legittimità iscrizione del debitore in centrale rischi - oscuramento della posizione e tempi massimi di visibilità


Illegittimità della segnalazione in centrale rischi – il creditore deve provare l’invio del preavviso

Ornella De Bellis - 2 Settembre 2014


Il "Codice di deontologia e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti" (Autorità per la tutela dei dati personali e della privacy) dispone che al verificarsi di ritardi nei pagamenti, il creditore aderente al sistema di informazioni creditizie (SIC) debba avvertire il debitore circa l'imminente registrazione dei dati in uno più sistemi di informazioni creditizie. I dati relativi al primo ritardo devono essere resi accessibili a banche e finanziarie convenzionate con i SIC solo dopo almeno quindici giorni dalla spedizione del preavviso di segnalazione al [ ... leggi tutto » ]


Segnalazione alla centrale rischi di un credito in sofferenza – quando è legittima e quando determina il risarcimento del danno

Ornella De Bellis - 11 Luglio 2014


Ai fini dell'obbligo di segnalazione in centrale rischi che incombe sulle banche, il credito può essere considerato in sofferenza allorché sia vantato nei confronti di soggetti in stato di insolvenza, anche non accertato giudizialmente o che versino in situazioni sostanzialmente equiparabili, nozione che non si identifica con quella dell'insolvenza fallimentare, dovendosi far riferimento ad una valutazione negativa della situazione patrimoniale, apprezzabile come grave difficoltà economica. La segnalazione di una posizione in sofferenza, inoltre, non può scaturire dal mero ritardo nel pagamento del debito o dal volontario inadempimento, ma deve essere determinata dal riscontro di una situazione patrimoniale deficitaria, caratterizzata da [ ... leggi tutto » ]


Cattivi pagatori e preavviso di segnalazione con posta ordinaria – non sempre illegittima l’iscrizione in centrale rischi

Ludmilla Karadzic - 16 Giugno 2014


Secondo la normativa vigente i requisiti di legittimità della iscrizione di un nominativo in una Centrale Rischi, sono due: la veridicità sostanziale dei fatti di inadempimento segnalati; il rispetto delle garanzie procedurali che impongono al segnalante di preavvisare il segnalando della prossima sua iscrizione in una centrale rischi. Tuttavia circa gli effetti dell'inadempimento dell'obbligo di preavviso sussistono orientamenti diversi. Più specificatamente il Collegio di Roma dell'Arbitro Bancario Finanziario, sulla base dell'assunto che quello di preavviso è un obbligo ex lege che incombe sul segnalante e che l'adempimento di tale obbligo è condizione di legittimità della susseguente segnalazione del cliente in [ ... leggi tutto » ]


Autorità per la tutela della privacy – l’attività svolta nel campo del recupero crediti e della tutela del consumatore

Giovanni Napoletano - 16 Giugno 2014


Nella sala Koch di Palazzo Madama, l'Autorità per la tutela della privacy ha presentato martedì 10 giugno 2014 la sua Relazione annuale relativa all'attività svolta nel 2013, in cui ha fatto un'analisi dell'anno appena trascorso con particolare riferimento alle azioni intraprese nel campo del recupero crediti e della tutela del consumatore. In relazione al primo trimestre 2013, viste le numerosissime segnalazioni che sono continuate a pervenire, nonostante la vigenza del provvedimento generale adottato il 30 novembre 2005 (liceità, correttezza e pertinenza nell'attività di recupero crediti), l'Autorità per il trattamento dei dati personali ha avviato un'attività istruttoria tesa a verificare non [ ... leggi tutto » ]


Illegittima segnalazione in centrale rischi privata – risarcimento

Ludmilla Karadzic - 6 Maggio 2014


L'Autorità per la tutela della privacy ha già chiarito, nel Provvedimento del 16 luglio 2009, l'obbligo per la banca di fornire un preavviso al debitore circa l'imminente registrazione dei dati in uno o più sistemi di informazioni creditizie private (EURISC CRIF, Experian, CTC, BDCR di Assilea ecc.) al verificarsi di ritardi nei pagamenti. In particolare, l'articolo 4 comma 7 del codice di deontologia e di buona condotta emanato dall'Autorità per la tutela della privacy, dispone che, al verificarsi di ritardi nei pagamenti, la banca, anche unitamente all'invio di solleciti o di altre comunicazioni, deve avvertire l'interessato circa l'imminente registrazione dei [ ... leggi tutto » ]