Cartella esattoriale » Che succede se non si paga entro i termini?

Attenzione » il contenuto dell'articolo è poco significativo oppure è stato oggetto di revisioni normative e/o aggiornamenti giurisprudenziali successivi alla pubblicazione e, pertanto, le informazioni in esso contenute potrebbero risultare non corrette o non attuali.

Decorsi i i termini indicati nella cartella/avviso senza che il contribuente abbia provveduto al pagamento, l’Agente della riscossione può attivare le procedure esecutive/cautelari finalizzate al recupero delle somme.

Nel caso di accertamento esecutivo, le procedure esecutive sono sospese per un periodo di 180 giorni dall'affidamento in carico all'Agente della riscossione.

Scaduti i termini per il pagamento l'aggio, fissato per legge al 9%, è interamente a carico del contribuente e si aggiungono anche altri oneri: gli interessi di mora (maturati giornalmente dalla data di notifica) e le eventuali ulteriori spese che derivano dall'attivazione delle procedure di riscossione (iscrizione e cancellazione di ipoteca, ecc).

20 Settembre 2013 · Andrea Ricciardi




Commenti e domande

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6 risposte a “Cartella esattoriale » Che succede se non si paga entro i termini?”

  1. nicola ha detto:

    Mi è arrivata tramite posta ordinaria una comunicazione di equitalia contenente il seguente oggetto:
    “debiti iscritti a ruolo di ammontare inferiore a 1000 euro – comunicazione preliminare all’avvio delle procedure esecutive e cautelari. Sollecito di pagamento (1)”

    Il corpo del messaggio è il seguente:
    “Gent.mo sig. XXXXXXX,
    l’articolo 1 comma 544 legge 24 dicembre 2012, n. 228(legge di stabiulità per il 2013) prevede per i debiti fino a 1000 euro, che la azioni cautelari(es. fermo amministrativo del veicolo) ed esecutive (es. pignoramento) non possano essere attivate

    prima che sinao trascorsi 120 giorni dall’invio, mediante posta ordinaria, di una comunicazione contenente il dettaglio delle somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo.
    Dalle verifiche effettuate non ci risulta ancora versato l’importo di 594 euro relativo agli atti indicati nel prospetto stamapto sul retro, nel quale troverà indicati i necessari elementi di dettaglio

    Le ricordiamo infine che, trascorsi 120 giorni dall’invio della presente comunicazione senza che sia stato effettuato il pagamento, procederemo al recupero del credito ai sensi di legge.”

    Analizzando il prospetto dettaglio del debito vi sono indicati due bolli auto e un canone rai, tutti indicanti una data di notifica e un numero identificativo atto xxx xxxx xxxxxx, ma di questi ho ricevuto solo una cartella esattoriale relativa ad un bollo auto, mentre per l’altro bollo auto(relativo sempre alla medesima targa e auto) e per il canone rai non ho mai ricevuto una cartella esattoriale.

    Prima di fare un pignoramento o un fermo amministrativo in relazione a bollo auto e canone rai di cui non ho ricevuto una cartelle esattoriale, non dovrebbero prima inviarmi relativa cartella esattoriale?
    Poi, quasta intimidazione o diffida con conseguente minaccia nel venire a recuperare i crediti ha valore legale visto che è stata fatta con lettera ordinaria e non raccomandata?
    Cosa rischio?
    Stavo pensando di vendere l’auto per non accumulare altri bolli nn pagati, ma forse sarebbe meglio che aspettassi che mi vengano a fare il fermo su questa oppure meglio venderla?
    In famiglia abbiamo 2 auto intestate entrambe alla stessa persona, in questi casi, per recuperare il credito eseguono il fermo dell’auto per cui non si ha pagato il bollo oppure dell’altra auto, oppure eseguono un pignoramento in casa?
    Poi come è possibile dimostrare che alcuni oggetti o beni ubicati nella residenza alla quale eseguono il pignoramento appartengono ad altre persone? Per esempio se dovessi avere in casa un pc di un amico, potrebbero pignorare anche questo e come poter dimostrare che sono di proprietà di altra persona terza ed estranea? I beni di proprietà del figlio della persona che ha contratto il debito possono essere pignorati?
    Scusate per la moltitudine di domande, ma vorrei avere la situazione chiara, sapere come muovermi e sapere a cosa vado incontro!
    Grazie.
    Nicola

    • Ornella De Bellis ha detto:

      Prima di fare un pignoramento o un fermo amministrativo in relazione a bollo auto e canone rai di cui non ho ricevuto una cartelle esattoriale, non dovrebbero prima inviarmi relativa cartella esattoriale?

      Lei avrebbe dovuto ricevere non solo la cartella esattoriale, ma, prima della cartella esattoriale anche un avviso di accertamento sul mancato pagamento. Potrebbe quindi attendere il provvedimento di fermo amministrativo o qualsiasi altra azione esecutiva ed impugnarli per vizio di notifica degli atti presupposti. Ma:

      1) dovrebbe essere sicuro che le notifiche degli atti presupposti non siano state correttamente eseguite per compiuta giacenza. E quindi, dovrebbe esperire le necessarie indagini tramite accesso agli atti presso creditore ed esattore;

      2) dovrebbe presentare ricorso all’esecuzione con il supporto di un professionista della materia;

      3) c’è comunque una cartella esattoriale notificata e non opposta sulla base della quale potrebbe essere legittimamente emesso il provvedimento di fermo amministrativo.

