decisioni Arbitro Bancario Finanziario in tema di conto corrente servizi bancari connessi prestiti mutui ipotecari


Conto corrente cointestato a firma disgiunta – la delega ad un terzo può essere conferita solo congiuntamente

26 Settembre 2014 - Simone di Saintjust


E' legittimo il comportamento della banca che, nel caso di un conto corrente cointestato a firma disgiunta, consente ad uno solo dei cointestatari di conferire ad un terzo soggetto delega ad operare e disporre del conto corrente? Com'è noto, in un conto corrente cointestato a firma disgiunta, tutti i cointestatari hanno facoltà di compiere operazioni anche separatamente. Ne deriva che la banca, presso la quale viene intrattenuto il rapporto di conto corrente cointestato con firme disgiunte dei contitolari, non potrebbe rifiutarsi di dar seguito all'ordine impartito da uno di questi. Tuttavia, il discorso è diverso quando si affronta il problema del conferimento ad un soggetto terzo della delega ad operare e disporre relativamente ad un conto corrente cointestato, seppure a firma disgiunta. A tal proposito, va rilevato che le condizioni generali del contratto tipo di conto corrente prevedono che la delega debba essere conferita da entrambi i contitolari del rapporto. [ ... leggi tutto » ]


Conto corrente cointestato a firma congiunta – la banca deve restituire gli importi prelevati separatamente da uno dei cointestatari

26 Settembre 2014 - Simonetta Folliero


Il conto corrente cointestato a firma congiunta E' corretta la condotta della banca che consente un prelievo sulla base di un'autorizzazione rilasciata da uno solo dei cointestatari di un conto corrente che prevede la necessità della firma congiunta di entrambe i contitolari? Se i cointestatari optano per un regime a firma congiunta del conto corrente, è sicuramente illegittima la condotta della banca che abbia dato corso all'operazione di prelievo sulla base di un'autorizzazione sottoscritta da uno solo dei cointestatari a firma congiunta, dal momento che questi non avrebbe potuto efficacemente autorizzare alcunché, se non con il concorso della volontà dell'altro contitolare. L'articolo 1854 del codice civile, infatti, prevede che nel caso in cui il conto sia intestato a più persone, con facoltà per le medesime di compiere operazioni anche separatamente, gli intestatari sono considerati creditori o debitori in solido dei saldi del conto. Come evidenziato anche dalla giurisprudenza di legittimità, [ ... leggi tutto » ]


Il cliente ha il diritto di esigere dalla banca la documentazione relativa alle singole operazioni poste in essere negli ultimi dieci anni

26 Settembre 2014 - Annapaola Ferri


Il cliente, colui che gli succede a qualunque titolo e colui che subentra nell'amministrazione dei suoi beni hanno diritto di ottenere, a proprie spese, entro un congruo termine e comunque non oltre novanta giorni, copia della documentazione inerente a singole operazioni poste in essere negli ultimi dieci anni. Al cliente possono essere addebitati solo i costi di produzione di tale documentazione: sulla base delle disposizioni vigenti, la banca deve essere ristorata dei soli costi sostenuti per la produzione della documentazione, evidentemente variabili in funzione del tipo e della struttura dei documenti, della loro data di formazione e, più in generale, delle attività necessarie per reperirli e riprodurli. Pertanto, non è coerente con il quadro normativo l'indicazione, nel foglio informativo prodotto dall'intermediario, di commissioni e spese in misura fissa e predeterminata relative alle cosiddette ricerche di archivio. Possono richiedere l'esibizione della documentazione bancaria tanto l'erede del titolare del conto quanto il [ ... leggi tutto » ]


Modifica unilaterale delle condizioni di conto corrente – prendere o lasciare

25 Settembre 2014 - Giovanni Napoletano


Secondo un orientamento di giurisprudenza ormai consolidato, a cui anche l'Arbitro Bancario Finanziario si è uniformato, la possibilità di modifica unilaterale, da parte della banca, delle condizioni contrattuali di conto corrente è condizionata dal preventivo invio, al cliente, di una comunicazione con la dicitura “proposta di modifica unilaterale del contratto”. Tale comunicazione attribuisce alla banca il potere di modificare il contratto indipendentemente dall'accettazione o dal rifiuto del cliente, il quale può solo esercitare il diritto di recesso preso atto della modifica, in senso a sé sfavorevole, delle condizioni contrattuali. Una volta che il diritto alla modifica unilaterale delle condizioni contrattuali sia stato legittimamente esercitato dalla banca, la legge riconosce, infatti, al cliente un'alternativa, e cioè quella di accettare le nuove condizioni (se ritenute congrue) o di recedere dal contratto (se le nuove condizioni non sono valutate in senso positivo). Questo meccanismo, tuttavia, presuppone necessariamente che la proposta di modifica unilaterale [ ... leggi tutto » ]


Risarcimento del danno per perdita del tempo libero causato dalle inefficienze della banca

25 Settembre 2014 - Giovanni Napoletano


Può accadere che si chieda l'apertura urgente di un rapporto di conto corrente e che la banca si rifiuti di aderire alla richiesta opponendo le più svariate motivazioni. Può capitare che si reiteri la richiesta nei giorni successivi, sia recandosi personalmente in banca, sia attraverso contatti telefonici con la filiale: ricevendo sempre un diniego, giustificato ora da problemi di accesso al sistema informativo, ora da mancanza di tempo degli addetti allo sportello. Succede che, rassegnati, ci si rivolga ad altro istituto e si ritenga, così, chiusa la questione una volta per tutte. Ma, non è escluso che, nelle settimane a venire, la prima banca a cui ci si è rivolti decida di aprire di propria iniziativa il rapporto di conto corrente, ci invii la carta di credito associata al conto, ci addebiti le spese di apertura e quelle di emissione della carta ed alle nostre giustificate lamentele condizioni la chiusura [ ... leggi tutto » ]