assegno - clausole e situazioni particolari


La falsa denuncia di smarrimento di un assegno può integrare il reato di calunnia

27 Marzo 2016 - Annapaola Ferri


E' vero che chi presenta una falsa denuncia di smarrimento di un assegno, in realtà compilato e consegnato al soggetto beneficiario, non formula direttamente una accusa concernente uno specifico reato: tuttavia per la configurabilità del delitto di calunnia, basta che il denunciante prospetti all'Autorità giudiziaria (o ad altra Autorità che alla prima abbia l'obbligo di riferire) circostanze di fatto solo in parte riconducibili ad una fattispecie incriminatrice astratta, ma sufficienti per ritenere implicitamente che l'illecito si sia compiutamente realizzato e, pur se in forma implicita o indiretta, che il soggetto accusato ne sia responsabile. L'indicata impostazione risulta condivisa nella giurisprudenza di legittimità anche con riferimento a fattispecie diverse da quelle della falsa denuncia di smarrimento di assegni. In particolare, si è rilevato che integra il delitto di calunnia la condotta oggettivamente idonea a determinare l'avvio di un procedimento penale nei confronti di una persona che si sa innocente. Sufficiente, perciò, [ ... leggi tutto » ]


Limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore – tutto come prima per quanto riguarda gli assegni

8 Gennaio 2016 - Ludmilla Karadzic


È vietato il trasferimento di denaro contante o di libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quando il valore oggetto di trasferimento è complessivamente pari o superiore a 3.000 euro. Il trasferimento è vietato anche quando è effettuato con più pagamenti inferiori alla soglia che appaiono artificiosamente frazionati. Il trasferimento può tuttavia essere eseguito per il tramite di banche e Poste Italiane. Per il servizio di rimessa di denaro (money transfer) la soglia è di mille euro. Le modifiche apportate dalla legge di stabilità si limitano ai contenuti sopra evidenziati. Per il resto, le norma sulle limitazioni all'uso di assegni e libretti e saldo di libretti di deposito al portatore restano invariate, come si evince dal seguito. Per la negoziazione a pronti di mezzi di pagamento in valuta svolta dai cambiavalute, [ ... leggi tutto » ]


Pagare le fiches in un casinò francese con assegni scoperti e non subire azione esecutiva in italia – si può!

28 Ottobre 2015 - Ornella De Bellis


Esaminiamo il caso di assegni consegnati ad un casinò francese dal giocatore italiano per procurarsi delle fiches e rimasti insoluti per mancanza di provvista. La normativa internazionale vigente da prendere in considerazione è quella del paese in cui la parte che deve fornire la prestazione caratteristica ha, al momento della conclusione del contratto, la propria residenza abituale o, se si tratta di una società, associazione o persona giuridica, la propria amministrazione centrale. Ebbene, se la prestazione caratteristica del contratto posto in essere dalle parti è individuata nella dazione delle fiches da parte di un casinò ubicato in Francia, è ritenuta corretta l'individuazione della legge francese. La Corte di cassazione francese ha stabilito, al riguardo, che, se è pur vero che il cliente di un casinò la cui attività è autorizzata dalla legge e regolamentata dai pubblici poteri non può avvalersi del disposto dell'art. 1965 del code civil (la legge non [ ... leggi tutto » ]


Quando il pagamento effettuato con un assegno scoperto concorre ad integrare il reato di truffa

31 Luglio 2015 - Ludmilla Karadzic


In tema di truffa contrattuale, il pagamento effettuato mediante assegni di conto corrente privi di copertura - non costituente, di norma, raggiro idoneo a trarre in inganno il soggetto passivo - concorre ad integrare l'elemento materiale del reato, qualora sia accompagnato da un malizioso comportamento dell'agente nonché da fatti e circostanze idonei a determinare nella vittima un ragionevole affidamento sul regolare pagamento dei titoli. Ne consegue che per integrare raggiro idoneo a trarre in inganno il soggetto passivo e a indurre alla conclusione del contratto occorre quel qualcosa in più tale da determinare nella vittima un ragionevole affidamento sull'apparente onestà delle intenzioni del soggetto attivo e sul pagamento degli assegni. In particolare, integra il delitto di truffa, perché costituisce elemento di artificio o raggiro, la condotta di consegnare in pagamento, all'esito di una transazione commerciale, un assegno di conto corrente bancario postdatato, contestualmente fornendo al prenditore rassicurazioni circa la disponibilità [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione del vaglia postale per beneficiario e per chi ne ha richiesto l’emissione

7 Giugno 2015 - Genny Manfredi


Quando avviene la consegna del vaglia postale al beneficiario, si perfeziona il servizio di trasferimento fondi e il credito incorporato nel relativo titolo segue le regole speciali dettate in materia di circolazione e riscossione del vaglia postale medesimo: in tal caso la prescrizione del credito incorporato nel titolo è una prescrizione breve e matura al 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di emissione. Quando, invece, una volta prescritto il credito incorporato nel vaglia cambiario, il versamento della somma originariamente portata dal titolo non venga richiesto dal beneficiario del titolo medesimo, ma da colui che, a suo tempo, ha richiesto l'emissione del titolo, provvedendo a costituire presso l'ufficio postale la corrispondente provvista, allora il termine di prescrizione nei confronti del richiedente l'emissione del titolo incorporante il diritto di credito, ormai prescritto, deve essere correttamente individuato nell'ordinario termine decennale. Infatti, una tale istanza deve essere qualificata non tanto alla stregua [ ... leggi tutto » ]