Nessun risarcimento se si cade in pieno giorno nella buca della strada che conduce a casa
Se la caduta avviene in pieno giorno, nella strada dove l'infortunato abita e, quindi, a lui ben nota, e se la buca ha dimensioni tali da poter essere facilmente avvistata ed evitata, non essendosi verificati eventi calamitosi tali da sconvolgere in brevissimo tempo lo stato dei luoghi, non si ha diritto al risarcimento danni.
In pratica, nello scenario descritto, l'evento dannoso è riconducibile esclusivamente alla disattenzione dell'infortunato e non può essere richiamata la responsabilità oggettiva del Comune sul quale grava l'obbligo di custodia.
La giurisprudenza di legittimità ha infatti riconosciuto che il caso fortuito può essere integrato anche dalla colpa del danneggiato, poiché la pericolosità del dissesto stradale, specie se nota o comunque facilmente rilevabile dal soggetto che entra in contatto con la stessa, impone un obbligo massimo di cautela, proprio poiché il pericolo è altamente prevedibile. E tale prevedibilità con l'ordinaria diligenza è sufficiente ad escludere la responsabilità del custode.
Così si sono espressi i giudici della Corte di cassazione nella sentenza 13930/15.