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Pignoramento del conto corrente per dipendenti e pensionati – nuove limitazioni al prelievo

28 Giugno 2015 - Giovanni Napoletano


Pignoramento del conto corrente per dipendenti e pensionati - un po' di storia per capire la portata delle nuove norme In passato molto si è dibattuto circa la procedura di pignoramento del conto corrente messa in atto dai creditori (banche, finanziarie, privati, Equitalia ed altre concessionarie locali della riscossione) finalizzata ad eludere i limiti imposti dalle norme vigenti sul pignoramento di stipendi e pensioni. Anche la giurisprudenza di legittimità si era uniformemente allineata a questo tipo di aggressione "border line", stabilendo che, una volta confluite nel conto corrente, le somme percepite a titolo di retribuzione da lavoro dipendente o da pensione risultano completamente “riciclate”, perdendo qualsiasi relazione con la propria origine e trasformandosi in denaro fungibile. Per tutte citiamo il principio giuridico enunciato nella sentenza della Corte di cassazione numero 17178/2012 Qualora le somme dovute siano già affluite sul conto corrente o sul deposito bancario del debitore sottoposto ad esecuzione, [ ... leggi tutto » ]


Assegni scoperti – termini di presentazione, revoca del pagamento, protesto e iscrizione in cai

1 Marzo 2015 - Ludmilla Karadzic


Assegni - I termini di presentazione hanno efficacia solo per un eventuale ordine di revoca del pagamento L'assegno, se portato all'incasso nei termini di presentazione previsti dalla legge e decorrenti dalla data indicata nel modulo, deve essere sempre pagato dalla banca o dall'ufficio postale. Il termine di presentazione è: 8 giorni, se l'assegno è pagabile nello stesso comune in cui è emesso; 15 giorni, se l'assegno è pagabile in un comune diverso da quello in cui fu emesso; 20 giorni, se l'assegno è pagabile in uno Stato diverso da quello in cui fu emesso, ma europeo o appartenente al bacino del Mediterraneo; 60 giorni, se l'assegno è pagabile in uno Stato diverso da quello in cui fu emesso ed appartenente ad un diverso continente. Un assegno privo di data o con data posteriore a quella di presentazione allo sportello (assegno postdatato) si intende come emesso il giorno di presentazione. Colui [ ... leggi tutto » ]


La contestazione del conto corrente non è soggetta a termini di decadenza se gli addebiti sono illeciti

2 Dicembre 2014 - Simonetta Folliero


L'incontestabilità delle risultanze del conto, derivante dal mancato tempestivo esercizio del diritto diritto di impugnare le partite incluse negli estratti conto, non si riferisce alla validità ed efficacia dei rapporti da cui i rispettivi accrediti ed addebiti derivano; né la mancata contestazione (o approvazione) del conto corrente comporta che il debito fondato su negozio nullo od annullabile o comunque su situazione illecita divenga incontestabile. Questo il richiamo alla giurisprudenza della Suprema Corte (sentenza 7662/05) in base alla quale l'Arbitro Bancario Finanziario ha accolto, con la decisione 116/13, il ricorso di un cliente che, in ritardo, si era reso conto di rilevanti ammanchi in conto corrente riconducibili a transazioni con carta di credito, fraudolente e mai effettuate. La banca aveva opposto un netto rifiuto a restituire gli importi addebitati, eccependo che il disconoscimento delle operazioni con carta di credito era stato segnalato dal cliente decorso il termine contrattuale previsto (sessanta giorni [ ... leggi tutto » ]


Conto corrente cointestato a firma disgiunta » l’evento morte di uno dei contitolari non porta allo scioglimento del rapporto

8 Ottobre 2014 - Ornella De Bellis


In caso di cointestazione del rapporto di conto corrente a firma disgiunta l'evento morte di uno dei contitolari non porta allo scioglimento del rapporto. Il cointestatario superstite può continuare a utilizzare il conto dovendosi riconoscere piena continuità, pure successivamente alla morte di uno dei cointestatari, dell'efficacia del patto di firma disgiunta e quindi della potestà di compiere operazioni disgiuntamente anche oltre le rispettive quote. Pertanto, nel caso di morte del cointestatario la facoltà di disporre del saldo deve essere riconosciuta tanto al contitolare superstite, quanto agli eredi del cointestatario deceduto. La morte di uno dei cointestatari, infatti, non modifica l'obbligazione inizialmente assunta dalla banca (o dall'ufficio postale) nei confronti di ciascun cointestatario, quanto alla sua facoltà di integrale disponibilità del conto con firma disgiunta. Tale obbligo permane sia nei confronti di ciascun contitolare superstite, sia, unitamente tra loro, nei confronti dei coeredi del cointestatario defunto, con l'ovvia avvertenza che i [ ... leggi tutto » ]


Conto corrente cointestato a firma disgiunta – consentire lo svuotamento del conto da parte di uno dei cointestatari può costare caro alla banca

8 Ottobre 2014 - Simonetta Folliero


Conto corrente cointestato a firma disgiunta In tema di responsabilità della banca rispetto alla abusiva gestione, da parte di uno dei cointestatari a danno dell'altro, di un conto corrente cointestato a firma disgiunta, l'ABF ha attribuito rilievo, ai fini dell'obbigo di restituzione imposto alla banca delle somme prelevate, alla circostanza che il prelievo da un conto corrente cointestato a firma disgiunta fosse stato realizzato mediante un'unica operazione; sostanzialmente azzerando le disponibilità del conto, da un soggetto che non aveva sino ad allora operato e che aveva poi versato l'importo su altro conto corrente presso il medesimo istituto. Quello che segue, il ragionamento logico giuridico che ha condotto l'ABF alla decisione 4334/13. La cointestazione di un conto corrente, attribuendo agli intestatari la qualità di creditori o debitori solidali dei saldi di conto, fa presumere la contitolarità dell'oggetto del contratto, salva la prova contraria a carico della parte che deduca una situazione [ ... leggi tutto » ]