Cartelle esattoriali – per Equitalia nessuna eccezione

Gentile Maria, se in qualche parte del sito vi sono affermazioni circa le eccezioni che Equitalia adotta nei confronti dei comuni debitori, le sarei grato se potesse segnalarmele.

Io non le ricordo e, dunque, se qualcosa è riportato in tal senso, certamente io non c'ero quando sono state scritte. E se invece c'ero, allora dormivo. Ma se non dormivo, certamente non ero in me. E, se ero in me, non ero io.

L'unico accenno, che rammento, era sarcastico: c'è una lista lunghissima nel web di contribuenti a cui Equitalia ha riservato un trattamento particolare.

Ma si tratta di vip milionari difesi da tributaristi che in passato hanno svolto anche incarichi di governo.

Contribuenti che avevano tutto il diritto ad ottenere trattamenti di favore. Gente per cui non è stato possibile confezionare un condono ad hoc oppure gente beccata molto tempo prima che potesse fruire di misure discriminatorie, come il recente scudo fiscale.

Lei mi sembra invece appartenere alla schiera dei comuni debitori. Non leggo, nel suo commento, di titoli o benemerenze per cui dovrebbe pagare i suoi debiti con un forfait del 5%, come è stato concesso - equamente - agli altri.

Tuttavia mi incuriosisce capire come nessuno vi abbia consigliato a rinunciare all’eredità del suocero. A quanto sembra i debiti sono molto superiori all'attivo, a cui lei, però, - è anche vero - non fa alcun accenno.

E perchè, avete buttato via tanti soldini fino ad oggi? Dovrebbe esservi chiaro, ormai, come dalle grinfie del macellaio shylock non uscirete mai vivi. Ed allora, perchè continuare a pagare?

Per quel che attiene il fermo dell'auto di suo marito, che svolge attività di agente di commercio, convengo con lei che qualsiasi creditore - attento ed intelligente - non toglierebbe al debitore lo strumento fonte di reddito con cui questi potrebbe assolvere ai propri obblighi.

Ma Equitalia non è un soggetto economicamente razionale. Se per riscuotere 10 centesimi deve ammazzare la gallina dalle uova d’oro non si pone il problema. L’ammazza e basta! Non a caso Equitalia è stata a lungo guidata da una cariatide di stato come Attilio Befera (quello che s'incazza quando si parla di cartella pazza).

Equitalia può interventire su conto corrente, pignorando le somme depositate. Può fare tutto, Equitalia.

Ma, come tutti, non può cavar sangue dalle rape.

Ed allora, bisogna diventar teste di rapa, o meglio, teste di rata.

1) adottare il regime patrimoniale coniugale di separazione dei beni. Meglio una vera e propria separazione legale (per l'accordo da omologare basta un azzeccagarbugli qualsiasi, a cui offrire, per l'incomodo, cappuccino e cornetto al bar del tribunale);

2) vendere la casa di proprietà prima che Equitalia vi iscriva ipoteca;

3) abitare in affitto con comodato d'uso di arredi, suppellettili ed elettrodomestici. Tutto registrato ed elenco dei beni in comodato puntualmente dettagliato;

4) circolare con veicolo rigorosamente intestato ad altri: moglie separata, fratello, amico ecc... ;

5) mai depositare in conto corrente, bancario o postale: tanto ormai lo stato espropria anche quelli con la scusa che son dormienti. Ed allora banconote da 500 euro, avvolte e compattamente sistemate in ovuli di materiale inerte per inserimento rettale. Con il tempo ci si abitua ...

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19 Settembre 2010 · Chiara Nicolai


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