Avvio attività » Come diventare imprenditori utilizzando le agevolazioni statali

Avvio di una nuova attività: nell'articolo analizziamo quali sono beneficiari, condizioni e termini per diventare imprenditori usufruendo delle agevolazioni statali.

Anche il Belpaese ha apportato novità in materia di attività imprenditoriale e lavoro per i giovani. Ciò, è stato fatto, introducendo l’offerta di servizi speciali per chi desidera avviare una propria attività o ampliare un’attività già esistente, nelle aree economicamente svantaggiate dal Paese, non solo al Sud, ma anche al Centro-Nord.

Il quadro unitario in materia di agevolazioni per l'auto-imprenditorialità, infatti, è fissato in una legge del 2000, che poi, con il Dl 76 del giugno 2013, ha stanziato 26 milioni di euro per il 2014.

Possono usufruire delle agevolazioni statali le società, incluse le cooperative di produzione e lavoro e le cooperative sociali, composte prevalentemente da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni.

Le società, per poter beneficiare dei vantaggi, devono presentare progetti per l’avvio di nuove iniziative:

  1. per la produzione di beni nell'agricoltura, nell'artigianato, nell'industria e fornitura di servizi alle imprese;
  2. per la fornitura di servizi nei beni culturali, nel turismo, nella manutenzione di opere civili e industriali, nell'innovazione tecnologica, nella tutela ambientale, in agricoltura e trasformazione dei prodotti agricoli.

L’importo massimo dell'investimento è di 2.582.000 euro per la produzione di beni e servizi e di 516.000 euro per la fornitura di servizi. Vengono erogati sia contributi a fondo perduto che mutui agevolati. Da notare bene che dalle agevolazioni sono escluse le ditta individuali, le società di fatto e le uni-personali.

La natura delle agevolazioni riguarda contributi a fondo perduto e mutuo agevolato sugli investimenti, contributi a fondo perduto sulle spese di gestione per l’avvio dell'attività e contributi a fondo perduto sulle spese per la formazione/primo insediamento.

Per quanto attiene alle entità del contributo, nel Sud si fa rifermento all'80-90% dell'investimento, tra fondo perduto e finanziamento agevolato, mentre Nel Centro-Nord fino al 60-70% dell'investimento.

5 Giugno 2014 · Andrea Ricciardi




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