conti correnti bancari e postali e libretti di deposito a risparmio


Banche ed abusi su conti correnti e prestiti » ecco come tutelarsi

28 Novembre 2013 - Carla Benvenuto


Gli abusi più comuni delle banche ai danni dei correntisti o di chi chiede finanziamenti: si va dalle modifiche dei contratti all'insaputa del contraente, fino alle spese aggiuntive a sorpresa ed ai, famigerati, tassi usurari. Così come le trappole sono evidenti ed all'ordine del giorno, però, non mancano i diritti di cui godono i risparmiatori, anche se quasi nessuno se ne avvale, perché gli istituti di credito fanno di tutto per tenerli nascosti. Le banche inseriscono quasi sempre una frase generica nel contratto, come ad esempio: l'istituto di credito si riserva di modificare unilateralmente le condizioni qualora particolari situazioni lo richiedano. Con questa breve frase, poi, sono liberi di ritoccare le condizioni stabilite inizialmente, ovviamente a loro favore, dal tasso d'interesse alle spese di prelievo o di bonifico. Ne conviene che non c'è alcuna reciprocità in quanto, il cliente, non ha possibilità di modificare a suo favore le condizioni contrattuali. [ ... leggi tutto » ]


Buoni postali fruttiferi – gli interessi devono essere quelli indicati sul documento

1 Ottobre 2013 - Giovanni Napoletano


Pur configurandosi i buoni postali fruttiferi come documenti di legittimazione e non come titoli di credito, la corresponsione degli interessi va effettuata secondo quanto indicato per iscritto in detti buoni, anche se il relativo regime è stato previamente mutato da un decreto ministeriale. Nella vigenza della disciplina dettata dal codice postale, le diciture che figurano sui buoni postali fruttiferi consegnati ai sottoscrittori, con cui viene specificato il regime degli interessi, devono ritenersi prevalenti sulle determinazioni difformi contenute in un decreto ministeriale precedente alla loro emanazione. Infatti, risulta indubbio che la collocazione dei buoni presso il pubblico richiede un accordo negoziale non potendosi immaginare fonte diversa. Pertanto si deve ritenere che al richiedente il buono postale è stata prospettata un'operazione finanziaria connotata nei termini specificamente indicati nei buoni, compilati, firmati e bollati ed a lui consegnati dall'ufficio emittente, a fronte dei quali egli ha versato a quell'ufficio la somma corrispondente. Il [ ... leggi tutto » ]


Alla banca l’onere di ricostruire l’intero rapporto di conto corrente una volta esclusa la validità delle clausole di calcolo degli interessi

1 Ottobre 2013 - Giovanni Napoletano


Una volta esclusa la validità della clausola in base alla quale sono stati calcolati gli interessi, soltanto la produzione degli estratti conto a partire dalla data di apertura del conto corrente consente di pervenire, attraverso l'integrale ricostruzione del dare e dell'avere con l'applicazione del tasso legale, alla determinazione del credito della banca, sempre che la stessa non risulti addirittura debitrice, una volta depurato il conto dagli interessi non dovuti. Allo stesso risultato non si può pervenire sulla base del saldo registrato alla data di chiusura del conto e della documentazione relativa all'ultimo periodo del rapporto, dal momento che quest’ultima non consente di verificare gli importi addebitati nei periodi precedenti per operazioni passive e quelli relativi agli interessi, la cui iscrizione nel conto ha condotto alla determinazione dell'importo che costituisce la base di computo per il periodo successivo (Cassazione, Sez. 1, 25 novembre 2010, numero 23974; 10 maggio 2007, numero 10692). [ ... leggi tutto » ]


Chiusura unilaterale conto corrente e conseguente protesto assegno – la banca deve risarcire

19 Settembre 2013 - Ludmilla Karadzic


La clausola di buona fede nell'esecuzione del contratto di conto corrente opera come criterio di reciprocità, imponendo a ciascuna delle parti del rapporto di agire in modo da preservare gli interessi dell'altra e costituisce un dovere giuridico autonomo a carico delle parti contrattuali, a prescindere dall'esistenza di specifici obblighi contrattuali o di quanto espressamente stabilito da norme di legge. Ne consegue che la sua violazione costituisce di per sé inadempimento e può comportare l'obbligo di risarcire il danno che ne sia derivato (Cassazione sentenza numero 2855 dell'11 febbraio 2005). Quando si verifica la chiusura unilaterale di conto corrente il comportamento del dipendente della banca che, a conoscenza della chiusura del conto corrente, incassa comunque dal cliente un importo esplicitamente versato a copertura di un assegno, rilasciando addirittura una ricevuta con la dicitura "per pagamento assegno", non è sicuramente improntato al principio di correttezza e buona fede che deve accompagnare tutto [ ... leggi tutto » ]


Conto corrente » come scegliere il più conveniente

18 Settembre 2013 - Giovanni Napoletano


Conti correnti: i costi medi per la gestione sono diminuiti per il terzo anno consecutivo, raggiungendo quota 105,7 euro. Ma non tutti i conti sono uguali. Come scegliere il più conveniente? Conti online più convenevoli: mediamente un correntista che non usa mai Internet spende più di 120 euro l'anno per portare avanti una normale operatività, per chi abbina Internet allo sportello, invece, i costi si riducono a 82 euro, e si azzerano per chi opera con un conto esclusivamente online. Negli ultimi anni la tendenza è stata quella di ridurre gradualmente le spese. L'ultima indagine ufficiale della Banca d'Italia sul 2012 evidenzia come i costi medi per la gestione di un conto corrente siano diminuiti per il terzo anno consecutivo, attestandosi a 105,7 euro. Ancora molto alti, ma si tratta di 4 euro in meno rispetto al 2010 e di e 8 sul 2009. Secondo Palazzo Koch, la riduzione delle [ ... leggi tutto » ]