decisioni Arbitro Bancario Finanziario in tema di conto corrente servizi bancari connessi prestiti mutui ipotecari


Modifiche unilaterali del contratto di conto corrente – obblighi delle banche e diritti dei clienti

26 Luglio 2015 - Simonetta Folliero


I contratti stipulati dalle banche con i propri clienti possono essere modificati, nel corso della loro durata, su iniziativa unilaterale, nel rispetto di precise condizioni di legge. Il Testo Unico Bancario (TUB), infatti, riconosce alle banche la facoltà di modifica unilaterale delle condizioni del contratto (ius variandi), ma fissa condizioni e limiti precisi affinché il suo esercizio sia legittimo. La normativa vigente prevede l'obbligo, per le banche, di inviare alla propria clientela una comunicazione preventiva che illustri il contenuto della modifica unilaterale proposta, le motivazioni che ne sono alla base e la data di entrata in vigore. Nel dettaglio: la facoltà di modifica unilaterale deve essere prevista nel contratto e approvata specificamente dal cliente; se non è prevista o non è approvata specificamente, le banche non possono adottare modifiche unilaterali; il cliente deve essere informato delle modifiche con un preavviso minimo di due mesi, in forma scritta o attraverso altra [ ... leggi tutto » ]


Tutela degli utenti dei servizi bancari e finanziari – come segnalare scorrettezze o irregolarità degli intermediari

23 Luglio 2015 - Simonetta Folliero


Il cliente che vuole segnalare alla Banca d'Italia un problema nella propria relazione con una banca o un intermediario finanziario può farlo in modo semplice e diretto utilizzando il modulo per l'esposto disponibile sul sito dell'Istituto di emissione. Il modulo aiuta il cliente a rappresentare in modo sintetico e completo il problema, individua automaticamente la Filiale della Banca d'Italia cui inviare la segnalazione, via posta ordinaria, posta elettronica certificata (PEC) o e-mail convenzionale firmata elettronicamente. Non occorre l'assistenza di legali. L'uso del modulo on line permette alla Banca d'Italia di analizzare con prontezza ogni segnalazione e di sollecitare l'intermediario a chiarire la questione direttamente con il cliente. Per la Banca d'Italia gli esposti sono una fonte importante di informazioni per l'esercizio della vigilanza sugli intermediari. Ricordiamo che resta ferma la separazione tra funzione di vigilanza e il sistema dell'ABF, nell'ambito delle attività volte ad assicurare trasparenza e correttezza delle relazioni [ ... leggi tutto » ]


Apertura di credito in conto corrente – in caso di sconfinamento il tasso extra fido va applicato alla sola quota eccedente la disponibilità del fido

20 Luglio 2015 - Simonetta Folliero


La clausola che prevede l'applicabilità del tasso extra fido a tutta la somma utilizzata (allora anche a quella intra fido) è nulla, risultando ingiustificatamente penalizzante e modificativo dell'equilibrio complessivo del contratto. Uno sconfinamento di modesta entità e durata non può provocare l'applicazione all'intera linea debitoria di un tasso differente rispetto a quello intra-fido. Così si è espresso l'Arbitro Bnacario Finanziario nella decisione 7709/14. [ ... leggi tutto » ]


Prestiti e piano di ammortamento alla francese – nessun effetto anatocistico per il debitore

14 Luglio 2015 - Simonetta Folliero


Nei sistemi di rimborso in cui la restituzione del prestito non è fatta in unica soluzione, ma a rate, in modo graduale nel tempo, il debitore paga periodicamente gli interessi e restituisce una parte del capitale, secondo una proporzione determinata dalla metodologia di ammortamento applicata. Il piano di rimborso può prevedere quote capitale costanti (ammortamento uniforme), con rate costantemente decrescenti in funzione della progressiva contrazione della quota interessi o, all'inverso, un piano di ammortamento (cd. "alla francese"), frequentemente utilizzato nella prassi bancaria italiana, in cui le rate sono costanti e la quota di restituzione del capitale è crescente in funzione dell'inversa dinamica della sorte interessi. Peraltro, il Codice civile (articolo 1194) prevede che il pagamento della rata da parte del debitore deve essere imputato prima agli interessi e poi al capitale: e quindi, nessuna violazione da parte del creditore può rilevarsi dalla più lenta riduzione del debito residuo in conto [ ... leggi tutto » ]


Rapporto di conto corrente – la banca deve astenersi da qualsiasi movimentazione successiva alla morte del titolare

9 Luglio 2015 - Lilla De Angelis


Il rapporto di conto corrente, in quanto riconducibile al rapporto di mandato, deve ritenersi automaticamente estinto con il decesso del titolare. Infatti, sebbene la normativa concernente il conto corrente bancario non specifichi gli effetti conseguenti al decesso del titolare, tuttavia, la dottrina e la giurisprudenza prevalenti vedono nel conto corrente bancario un unico contratto innominato misto con prevalenza delle prestazioni tipiche del contratto di mandato. La morte del mandante, pertanto, costituisce una delle cause di estinzione del mandato e, quindi, a seguito della morte del titolare il conto corrente si estingue. Conseguentemente, cessato il rapporto di conto corrente a partire dalla data di decesso del de cuius (ovvero da quella in cui tale decesso sia stato comunicato), la banca deve astenersi dal compiere qualsiasi ulteriore operazione come, ad esempio, l'addebito delle rate del prestito concesso al defunto o l'esecuzione di RID. Se a seguito dell'estinzione del rapporto residua un debito [ ... leggi tutto » ]