nozioni generali sul pignoramento


Pignoramento presso terzi – la quietanza liberatoria rilasciata dal debitore esecutato al terzo pignorato deve avere data certa

14 Ottobre 2018 - Annapaola Ferri


Il creditore pignorante è onerato della prova dell'esistenza del credito del terzo pignorato (debitor debitoris) verso il proprio debitore: le scritture private intercorse fra il debitore sottoposto ad azione esecutiva ed il terzo pignorato sono opponibili al creditore procedente solo nei limiti di cui all'articolo 2704 del codice civile. Pertanto, la data della scrittura privata non autenticata, sottoscritta dal debitore sottoposto ad azione esecutiva ed il debitore del debitore (il terzo pignorato), non è opponibile al creditore procedente, se non dal giorno in cui la scrittura è stata registrata o dal giorno della morte o della sopravvenuta impossibilità fisica di colui o di uno di coloro che l'hanno sottoscritta, o dal giorno in cui il contenuto della scrittura è riprodotto in atti pubblici o, infine, dal giorno in cui si verifica un altro fatto che stabilisca in modo egualmente certo l'anteriorità della formazione del documento. Ne deriva che il terzo [ ... leggi tutto » ]


Il debitore sottoposto ad azione esecutiva ha diritto ad un equo indennizzo per la durata irragionevole della procedura di espropriazione?

25 Febbraio 2018 - Patrizio Oliva


Sul diritto del debitore sottoposto ad azione esecutiva ad ottenere, l'equa riparazione prevista dalla normativa vigente (legge Pinto) a causa della durata irragionevole del processo di espropriazione a suo carico, la giurisprudenza di legittimità, inizialmente, ha ritenuto che anche il debitore sottoposto ad azione esecutiva fosse legittimato a richiedere l'indennizzo per l'irragionevole protrarsi del processo esecutivo, a motivo del patema d'animo che ogni pendenza processuale provoca. Successivamente, invece, è andato consolidandosi un diverso orientamento, secondo il quale il debitore sottoposto ad azione esecutiva, sebbene sia parte del processo esecutivo, non è necessariamente percosso dagli effetti negativi di un'esecuzione forzata di durata irragionevole. Egli, essendo proprietario dell'immobile pignorato, non ha alcun interesse al rapido svolgimento della procedura e, anzi, risulta avvantaggiato del suo protrarsi, avendo mantenuto, medio tempore, il possesso giuridico del bene. I giudici di legittimità hanno poi argomentato che, comunque, all'esito finale del processo esecutivo il debitore sottoposto ad [ ... leggi tutto » ]


Il creditore può avviare contemporaneamente più azioni esecutive nei confronti del debitore

5 Novembre 2017 - Simone di Saintjust


Il creditore può valersi cumulativamente dei diversi mezzi di espropriazione forzata previsti dalla legge, ma, su opposizione del debitore, il giudice dell'esecuzione, con ordinanza non impugnabile, può limitare l'espropriazione al mezzo che il creditore sceglie o, in mancanza, a quello che il giudice stesso determina (articolo 483 del codice di procedura civile). Anche la Suprema Corte (sentenza 6019/2017) ha ribadito che l'azione esecutiva può esplicarsi anche nella contemporanea aggressione, in forza di un unico titolo esecutivo, di diversi beni del medesimo debitore, senza dover attendere che il processo di espropriazione aperto dal primo pignoramento si concluda, atteso che il diritto di agire in esecuzione forzata non si esaurisce che con la piena soddisfazione del credito portato dal titolo esecutivo. [ ... leggi tutto » ]


Società di persone – non espropriabili le quote sociali per debiti personali del socio

20 Settembre 2017 - Marzia Ciunfrini


Le quote delle società (società in nome collettivo, società in accomandita semplice) di persone non possono, quanto meno in linea di principio, essere espropriate finché dura la società a beneficio dei creditori particolari dei soci. Il principio non é enunciato espressamente in alcuna disposizione di legge, ma si desume con sicurezza dalla disciplina complessiva delle società personali, tradizionalmente ispirata all'esigenza che i rapporti fra i soci siano caratterizzati da un elemento fiduciario secondo il quale, salvo diversa disposizione dell'atto costitutivo, le partecipazione sociale può essere trasferita solo con il consenso di tutti i soci, ovvero di quelli che rappresentano la maggioranza del capitale sociale (articoli 2252, 2284 e 2322 del codice civile). L'espropriazione della quota, comportando l'inserimento nella compagine sociale di un nuovo soggetto, prescindendo dalla volontà degli altri soci, introdurrebbe un elemento incompatibile con i caratteri di tale tipo di società. S'intende allora perché il legislatore, quando ha ritenuto [ ... leggi tutto » ]


Istanza di conversione del pignoramento – il debitore deve prestare la massima attenzione a rimborsare integralmente il credito azionato

23 Giugno 2017 - Ornella De Bellis


L'articolo 495, primo comma, del codice di procedura civile consente al debitore sottoposto ad esecuzione di sostituire alle cose o ai crediti pignorati una somma di denaro pari, oltre alle spese di esecuzione, all'importo dovuto al creditore pignorante e ai creditori intervenuti, comprensivo del capitale, degli interessi e delle spese. L'ultimo comma della medesima norma, tuttavia, dispone che l'istanza di conversione può essere avanzata una sola volta a pena di inammissibilità. Scopo della norma che consente la conversione è favorire il debitore il quale voglia evitare l'esecuzione, ed i rischi connessi, quali, ad esempio, una vendita dei propri beni a prezzo vile. Scopo della disposizione che impedisce la reiterazione dell'istanza di conversione, invece, è da un lato impedire che il debitore sottoposto ad esecuzione, attraverso istanze di conversione formulate in extremis, rallenti il corso della procedura esecutiva; dall'altro richiamare l'attenzione del debitore sull'importanza della sua richiesta, ed indurlo a formularla [ ... leggi tutto » ]