      Poi, questa intimidazione o diffida con conseguente minaccia nel venire a recuperare i crediti ha valore legale visto che è stata fatta con lettera ordinaria e non raccomandata?

      Nella comunicazione da lei ricevuta c’è scritto L’articolo 1 comma 544 legge 24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilità per il 2013) prevede per i debiti fino a 1000 euro, che la azioni cautelari(es. fermo amministrativo del veicolo) ed esecutive (es. pignoramento) non possano essere attivate prima che siano trascorsi 120 giorni dall’invio, mediante posta ordinaria, di una comunicazione contenente il dettaglio delle somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo.

      La legge prevede l’invio tramite posta ordinaria di una comunicazione contenente il dettaglio delle somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo. Dunque la comunicazione da lei ricevuta ha pieno valore legale.

      Cosa rischio?

      Nella comunicazione è riportato anche questo: fermo amministrativo sui veicoli di proprietà del debitore, ipoteca sugli immobili di proprietà del debitore, pignoramento di stipendi e pensioni, pignoramenti presso la residenza del debitore.

      Stavo pensando di vendere l’auto per non accumulare altri bolli nn pagati, ma forse sarebbe meglio che aspettassi che mi vengano a fare il fermo su questa oppure meglio venderla?

      Certamente non potrà più venderla dopo l’iscrizione al PRA del provvedimento di fermo amministrativo.

      In famiglia abbiamo 2 auto intestate entrambe alla stessa persona, in questi casi, per recuperare il credito eseguono il fermo dell’auto per cui non si ha pagato il bollo oppure dell’altra auto, oppure eseguono un pignoramento in casa?

      Il fermo amministrativo potrebbe essere iscritto su un qualsiasi veicolo di proprietà del debitore. Non necessariamente sul veicolo per il quale è stato omesso il pagamento del bollo. In teoria rischia anche il fermo su entrambi i veicoli.

      Poi come è possibile dimostrare che alcuni oggetti o beni ubicati nella residenza alla quale eseguono il pignoramento appartengono ad altre persone? Per esempio se dovessi avere in casa un pc di un amico, potrebbero pignorare anche questo e come poter dimostrare che sono di proprietà di altra persona terza ed estranea? I beni di proprietà del figlio della persona che ha contratto il debito possono essere pignorati?

      Tutto ciò che è presente nella residenza del debitore è pignorabile, con la sola esclusione dei beni specificamente indicati dalla legge come non pignorabili. L’eventuale terzo proprietario dei beni pignorati deve ricorrere presso il giudice delle esecuzioni e dimostrare la proprietà del bene.

      Tuttavia, molto raramente Equitalia ricorre al pignoramento presso la residenza del debitore, a meno che non si tratti di una residenza di pregio.

    • nicola ha detto:

      quindi ora trascorsi i 120 giorni indicati nella comunicazione dovrò certamente attendermi l’avvio di procedura di fermo amministrativo del veicolo o di entrambi i veicoli oppure prima che ciò accada potrebbero far passare qualche anno? E’ impensabile che il tutto possa andare in prescrizione? Per quanto riguarda il fermo amministrativo Come funziona? Devo attendermi una ulteriore comunicazione preliminare prima di eventuale fermo o il fermo avverrà di punto in bianco a loro(equitalia) discrezione? Nel momento che viene realizzato il fermo amministrativo cosa succede? la macchina viene messa in vendita?

    • Ludmilla Karadzic ha detto:

      Inutile e pericoloso sperare nella prescrizione. Dovrebbe ricevere ancora la notifica di un preavviso di fermo, e nei successivi 30 giorni evitarlo se riesce a dimostrare (ma deve essere almeno un soggetto con partita IVA) che il veicolo le serve per lavorare. Il fermo amministrativo non comporta, per prassi consolidata, la vendita del veicolo. Semplicemente non potrà circolare.

      Più approfondite ed esaustive informazioni sul fermo amministrativo le trova qui.

    • nicola ha detto:

      ma a questo punto, dopo l’invio del prospetto dettaglio del debito e diffida a saldare il debito in essere, secondo il vostro parere ed esperienze, dopo l’invio di questa documentazione ci sono buone possibilità che procedano effettivamente con il fermo o potrebbere lasciar correre per altro tempo? Vorrei vendere l’auto sulla quale grava il bollo non pagato, ma non so cosa fare…..

    • Ornella De Bellis ha detto:

      Non possono lasciar correre, ma devono procedere d’ufficio. La procedura è automatizzata e non suscettibile di discrezionalità. Può sempre accadere che non venga disposto il fermo. Ma ciò accade per casi fortuiti, su cui non si può, naturalmente, fare razionale affidamento.

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