contratti di prestito e di garanzia


Leasing finanziario – la tutela del debitore utilizzatore in presenza di vizi della cosa locata

15 Ottobre 2017 - Giovanni Napoletano


L'operazione di locazione finanziaria (leasing) si articola in due contratti distinti, ma collegati tra loro: quello di locazione finanziaria propriamente detta e quello di fornitura, il primo sottoscritto fra utilizzatore e società di leasing, il secondo stipulato fra fornitore del bene e società di leasing. Il collegamento tra i due contratti viene realizzato da clausole di interconnessione, per cui nel contratto di vendita tra fornitore e società di leasing viene convenuto che il bene oggetto della locazione finanziaria sia acquistato allo scopo di cederlo in godimento al cliente (l'utilizzatore) della società di leasing ed è previsto anche che il bene sia consegnato direttamente dal fornitore all'utilizzatore. Si tratta, in pratica, di un'operazione di finanziamento tendente a consentire all'utilizzatore il godimento di un bene grazie all'apporto economico di un soggetto abilitato al credito, la società di leasing, la quale, con la propria risorsa finanziaria, consente all'utilizzatore di soddisfare un'esigenza che, diversamente, [ ... leggi tutto » ]


Quando per un debito non pagato si diventava schiavi del proprio creditore

12 Settembre 2017 - Simone di Saintjust


Siamo nella Repubblica dell'antica Roma, fra il sesto ed il terzo secolo avanti Cristo: durante la campagne belliche, molti plebei erano costretti a chiedere prestiti ai patrizi per non perdere i raccolti: i plebei, infatti, erano obbligati ad abbandonare le proprie terre per servire nell'esercito. Quando ritornavano, molti non erano in grado di restituire il prestito ricevuto e, pertanto, si ritrovavano esposti ad un tipo di schiavitù chiamata nexum: si trattava di un obbligo di sottomissione quasi totale al creditore da parte del debitore. In sostanza, il debitore che non poteva far fronte al pagamento, poteva essere reso schiavo in ragione del fatto che, per ottenere il prestito, doveva prima sottoscrivere un contratto, il nexum, appunto, che prevedeva siffatta ipotesi. Il nexum fu abolito nel 326 a.C.: non si trattò propriamente di una conquista dei plebei, ma piuttosto di una fortunata conseguenza di una circostanza contingente: l'abbondante disponibilità di schiavi [ ... leggi tutto » ]


Non pagare un debito » quando l’inadempimento può configurare il reato di insolvenza fraudolenta o quello più grave di truffa

7 Luglio 2017 - Lilla De Angelis


E' bene sapere che quando il debitore non rimborsa un prestito, la mancata restituzione di quanto ricevuto può anche comportare un reato penale, così come hanno spiegato i giudici della sezione penale della Corte di cassazione che hanno tentato di tracciare i confini tra la truffa, l'insolvenza fraudolenta ed il mero adempimento civilistico. Secondo quanto riportato nella sentenza 32055/2017, infatti, si resta nell'ambito civilistico solo se, nel momento in cui si contrae il prestito che non sarà poi rimborsato, non è rinvenibile alcuna volontà di mettere in atto una frode da parte del debitore. Si rientra, invece, in ambito penalistico laddove il debitore contrae un prestito con intento fraudolento, cioè con l'intenzione premeditata di non adempiere all'obbligazione. L'intento fraudolento è, tuttavia, un elemento comune sia al reato di truffa che a quello di insolvenza fraudolenta (meno grave del primo): secondo consolidata giurisprudenza, i due reati si distinguono perché nella truffa [ ... leggi tutto » ]


Avete deciso di chiedere un prestito, una carta di credito o aprire un conto corrente? – prima di scegliere la banca o la finanziaria a cui rivolgervi leggete questo articolo

30 Giugno 2017 - Simonetta Folliero


L'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) è un sistema di risoluzione alternativa (ADR) delle controversie che possono sorgere tra i clienti e le banche e gli altri intermediari in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari. Rappresenta un'opportunità più semplice, rapida ed economica rispetto a quella offerta dal giudice ordinario: il procedimento si svolge in forma scritta e non è necessaria l'assistenza di un avvocato. Il cliente può ricorrere all'ABF solo dopo aver cercato di risolvere la controversia inviando un reclamo scritto all'intermediario. Se la decisione dell'ABF è ritenuta non soddisfacente, il cliente, l'intermediario o entrambi possono rivolgersi al giudice. L'ABF si articola sul territorio nazionale in sette Collegi: Bari, Bologna, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino. La composizione di ciascun Collegio assicura che siano rappresentati gli interessi dei diversi soggetti coinvolti. L'ABF è un organismo indipendente e imparziale nei compiti e nelle decisioni, sostenuto nel suo funzionamento dalla Banca d'Italia. [ ... leggi tutto » ]


Non integra il reato di appropriazione indebita il mancato rimborso di un prestito

20 Maggio 2017 - Genny Manfredi


Anche il danaro, nonostante la sua fungibilità, può trasferirsi nel semplice possesso, senza che al trasferimento del possesso si accompagni anche quello della proprietà. Ciò di norma si verifica, oltre che nei casi in cui sussista o si instauri un rapporto di deposito o un obbligo di custodia, nei casi di consegna del danaro con espressa limitazione del suo uso o con un preciso incarico di dare allo stesso una specifica destinazione o di impiegarlo per un determinato uso: in tutti questi casi il possesso del danaro non conferisce il potere di compiere atti di disposizione non autorizzati o, comunque, incompatibili con il diritto del proprietario e, ove ciò avvenga si commette il delitto di appropriazione indebita. Ne consegue che il denaro può essere oggetto di appropriazione indebita solo quando sia consegnato dal legittimo proprietario, ad altri con specifica destinazione di scopo che venga poi violata attraverso l'utilizzo personale da [ ... leggi tutto » ]