostanza che l'illegittimità dell'azione esecutiva sia da ascrivere all'ente creditore interessato. Infatti, restano ferme, da un lato, la facoltà dell'agente esattoriale di chiedere alla Pubblica Amministrazione creditrice di sollevarlo dall'eventuale condanna alle spese in favore del debitore vittorioso e, dall'altro, la possibilità, per il giudice, di compensare le spese del debitore vittorioso nei confronti dell'agente della riscossione e condannare al pagamento [ ... leggi tutto » ]


Multa non pagata » per ciascun semestre fino all’emissione della cartella esattoriale si dovrà corrispondere un interesse del dieci per cento

22 Marzo 2017 - Giuseppe Pennuto


In materia di sanzioni amministrative per violazioni previste dal Codice della Strada va applicata la maggiorazione del dieci per cento semestrale, ai sensi della legge 689/1981, articolo 27, per il caso di ritardo nel pagamento della somma dovuta. Pertanto è legittima l'iscrizione a ruolo, e l'emissione della relativa cartella esattoriale, per un importo che includa, oltre a quanto dovuto per la sanzione principale e per le spese del procedimento, anche l'aumento derivante dalla sanzione aggiuntiva. Questo il principio di diritto ribadito dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza 3621/2017. [ ... leggi tutto » ]


Tutto sulle multe stradali » dalla notifica del verbale alla cartella esattoriale

29 Dicembre 2016 - Gennaro Andele


Tutto sulle multe stradali » dalla notifica del verbale alla cartella esattoriale Nell'articolo che segue, vogliamo proporvi una completa ed esaustiva guida riguardante tutto ciò che riguarda il mondo delle famigerate multe stradali: un viaggio partendo dalla notifica del verbale fino all'arrivo della cartella esattoriale. Quando si violano le regole prescritte dal Codice della Strada, il trasgressore è tenuto a pagare una sanzione amministrativa pecuniaria, la cui misura è prevista dallo stesso Codice e varia a seconda di molti fattori, dalla gravità della sanzione, alla recidività (ossia la ricaduta nella stessa infrazione) ecc. Queste sanzioni vengono comunemente chiamate "multe". Alla [ ... leggi tutto » ]


Omessa notifica dell’avviso di accertamento – una volta notificata la cartella esattoriale il contribuente può anche scegliere di contestare nel merito la pretesa dell’atto presupposto

12 Novembre 2016 - Paolo Rastelli


In tema di riscossione a mezzo di cartella esattoriale, allorché il contribuente possa contestare sia la pretesa tributaria che la cartella come atto consequenziale, è rimessa al contribuente stesso la scelta di impugnare tale ultimo atto, deducendone ad esempio, la nullità per omessa notifica dell'atto presupposto, o contestando, in via alternativa, la stessa pretesa tributaria azionata nei suoi confronti. In entrambi i casi, la legittimazione passiva spetta all'ente titolare del credito tributario e non già al concessionario del servizio di riscossione, al quale, se è fatto esclusivo destinatario dell'impugnazione, incombe l'onere di chiamare in giudizio il predetto ente, se non [ ... leggi tutto » ]