decreto ingiuntivo opposizione a decreto ingiuntivo e al precetto opposizione esecuzione e agli atti esecutivi


Se il debitore ammette l’esistenza del debito al creditore cedente, la società di recupero crediti cessionaria non può avvalersi di tale ammissione ma deve provarne comunque l’esistenza

22 Aprile 2017 - Rosaria Proietti


Qualora il creditore, nei cui confronti il debitore abbia ammesso stragiudizialmente l'esistenza del credito (ad esempio con una scrittura privata oppure tramite uno scambio epistolare finalizzato alla ricerca di un accordo sui tempi di rimborso) ceda il credito ad un terzo (tipicamente una società di recupero crediti) quest’ultimo, benché divenuto cessionario (pro solvendo o pro soluto che sia) del credito, non fruisce della valenza di prova legale di tale confessione stragiudiziale, non verificandosi, per espressa volontà del legislatore, alcuna traslazione degli effetti giuridici della confessione come prova vincolante a chi di quest’ultima intende avvalersi. Qualora, dunque, il cessionario la invochi nei confronti del ceduto, competerà al libero convincimento del giudice di merito, chiamato ad emettere decreto ingiuntivo nei confronti del debitore, valutare quale incidenza essa effettivamente rivesta, e ciò anche, eventualmente, fino al ritenerla pienamente probante, ipotesi in cui, peraltro, il convincimento deve essere legittimato con un'adeguata motivazione, che consenta [ ... leggi tutto » ]


La pa debitrice può subordinare l’ottemperanza a decreto ingiuntivo alla verifica della regolarità contributiva del creditore

21 Marzo 2017 - Annapaola Ferri


E' quanto hanno deciso i giudici della Corte di cassazione, a sezioni unite, con con la sentenza 4092/2017, laddove è stato affermato che subordinare il pagamento delle somme dovute da un Comune in base ad un decreto ingiuntivo all'attestazione della regolarità contributiva del creditore, dietro presentazione del DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva), conferma un obbligo di legge previsto per la fase dell'adempimento dell'obbligazione da parte dell'ente pubblico, su cui grava anche l'obbligo di sanare la irregolarità contributiva nei confronti degli enti previdenziali ed assicurativi utilizzando le somme spettanti al creditore. [ ... leggi tutto » ]


Opposizione all’esecuzione – non si applica la sospensione dei termini durante il periodo feriale

29 Gennaio 2017 - Lilla De Angelis


Il periodo di sospensione feriale dei termini processuali cade tra il 1° agosto ed il 15 settembre: durante il periodo feriale dei magistrati le corti di appello ed i tribunali ordinari trattano le cause civili relative ad alimenti, alla materia corporativa, ai procedimenti cautelari, ai procedimenti per l'adozione di provvedimenti in materia di amministrazione di sostegno, di interdizione, di inabilitazione, ai procedimenti per l'adozione di ordini di protezione contro gli abusi familiari, di sfratto e di opposizione all'esecuzione, nonché quelle relative alla dichiarazione ed alla revoca dei fallimenti, ed in genere quelle rispetto alle quali la ritardata trattazione potrebbe produrre grave pregiudizio alle parti. Le opposizioni esecutive in generale, pertanto, ivi comprese le opposizioni proposte prima dell'inizio dell'esecuzione sono sottratte all'operatività della disciplina della sospensione dei termini durante il periodo feriale. L'opposizione a precetto, con la quale si contesta alla parte istante il diritto di procedere ad esecuzione forzata quando [ ... leggi tutto » ]


Decreto ingiuntivo, opposizione a decreto ingiuntivo e mediazione obbligatoria

2 Gennaio 2017 - Lilla De Angelis


Attraverso il meccanismo della mediazione obbligatoria il legislatore si è posto come obiettivo quello di rendere il procedimento giudiziale la extrema ratio: cioè l'ultima possibilità dopo che le altre possibilità sono risultate precluse. Quindi l'onere di esperire il tentativo di mediazione deve allocarsi presso la parte che ha interesse al processo e ha il potere di iniziare il processo. Attraverso il ricorso per decreto ingiuntivo, il creditore sceglie la linea deflattiva coerente con la logica dell'efficienza processuale e della ragionevole durata del processo. E' l'opponente debitore che ha il potere e l'interesse ad introdurre il giudizio di merito, cioè la soluzione più dispendiosa, osteggiata dal legislatore. E' dunque sul debitore che deve gravare l'onere della mediazione obbligatoria perché è l'opponente che intende precludere la via breve per percorrere la via lunga. La diversa soluzione sarebbe palesemente irrazionale perché premierebbe la passività dell'opponente e accrescerebbe gli oneri della parte creditrice. Del [ ... leggi tutto » ]


Decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo anche se c’è opposizione del debitore

1 Maggio 2016 - Roberto Petrella


Per ridurre i tempi di recupero dei crediti vengono adottati termini più brevi per la facoltà dei debitori di fare opposizione agli atti dell'esecuzione: il giudice deve disporre la provvisoria esecuzione di un decreto ingiuntivo per le somme non contestate, anche in presenza di una opposizione del debitore. Così stabilisce una norma introdotta dal decreto legge, approvato dal Consiglio dei ministri del 29 aprile 2016. [ ... leggi tutto » ]